FARSOPOLI

La più grande truffa sportiva e giudiziaria del secolo! Un gruppo di potere senza scrupoli, con l'aiuto di vari personaggi dei CC, della magistratura, dei media, hanno messo in piedi Calciopoli, sbarazzandosi della squadra e della società più forti di sempre. La verità però, piaccia o non piaccia (cit.), è venuta a galla...

sabato 16 luglio 2011

Damiano Tommasi, un prete molto laico...



Damiano Tommasi ci dice che Calciopoli è roba di cinque anni fa, quindi vecchia, e bisogna guardare avanti, al futuro.

Ricordo quando questo signore ancora calcava i terreni erbosi di giuoco.

Ricordo che molti lo apostrofavano col nomignolo di "pretino", perchè molto religioso, cattolico intransigente.

Inevitabilmente a qualcuno potrebbe sorgere spontanea la domanda:

lei ritiene roba vecchia e da superare Farsopoli, perchè oramai son passati cinque anni e al contempo se ne va in giro a rimembrare di un'altra ingiustizia di "pilatesca memoria" che altro non è che una storia vecchia di duemila anni?

Suvvia Tommasi, un pò di coerenza (e di contegno) ...


ps  "Signore, donaci la luce del tuo Spirito, perché riconosciamo in ogni uomo la dignità dei tuoi figli, non solo a parole ma con le opere, ci dimostriamo discepoli dell'unico Maestro, il tuo Figlio che si è fatto uomo per amore". 
Nella discussione che Gesù ha con gli scribi e i farisei e nell'insegnamento che ne ricava per tutta la folla e i suoi discepoli, Egli denuncia l'incoerenza e l'ipocrisia. Sappiamo abbastanza bene qual'era il comportamento degli scribi e dei farisei, che conoscevano bene la legge della Bibbia, la insegnavano, ma sapevano trovare anche tutte le scusanti o le eccezioni per non osservare nel senso più vero e profondo la volontà del Signore. E anche quando la osservavano, molte volte si mettevano in mostra, si sentivano bravi e a posto, disprezzavano chi non era come loro, cioè non erano comprensivi verso le debolezze degli altri e anziché aiutarli, li condannavano.

(tratto da "Parole Nuove", commenti al Vangelo e alla Liturgia di Don Roberto Rossi)

venerdì 15 luglio 2011

Niente revoca? Meglio così!


