FARSOPOLI

La più grande truffa sportiva e giudiziaria del secolo! Un gruppo di potere senza scrupoli, con l'aiuto di vari personaggi dei CC, della magistratura, dei media, hanno messo in piedi Calciopoli, sbarazzandosi della squadra e della società più forti di sempre. La verità però, piaccia o non piaccia (cit.), è venuta a galla...

giovedì 7 aprile 2011

Promemoria

La lettura di questo libro è assolutamente consigliata.
I Moratti hanno cercato in tutti i modi di impedire la diffusione di questo scritto (è loro abitudine soffocare col silenzio chi non la pensa come loro o addirittura chi si frappone tra loro e il guadagno).
L'ho letto e ho capito il perché.
Credevo che avessimo raggiunto il fondo, come razza umana intendo, invece ...
Un brevissimo brano:
"I Moratti mettono in vendita, collocandolo sul mercato borsistico, il 38 % del capitale Saras: 285 milioni di azioni a sei euro l'una, per un totale di un miliardo e 710 milioni di euro. (...)
I Moratti, titolari del 100% del capitale, ne hanno venduto una parte, mettendo nella propria tasca privata tutto il denaro incassato. Bisogna stare attenti a non semplificare. Il prezzo pagato di 1,7 miliardi di euro è più o meno equivalente al patrimonio induustrilae di Saras: farlo entrare nelle casse aziendali avrebbe significato, per dirla in modo grossolano, raddoppiare l'investimento e questo avrebbe implicato l'obbligo di raddoppiare tutto, sicuramente i profitti. Non è scontato che due imprenditori di seconda generazione conoscano la ricetta per crescere repentinamente nel difficile mercato petrolifero mondiale. La soluzione adottata è dunque a suo modo razionale. L'azienda resta com'è, e i Moratti vendono a terzi una parte delle azioni e con esse la quota di redditività che rappresentano. Un miliardo e 710 milioni di euro vanno in tasca ai Moratti: "Li terremo di scorta per il business di famiglia" dice Gianmarco" (...)

"Pagato ai Moratti l'ideale assegno collettivo da 1,7 miliardi di euro, gli investitori vedono subito che qualcosa non va. Il primo giorno di quotazione -il 18 maggio 2006 - il titolo perde il 12 % del valore. Continua per mesi a scivolare senza riprendersi, finchè qualcuno non si rivolge alla procura..." (...)

"In sostanza si ipotizza che il prezzo pagato, un miliardo e 710 milioni, sia stato gonfiato di 300-500 milioni. Sì, stiamo parlando - sia pure solo come ipotesi investigativa - di una truffa, che in borsa si chiama aggiotaggio, ma resta nella sostanza una truffa..."

Facile no? Portano a sei euro il titolo del quale detengono il 100 % delle azioni. Ne vendono il 38 % e sin dal giorno dopo il titolo crolla.
Le grandi agenzie mondiali di rating "reggono il gioco" (nel libro sono documentati nomi e cognomi!) e continuano a dire che il titolo risalirà, invece crolla sempre più. Risultato: hanno venduto del ferro spacciandolo per oro.
E i soldini raggranellati che fine hanno fatto? Nel business di famiglia dai colori ... nerazzurri.
Se ci aggiungiamo le plusvalenze fittizie, il decreto spalmadebiti, la vendita del brand, Farsopoli e tanto altro cosa ci ritroviamo?
Il Nuovo Calcio Moderno che oltre tutto ora è anche pulito perché i Ladroni sono stati cacciati!
Viva Moratti, viva l'ItaGlia!

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