Mandatemi pure a quel paese, ma questa non-decisione della FIGC per me è un bene.
Pur apprezzando le ultime uscite del nostro Presidente, una sua frase mi aveva lasciato perplesso: “se revocano lo scudetto 2006 potremmo anche finirla lì”.
Ero e sono fermamente contrario a questa soluzione: la Juve è stata solo ed esclusivamente vittima di una colossale truffa!
Perché mai dovremmo finirla lì se ci dovessero dare il contentino della revoca?
Sarebbe un modo pavido e truffaldino di porre fine alla questione.
I responsabili di Farsopoli devono essere perseguiti, tutti, fino alla fine e dovranno pagare.
Ma al presidente Agnelli non ribollisce il sangue nell’ascoltare Moratti gridare ai quattro venti, ancora oggi (!), che loro sono puliti e che i disonesti restiamo noi?
Non ha quel minimo di amor proprio e di orgoglio per cui qualunque legame (economico, finanziario, eccetera…)  dovrebbe sciogliersi per lasciar libero sfogo all’onore?
Ma che bisognava aspettare che lo dicessero Della Valle e la Fiorentina di indagare sugli indagatori?
E non è una prova della scarsa attenzione dei vertici Juve sulla questione, questa qui?
Andrea Agnelli nel suo comunicato ha anche citato le giuste domande poste dai viola! Dovevamo aspettare qualcuno extra Juve con un po’ di coraggio, perché qualcuno le ponesse (naturalmente oltre a noi sul web, che lo facciamo da anni!)?
Loro (gli interisti) mica ci hanno pensato su troppo! Loro si scagliano con violenza contro tutto e tutti, anche di fronte alla evidenza, per difendere i loro colori.
Addirittura si nascondono dietro un morto e non se ne fanno scrupoli.
E’ vero che proprio per questo noi siamo la Juve e loro l’inter, ma intanto con Farsopoli ce lo hanno messo in quel posto! O no?
Le indicazioni della FIGC per il prossimo consiglio federale hanno mostrato la totale incapacità nel decidere di questa federazione e dei suoi vertici e ancor più hanno evidenziato la propria sudditanza nei confronti del gruppo di potere di Moratti.
Si rimane senza parole nel leggere le motivazioni relative alla “decisione di non decidere”: non c’è atto ufficiale di assegnazione dello scudetto 2006, perciò non possiamo revocare ciò che non esiste.
A Roma si direbbe “Ma che me stai a pija pe’r culo”?
Ma possibile che nessuno insorga (oltre agli juventini) di fronte a tanta sfacciataggine?
In realtà in tale decisione si possono intravedere altre motivazioni oltre alla incapacità.
Qualcuno lo ha fatto perché oltranzista all’inverosimile e avere un’altra occasione per bastonare la Juve lo fa godere come non mai.
Qualcun altro ha una paura fottuta delle conseguenze e così facendo, un domani, potrà opporre a qualunque accusa la giustificazione di non aver deciso…
Altri stanno semplicemente obbedendo.
Insomma, la solita situazione all’italiana.
Ne volete un’altra prova? Prendiamo le intercettazioni illegali.
E’ successo in Italia, c’è anche una sentenza a sancire quanto riprovevole sia tale attività. Conseguenze? Nulle: Tronchetti Provera & Co. hanno fatto e continuano a fare ciò che vogliono senza contare tutto ciò che ne è scaturito da quelle intercettazioni!
In Inghilterra, è notizia di queste ore, è successo il finimondo e negli USA sta per accadere, in relazione al loro scandalo delle intercettazioni illegali (quelle di Murdoch).
Licenziamenti, giornali che chiudono, addirittura è entrata in gioco anche l’FBI!
Decidete voi se le conseguenze di questo odioso reato sono state le stesse nei diversi paesi…
Adesso voglio proprio vedere se le minacce di Andrea Agnelli si trasformeranno in azioni vere e proprie.
Ormai, come già detto altrove, i truffatori non avranno più armi a disposizione, se le sono giocate tutte, l’ultima era questa del 18 luglio, adesso si passa ai tribunali seri, quelli veri, italiani ed europei.
Non si ceda alla sirena del tavolo di riappacificazione, giammai!
O se si deciderà di farlo si vada lì solo per ribadire che da oggi è guerra, guerra totale.
E si cominci a menar duro.
Esiste ‘sto carabiniere della squadra off-side pentito? Si approfondisca!
Si esiga una spiegazione per tutto ciò che dal 2006 ad oggi è apparso “strano”, tanto per usare un eufemismo.
Dalle intercettazioni sparite alle pressioni di Lepore! Non scordiamoci che c’è depositata al CSM una dichiarazione della Casoria nella quale accusava di aver ricevuto ripetute pressioni da Lepore (via Alemi).
Approfondiamo i motivi che portarono personaggi dell’orbita inter a partecipare a tutti i livelli nella creazione  e nella gestione di Farsopoli, per poi approdare chi in Telecom, chi nell’inter stessa, chi in Pirelli.
E vogliamo una volta per tutte chiarire il ruolo di Tavaroli e le sue parole su chi sia veramente Moratti?
E perché, non ci starebbe bene perseguire per falsa testimonianza tutti coloro che nel corso del processo di Napoli se ne sono macchiati? A cominciare da Nucini.
Sarò diventato (o lo sono sempre stato?) intransigente, ma sono stanco marcio di dover parlare dalla gabbia degli imputati, solo quando lo decidono gli altri, oltretutto …
In quella gabbia ci devono stare altri, non noi.
Ormai si può dire che le Juve le abbia provate tutte per finire la faccenda in modo sbrigativo e definitivo, ma proprio l’arroganza e la superbia di Moratti e sottoposti hanno impedito che si ponesse la parola “fine” alla vicenda.
Allora, coma ha detto Moggi giorni fa, hanno voluto Calciopoli? Se la prendano tutta.
Ah, Moggi.
Ancora oggi sento dire, molto spesso dagli stessi juventini, “non è un santo”, “ne ha combinate di cotte e di crude”, “Moggi è Moggi”.
Anche su questo mi piacerebbe fare chiarezza ed ottenere una spiegazione per ogni asserzione del genere.
Anche il grande Beha (al quale farei un monumento per la sua obiettività) è solito ripeterlo prima di menare botte contro i veri truffatori.
Prove alla mano, perché mai Moggi non sarebbe un santo?
Per carità, posso pensarlo anche io, ma me lo tengo per me, non lo pongo come premessa di ogni discorso sull’argomento.
Ormai siamo caduti nel loro tranello.
Non si parte da zero e ci si inerpica nella discussione in condizione di parità.
No. Si parte da “Moggi non è un santo” il che significa che già siamo colpevoli. Non si sa di che, ma lo siamo. In partenza.
Ecco, arrivati a questo punto, dopo aver visto ogni tipo di nefandezza da parte di personaggi vomitevoli, e dopo aver subito ogni tipo di angheria, è arrivato il momento di muoversi.
Presidente Andrea Agnelli, lei ha parlato di tribunali, di risarcimenti, di revoche.
Tutto ciò è a portata di mano, basterà essere implacabili, nulla di più.
Basterà decidere di non perdonare nessuno e muoversi in ogni ambito affinché si possa infliggere la maggiore punizione a chi se la merita.
Un’ultima cosa: non ci chieda ancora pazienza, perché quella, davvero, è finita del tutto!

Marco Milani (Grimoaldo)


martedì 12 luglio 2011

Verità: stiamo arrivando!!!!

Riporto un trafiletto tratto da JUVEMANIA che a sua volta lo ha preso dal forum Tifosibianconeri.


L’utente Frales che segue la diretta dell’odierna udienza di Napoli per il processo di Calciopoli, al termine dell’inteervento dell’avvocato Picca, nel corso della pausa, ha raccolto da Nicola Penta l’indiscrezione secondo cui esisterebbe un documento redatto da un carabiniere pentito e che smaschererebbe il modo a dir poco discutibile e parziale in cui sono state svolte le indagini e gli interrogatori di Off Side. Addirittura, si parla di una manipolazione delle trascrizioni e delle telefonate “a monte”, cioè prima ancora che venissero confezionate le informative dai militari. 
Si attendono sviluppi importanti e lo stesso Penta conferma che ci saranno presto novità. Se queste indiscrezioni fossero confermate, si tratterebbe di un vero e proprio dossieraggio illecito che farebbe lumi sul perché siano state prese in considerazione solo alcune decine di telefonate contro le oltre 170mila fatte emergere da Luciano Moggi, e sul perché non siano state effettuate altre intercettazioni ambientali (e non), che avrebbero potuto smascherare la natura parziale del dossier.
Aggiornamento di Frales
Mentre Gallinelli completa la sua arringa si diffonde in aula la notizia che entro domani il documento cui si è fatto accenno in precedenza, contenente le dichiarazioni di un carabiniere pentito sarà pubblico. Esso conterrebbe anche le motivazioni per cui le intercettazioni ambientali dell’incontro Della Valle-Mazzini-Bergamo non siano state pubblicate, benché effettuate, e cioè perché erano ritenute ininfluenti.
CAPITO?
Tutto si fa chiaro, tutto torna...
Come andiamo  dicendo da anni, TUTTO era una montatura!
Un complotto ben organizzato fin dall'inizio!
Avete voluto Calciopoli? Ed ore prendetevela!
MM (Grimoaldo)

Chiarimenti...



Chiariamo una volte per tutte un fatto: "tutti innocenti tutti colpevoli" è una soluzione creata ad uso e consumo dei cospiratori.
La Juve e i suoi tifosi con essa, non hanno mai chiesto ciò. Non solo: non lo hanno neanche mai pensato tanto meno auspicato!
Ciò che abbiamo chiesto fin dal primo giorno è che TUTTO VENISSE MESSO SUL PIATTO DELLA BILANCIA!
Tutto. E che venisse giudicato. Tutto.
E' cosa ben diversa.
Una volta fatto ciò si approfondisca sulla cernita fatta per le intercettazioni, da chi fu fatta, su Auricchio, sulle pressioni mediatiche di allora e di adesso.
VOGLIAMO ESATTAMENTE IL CONTRARIO DEL "TUTTI INNOCENTI TUTTI COLPEVOLI"!
Volevamo e vogliamo tutto sul piatto della bilancia in modo da discernere telefonate e comportamenti innocui da quelli che non lo erano.
C'erano allora le 170.000 intercettazioni e ci sono ora!
Solo così facendo sarà possibile evidenziare che noi eravamo innocenti e che i colpevoli erano i nostri aguzzini!
Ma ancora oggi fanno finta di non capire.
Lo stesso Palazzi nella sua requisitoria che ha portato alla conferma della radiazione di Moggi & Co. ha nuovamente utilizzato questo trucco, "spiegandoci" che il "tutti innocenti tutti colpevoli" da noi richiesto, non è applicabile!
Che falsità. Mistificatore.
Chiariamolo ancora una volta: NON SIAMO TUTTI INNOCENTI E/O TUTTI COLPEVOLI.
Noi siamo innocenti.
L'inter è colpevole.
Ci sarà bisogno dell'Europa per vedere chi ha ragione?

MM (Grimoaldo)

sabato 9 luglio 2011

DON'T WORRY...




Era tutto previsto, don't worry...
Rientra tutto nel copione anzi, se in questo appello avessero annullato la radiazione di Moggi sarebbe stato strano.
Sono le ultime cartucce. Gli è rimasto il 18 luglio per poter fare finta di batter giustizia poi, la Giustizia quella vera, entrerà in gioco.
Dal 2006 stiamo assistendo solo a pagliacciate, organizzate sempre dagli stessi personaggi.
E c'è anche qualche idiota che ha esultato per la conferma della radiazione, oggi... naturalmente nerazzurro...
Ormai lì, toccherà all'Alta Corte del Coni che ha già annunciato (raccomandandosi alla commissione d'appello, restando inascoltata) l'utilizzo delle prove emerse dopo il 2006. "Attualizzerà", per dirla alla loro...
Nel caso riuscissero a corrompere pure l'Alta corte, si arriverà al Tribunale europeo e lì, mi dispiace per la banda del buco, non ci sarà scampo.
A settembre avremo poi la sentenza di Napoli. Che dire? Anche qui non ci dovrebbero essere problemi e le cartucce in canna dei mascalzoni sono finite. La requisitoria è stata fatta, i giornali l'hanno diffusa a dovere (celando i numerosi strafalcioni e le immancabili perle di saggezza dispensate da Narducci...) ed ora non possono più far nulla.
Come dire: appena hanno messo fuori il piedino dal cortile nel quale spadroneggiavano hanno cominciato a prendere schiaffoni...
Ci sarà da ridere...

MM (Grimoaldo)

martedì 5 luglio 2011

IPOCRISIA E FALSITA'.





Un coro di animi gentili si è levato alto a difesa di Facchetti.
Comprensibile, con una fava prendono due piccioni: mostrarsi magnanimi e misericordiosi e allo stesso tempo sminuire ciò che è uscito fuori.
Non si rendono conto che sono degli ipocriti e che usano, loro per primi, il nome di Facchetti per i loro sporchi interessi.
Fingono di difenderlo basandosi sui ricordi, su come fosse mite, sull'amicizia che li legava. E per questi validissimi motivi lo ritengono immune da ogni accusa.
Ricordi, affetto, amicizia.
La Verità lo dipinge come ben altro; la Verità è fatta di crude registrazioni, testimonianze in aule di tribunale, intercettazioni che ci sbattono in faccia esattamente ciò che lui stesso disse quando era ancora in vita.
Lui chiese ad un arbitro di smuovere lo score portandolo da 4 a 5 vittorie...
Lui chiese di mettere in griglia due arbitri che non potevano arbitrare la Juve in modo che uscisse giocoforza un terzo a lui gradito...
Lui aveva rapporti con arbitri in attività, cosa gravissima tanto da ledere l'articolo 6 dell'allora regolamento FIGC...
Non si può più difendere, dicono...
Era tanto bravo dicono... un angelo...
E di fronte alla cruda Verità chiudono gli occhi. Perché era tanto bravo...
Meglio ricordarlo come un angelo piuttosto che dare retta alla nuda Verità.
Che volete che sia se qualcun altro (dalla parte opposta) passerà ingiustamente per ladro e truffatore?
Mica si chiama Facchetti...

MM (Grimoaldo) (assalito da ripetuti conati di vomito...)

Marasma completo...





Stamattina ho ascoltato Beppe Severgnini a RMC parlare di Farsopoli, mentre già da ieri venivano diffuse le deliranti farneticazioni di Moratti.
Severgnini ha detto di non aver mai saputo di "queste" telefonate e che comunque paragonare Facchetti a Moggi è blasfemo.
Facchetti avrà fatto qualche telefonata per difendersi in un mondo di lupi... ha detto.
Sempre la solita storia. Il "grande" giornalista alla perenne ricerca della verità nel momento in cui gli toccano l'inter perde del tutto i suoi connotati garantisti e democratici e diventa un novello Trotzky.
In questi due anni non ha mai sentito delle telefonate di Facchetti? Bugiardo. Gli scrissi pure io facendoglielo notare...
Ma se anche fosse: perché allora lanciarsi in interpretazioni del caso se non si conoscono a fondo gli argomenti?
Ennesima prova di quanto questa gente più si ammanta di aure gentili più risulta essere marcia.
E Moratti? Sono telefonate che già si conoscevano, niente di nuovo, ha detto.
Prima considerazione. Il tragico è proprio questo! Si conoscevano e non si è fatto niente fino ad oggi. Doppiamente colpevoli!
E poi mettetevi d'accordo...
Severgnini non ne aveva mai sentito parlare, Moratti le ritiene cose vecchie...
Due posizioni diverse un unico denominatore comune, la disonestà.

MM (grimoaldo)

Ora è ufficiale: era l'inter a rubare!


E adesso?
Adesso come la mettiamo?
La Juventus fu punita senza aver infranto l’articolo 6 del regolamento della FIGC, quindi senza aver commesso illeciti.
La Juventus fu privata di due scudetti in virtù di un mostro giuridico quale fu l’illecito strutturato.
La Juventus, come fu motivato da Sandulli, venne punita sull’onda del sentimento popolare e della esclusività dei rapporti con i designatori Bergamo e Pairetto.
Per cinque e passa anni abbiamo lottato perché ci si rendesse conto della assurda violenza ed ingiustizia commessa ai nostri danni.
Per cinque e passa anni abbiamo vissuto da reietti pur sapendo della nostra innocenza, pur sapendo che altri lo sapevano e che godevano nel negare questa evidenza.
Per cinque e passa anni abbiamo assistito alle ignobili pantomime di un essere inqualificabile quale Massimo Moratti.
Ancora ieri dichiarava ai quattro venti la propria onestà, la propria rettitudine e la propria sorpresa nel sentire che qualcuno metteva in dubbio tutto ciò.
Pur essendo di dominio pubblico le telefonate e i comportamenti illeciti di cui si erano resi responsabili i dirigenti inter, Moratti ha disonestamente continuato a negare tutto, forte dei media dalla sua parte, dimostrando un disprezzo assoluto per l’onestà e la lealtà sportiva.
Ha giocato col fuoco, perché negare negare negare anche di fronte ai fatti significa fomentare gli animi, accenderli, attizzare un fuoco mai spentosi.
Facchetti barava.
Perché mai dovrebbe essere vietato dirlo? Perché non c’è più? Restano (purtroppo per lui) le azioni e gli imbrogli che ha commesso, è lo stesso Palazzi a dircelo.
Ho ascoltato decine e decine di volte la sua voce (sicuramente dai toni pacati…) cercare di aggiustare sorteggi, partite, arbitraggi.
E, per carità, non metto in dubbio che con toni ancor più pacati avrà parlato con Nucini, all’interno della propria auto, o in qualche ristorante.
Riconosco il tono pacato. Voi però riconoscete che barava. Rubava, cercava di trarre vantaggio illecitamente.
E badate: per la Juve queste accuse non sono mai state mosse, perché quelle cose Moggi & Co. non le hanno mai commesse!
Come detto, si inventarono l’illecito strutturato e seguirono il sentimento popolare per fotterci!
Capito (e mi rivolgo a tutti quelli che non conoscono a fondo Farsopoli)? Noi non facemmo nulla e ci mandarono in B togliendoci due scudetti.
Loro, dopo cinque anni passati a gridarglielo in faccia in tutti i modi, hanno ripetutamente rubato e si ritrovano pieni di scudetti e coppe. E col Triplete.
Contenti loro; io in casa quella roba, col tanfo che emana non la terrei.
E torniamo così a ciò che dicevo in uno dei miei primissimi articoli: Farsopoli è stata una porcata, siamo d’accordo, ma gli anni successivi scaturiscono tutti da lì! Che vogliamo fare?
Ogni anno, ad ogni inizio stagione l’inter del presidente petroliere Moratti ha taciuto sugli imbrogli commessi ed ha tratto vantaggio nei campionati e nei tornei disputati!
Ha acquistato giocatori che altrimenti non sarebbe mai stato in grado di acquistare!
Ha reiterato l’illecito!
Con quale faccia oggi si avrà il coraggio di parlare di vittorie meritate?
L’inter ha eliminato i propri concorrenti illegalmente (intercettazioni, indagini di Auricchio, giornali amici, Guido Rossi, pm compiacenti, modelli 45 chiusi in cassaforte, ricusazioni, pressioni di Lepore, e potrei continuare per ore) ed è riuscita a vincere.
Ognuno ha nel DNA il proprio destino: la Juve, la Vecchia Signora, la squadra più titolata e nobile d’Italia vinceva perché più forte, in campo e fuori.
L’inter ha avuto bisogno dei caffè di Herrera; Valentino Mazzola ci ha spiegato in un bellissimo e drammatico libro come l’inter di papà Moratti vinceva (e di come i giocatori morivano anni dopo per l’uso indiscriminato del doping), per arrivare ai giorni nostri, ai giorni di Recoba tanto per intenderci.
Amici altolocati per uno dei maggiori gruppi di potere in Italia e nel mondo. A partire da Prodi e la Melandri, assolutamente responsabili dell’avvio di Farsopoli con la loro voglia forcaiola per interesse politico.
Banchieri, magistrati, CONSOB…
L’inter rubò coi passaporti, con le plusvalenze fittizie, con la vendita del brand, coi bilanci truccati.
Lo so, l’ho detto mille volte, ma finchè questi illeciti (sportivi, per i reati penali dovrebbe occuparsene qualcun altro) non verranno puniti io continuerò a gridare allo scandalo!
L’inter lo ha nel DNA: rubare.
“Nel paese dei Moratti” di Giorgio Meletti, Chiarelettere editore, leggetevelo.
Un libro non rappresenta la verità assoluta, mai, ma questo può dar spunti interessanti per comprendere chi è Moratti, padrone della SARAS…
Da Repubblica.it: “Il giudizio di Palazzi è duro nei confronti dell'Inter e di Facchetti: "Questo Ufficio ritiene che le condotte fossero certamente dirette ad assicurare un vantaggio in classifica in favore della società Internazionale FC, mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione dei principi di alterità, terzietà, imparzialità ed indipendenza, che devono necessariamente connotare la funzione arbitrale".
Per la prima volta, oggi, un documento ufficiale sancisce che l’inter rubava!
A tutti coloro che hanno combattuto fino ad ora rinnovo l’incoraggiamento di sempre: non fermiamoci!
La Juve è quella che ci faceva spuntare la lacrima al solo vedere la J.
La Juve era quella che vinceva sempre semplicemente perché era la più forte.
La Juve era il calcio. Da sempre.
E una storia del genere non può e non deve essere calpestata da un nugolo di malfattori e disonesti quali quelli descritti da Palazzi nella sua relazione.
Anche se fra cinque, dieci anni, dovremo arrivare alla Verità vera, assoluta, alla restituzione degli scudetti vinti regolarmente, mentre gli altri rubavano.
Oggi, ho qualche speranza in più.


Marco Milani (Grimoaldo)






sabato 2 luglio 2011

La prima crepa di Farsopoli!




Fin dal 2006 Farsopoli è andata avanti su due binari paralleli ma ben distanti. Sul primo correva la Realtà, la Verità, ciò che era effettivamente accaduto; sull’altro aveva preso il via la mistificazione, cioè quella verità precostituita, falsa, creata quale versione ufficiale da dare in pasto al popolo.
In questo senso il poderoso apparato artefice di Farsopoli si mosse a 360°, iniziando con le intercettazioni illegali, ampliate con maestria e chirurgica precisione da media compiacenti quali la Gazzetta dello Sport, per passare poi al fenomenale Auricchio team, senza dimenticare il clamoroso “Operazione Off-side” prodotto e trasmesso da La7, preceduto dalle strabilianti (e preveggenti) rivelazioni del gruppo Espresso (chi non ricorda l’impeccabile “Libro nero del calcio”?).
Nel giro di pochi giorni la “verità” fu preparata, confezionata e messa sugli scaffali di tutti i supermercati.
A tutt’oggi ancora regge.
Ancora oggi il commento più diffuso tra addetti e non addetti ai lavori è il seguente:  sì vabbè, ma Moggi non era un santo”, oppure “sì vabbè, ma quello che ha fatto Moggi è grave” e ancora peggio “sì vabbè, ma le responsabilità di Moggi e della Juve sono sotto gli occhi di tutti”.
Ancora oggi queste sono le frasi che liquidano all’istante ogni velleità di discussione.
Ancora oggi stiamo aspettando che qualcuno ce le elenchi una per una queste ipotetiche nefandezze, dal momento (non guasta mai ricordarlo) che la stessa sentenza CAF sancì l’inesistenza di illeciti da parte della Juve!
Palazzi, seguito a ruota da Artico, nel confermare la radiazione di Moggi, ha ripetuto la solita solfa: “… fatti gravissimi…”.
Sì, ma quali? Ancora una volta basta la formuletta magica per additare l’orco! Nessuno a tutt’oggi che si sia seduto a tavolino e prova per prova abbia dimostrato per quali illeciti la Juve abbia subito il martirio!
Sul binario parallelo, quello della Verità vera, abbiamo scoperto che di illecito (e ancor meno di illegale) non c’era niente. Niente di niente!
Ma questo non conta: la porcata del 2006 è diventata legge sacra e guai a chi la tocca.
Però il pilatesco Palazzi nella sua ultima esibizione ha inserito un passaggio assolutamente fondamentale, un passaggio che non può passare inosservato ed apre enormi spiragli.
L’inter, dice, commise illeciti, ma per ogni addebito non è più perseguibile per via della prescrizione.
Lui passa la palla ad Abete, ma le sue responsabilità restano intatte, sia nel 2006 che negli anni successivi, dove con la sua lentezza ha contribuito al sopraggiungere della prescrizione.
Se ci sforziamo un attimo, considerando qualunque reato sullo stesso piano, a prescindere dalla gravità, non si può non rendersi conto dei danni provocati.
Prendiamo il caso Claps.
Ora che sono state chiarite molte cose (a distanza di anni) è giusto che i veri colpevoli paghino e soprattutto che vengano resi noti nomi e misfatti di chi coprì il tutto e presentò una falsa verità.
Ecco, con il dovuto rispetto per un caso così straziante, la sostanza è la stessa.
Il primo, piccolo (ma fondamentale) passo è stato fatto.
Palazzi (e quindi un organo federale!) ha per la prima volta riconosciuto ufficialmente che l’inter rubava (anche se qualche pseudo giornalista si è affrettato a precisare che l’inter era passibile di deferimento non di condanna…).
E’ la piccola crepa nella grandiosa diga eretta con Farsopoli che si aspettava da tempo e che ci porta inevitabilmente ad alcune conclusioni oggettive.
L’inter ha commesso illeciti.
Ergo, andava deferita e punita come le altre.
Ciò non è successo.
Ergo, gli ultimi cinque anni di calcio italiano sono stati falsati da quella frode.
Chiunque è in grado di opinare circa questo assioma si faccia avanti.
Altra conclusione: le 180.000 intercettazioni erano a disposizione fin da subito. Ne presero 21, tutte e solo di Moggi e crearono Farsopoli.
Oggi sappiamo che nelle restanti c’erano le prove da una parte della innocenza di Moggi & Co., dall’altra della colpevolezza di altre squadre come inter e milan.
Perché fu fatta questa cernita? Da chi fu fatta? E una volta stabilito ciò, perché non si prendono provvedimenti su chi ha palesemente occultato materiale probante in virtù del dogma “ci interessa solo la Juve”?
E poi, una buona volta per tutte: qualcuno mi si sieda di fronte e mi spieghi perché quelle 21 intercettazioni di Moggi (sono solo e sempre quelle, le stesse, quelle nelle quali non c’è niente!) sono  “fatti gravissimi”, mentre Facchetti che entra negli spogliatoi, parla con gli arbitri, gli organizza incontri di lavoro, indica come truccare un sorteggio, eccetera, rimane un santo.
Ditemelo! In nome di cosa uno che ha palesemente e ripetutamente infranto ogni codice di lealtà sportiva e non, non deve essere chiamato a rispondere delle sue malefatte?
Più di qualcuno ripete la solfa del decesso e della impossibilità di difendersi.
Bene, allora i comunisti potrebbero fare la stessa cosa con Stalin e i nazisti con Hitler. O no?
La crepa apertasi con la relazione di Palazzi è fondamentale.
Fino ad oggi tutte le sentenze sono arrivate sempre e solo da un’unica parte, formata dalle stesse persone.
Da settembre entreranno in gioco nuovi giudici, stavolta puliti ed equi e ci si avvierà ai secondi e terzi gradi di appello.
Allora ci sarà da ridere.
Farsopoli non può e non deve passare impunita.
Adesso anche ufficialmente sappiamo che fu una grande truffa. Per noi juventini veri non ce ne era bisogno, ma ciò che conta che presto lo sapranno in molti di più.
E alla fine lo sapranno tutti.
Come nella sua tradizione, l’inter non ha affatto vinto in questi ultimi anni. Ha barato ed ha incamerato titoli e coppe illecitamente. Lo ha detto Palazzi, il procuratore federale, quello che era il Verbo quando contribuì a mandarci in B.
E perché mai non dovrebbe essere il Verbo anche adesso?

Marco Milani (Grimoaldo)



venerdì 1 luglio 2011

I soliti ignoti




Palazzi ha consegnato alla FIGC la sua relazione relativa agli illeciti commessi dall’inter ante 2006 e, come se ce ne fosse bisogno, ha confermato in pieno la sua incapacità cronica di agire secondo giustizia ed equità.
Prima però di addentrarci nel documento emesso oggi, non posso reprimere una nota di disgusto misto a noia, perché gira che ti rigira dal 2006 ad oggi ad emettere tutte le sentenze contro Moggi e la Juve, sono state sempre le stesse persone!
Palazzi era lì nel 2006 ed è lì oggi. Abete era vice allora e lo ritroviamo presidente oggi.
Se la suonano e se la cantano dal 2006 ad oggi.
Ma che tipo di sentenza/decisione avremmo potuto aspettarci se non una porcata del genere?
Stessa cosa la radiazione di Moggi. Chi c’era a decidere? Palazzi procuratore federale e Artico presidente.
Veder centellinate queste stille di disonestà e di corruzione, vederle cadere una ad una non è una cosa piacevole, perché la sete di giustizia e di verità che abbiamo è soverchiante.
Ma ciò che nessuno coglie (all’infuori degli juventini veri) è che in pratica, di nuovo, non c’è nulla!
Sono sempre loro.
Stanno raggranellando tutto ciò che gli è possibile prima che la sentenza di giustizia ordinaria mandi tutto all’aria.
Hanno atteso fino all’ultimo nella speranza che saltasse fuori qualcosa al quale potersi aggrappare e continuare nella loro scellerata operazione; le hanno provate di tutti i colori, dalla ricusazione del giudice ai cavalli di troia, dalla prescrizione alle pressioni di Lepore sul Presidente del tribunale di Napoli!
Tutto, hanno fatto di tutto, ma non ci sono riusciti.
Ecco allora che prima di settembre, quando verosimilmente arriverà la sentenza da Napoli, stanno cercando di mettere più fieno in cascina possibile.
Moggi & Co. radiati a vita.
Ricorsi vari respinti.
Esposto Juve ignorato e archiviazione per i reati sportivi (e non) commessi dall’inter.
La formula è ambigua, ma a leggere bene tra le righe si capisce che Palazzi abbia voluto “consigliare” la archiviazione per via della prescrizione sopravvenuta. Dovrà decidere Abete.
Anche qui: cosa pensate mai farà? Hai voglia a dire che con il silenzio degli onesti l’inter ha reiterato il vantaggio acquisito illegalmente, hai voglia ad appellarti all’art.39, hai voglia a rimarcare che le azioni dei dirigenti interisti furono enormemente più gravi rispetto a quelle di altri.
Deciderà Abete, ancora lui.
La Gazzetta, che nel frattempo ha preparato il campo, sancirà la perfetta conclusione dopo anni di travaglio, della questione Farsopoli e tutti potranno tornare ad occuparsi di un calcio finalmente pulito.
Non avete sentito in queste ultime settimane come sia ripartito il canto delle sirene, tutte intente a mettere una pietra sopra a Farsopoli?
Hanno arruolato anche un Cabrini che evidentemente spera in qualche posto da commentatore in tv…
Finalmente la vicenda si chiude per sempre, dicono.
Non si rendono neanche conto di quanto siano ridicoli.
“L’etica non va in prescrizione”, disse nel 2010 Abete. E ora come la mettiamo?
Ci hanno detto che questa indagine è nata non a causa dell’esposto della Juve ma perché a Napoli erano uscite fuori novità riguardanti l’inter.
E’ passato oltre un anno da allora ed oggi Palazzi ci “liquida” con un “è tutto prescritto”.
Perché ci ha messo un anno? La risposta l’ho data prima. Hanno sperato in un colpo di fortuna durante le udienze nell’aula 216.
E poi: se l’inter adottò comportamenti illeciti che oggi non si possono punire per prescrizione, si vorrà dirlo chiaramente e punire chi indagò e gestì le indagini allora?
Contro la Juve non trovarono nulla nel 2006, non hanno trovato nulla fino ad oggi e nulla è emerso dal processo di Napoli, ecco perché prima che la Casoria li stenda devono menare il più possibile.
Sembra assurdo, ma è così.
Più si va avanti e più la faccenda si fa sporca.
Si rimane senza parole davanti ad un Moratti ed alle sue dichiarazioni. Gioca sul fatto che i media spingono da una sola parte e soprattutto sfrutta una enorme ignoranza da parte del pubblico.
Cade dalle nuvole, si sorprende, si sbigottisce.
Un giorno dovrà rispondere di tutto ciò. Moratti ha sempre giocato sporco, ha sempre barato e lo stanno a dimostrare i casi di Recoba, delle plusvalenze fittizie, delle porcate con le azioni SARAS, con le vendite del marchio, con i pedinamenti e le intercettazioni illegali, con Guido Rossi.
Moratti continua a barare. Ha i giornali dalla sua parte, ha le televisioni.
Persino Berlusconi avrebbe potuto sfruttare la porcata di Farsopoli per tirare acqua al suo mulino, cioè mostrando quanto in alcuni casi la giustizia sia ingiusta e di parte, ma non può farlo perché il suo Milan sarebbe il più colpevole di tutti.
L’Alta corte del Coni sancirà la riammissione di Moggi nel calcio.
La giustizia europea sancirà la innocenza di Moggi e della Juve.
Il processo di Napoli, ancora prima, dimostrerà che la Juve non commise alcun illecito.
Tutto ciò però si avrà fra anni, perché i gradi di giudizio sono vari.
E’ davvero tutto una farsa!
Con oggi ce lo hanno detto in faccia. Sì, l’inter barava, ma ormai è andata così e non si può tornare indietro, ormai i cattivi siete voi!
Questo hanno detto in pratica.
Caro Andrea Agnelli, ma li vogliamo punire o no?
Ma un minimo di amor proprio e di dignità ce l’abbiamo ancora o no?
Sono la banda dei soliti ignoti, non perché non si conoscano i loro nomi. Quelli li conosciamo benissimo.
Di ignoto per questi signori c’è solo chi diede il suo seme per generarli.

Marco Milani (Grimoaldo)