FARSOPOLI

La più grande truffa sportiva e giudiziaria del secolo! Un gruppo di potere senza scrupoli, con l'aiuto di vari personaggi dei CC, della magistratura, dei media, hanno messo in piedi Calciopoli, sbarazzandosi della squadra e della società più forti di sempre. La verità però, piaccia o non piaccia (cit.), è venuta a galla...

martedì 6 giugno 2017

D'altronde, siamo la Juve...

È un bene essere juventino. Almeno per me. Certo, c’è anche da inghiottire bocconi amari come la “maledizione della Champions” ma, come dicevo, è un bene essere juventino, perché dopo poche ore comincia a gorgogliare e a risalire da chissà quali meandri in fondo all’anima la certezza, l’assoluta certezza che l’anno prossimo saremo ancora lì a lottare o comunque fra due anni, o tre, o dieci, o venti.
Questa è la forza della Juve.
Hanno provato a demolirci inventando la più grossa truffa della storia, Farsopoli e gli abbiamo sparigliato le carte in tavola tornando da dominatori nel giro di pochi anni.
Piangono e si disperano puntando il dito sugli eventuali favoritismi, sul fatturato, e così via e non si rendono conto della figura meschina che fanno.
Capacità, stile, sapienza, saggezza, in poche parole lo stile Juve, ci hanno permesso di risorgere dopo il tentato omicidio perpetrato da Moratti & Co. e se oggi siamo al top del calcio mondiale e gli altri no, si deve solo a questo.
Con la Juve in B e ridotta a una cadetta, perché le altre squadre non si sono imposte non solo a suon di vittorie ma anche consolidando e aumentando i propri fatturati? Perché non ne hanno le capacità, non sono la Juve.
Ecco perché sfottò e esultanze non possono e non devono toccarci.
Come può darci fastidio lo sfottò di chi,  da sempre e anche stavolta, guarda le altrui squadre giocare le finali, incassare centinaia di milioni di premi, vincere in serie scudetti e coppe nazionali?
A me viene solo da sorridere. Firmerei mille volte col sangue di preferire molte finali perse (e qualcuna ogni tanto pure vinta) al non raggiungerle proprio.
A proposito di finale, veniamo a quella del 3 giugno a Cardiff.
Noi, in generale, eravamo molto più tesi di loro, ma questo avrebbe potuto anche non contare. Purtroppo però, poi ha contato.
Primo tempo buono, col Real che aveva più paura di noi ma che buttando in avanti un pallone verso Ronaldo ha trovato il goal e la fiducia.
Una prodezza di Marione ci ha rimessi in pista e si è andati al riposo.
Cosa è successo poi?
Il Real, da grande squadra che è e confortata dall’avere tanti campioni e uno su tutti, CR7, ha preso coraggio e ha preso a spingere.
Noi, abbiamo ceduto alla tensione e ci siamo scaricati ancora di più (e questo è stato il vero punto cruciale della serata) quando Higuain e Dybala, i nostri corrispettivi del CR7, hanno imbroccato una serie di errori tecnici che neanche i bambini dei NAGC fanno (stop sbagliati, passaggi all’avversario, movimenti inutili).
Lì, in quel momento loro sono cresciuti e hanno preso il sopravvento, noi siamo crollati, incapaci di uscire dalla nostra metà campo.
E siccome “audaces fortuna iuvat” anche il secondo goal è arrivato con una deviazione incredibile, una traiettoria che per il resto della storia del mondo non si ripeterà più.
Colpa di chi? Un po’ di tutti. Allegri poteva provare a dare una sterzata rimescolando posizioni e ruoli. Higuain e Dybala avrebbero potuto e dovuto sbagliare meno (sia chiaro che quanto detto non toglie il fatto che siano due grandi campioni e che sin dalla prossima stagione faranno scintille), mentre la difesa sinceramente non mi sento di incolparla più di tanto, perché se i tuoi compagni perdono nove palloni su dieci, sin dalla tua tre quarti e ti vedi arrivare al galoppo i vari CR7, Modric, Bale, Casemiro, ecc, non è poi così facile fermarli.
Dani Alves mi ha deluso, mi aspettavo di più, ma anche lui ha delle attenuanti dal momento che dalla tre quarti in su avevamo due zombie.
Poco male, tiriamoci su le maniche e l’anno prossimo si riparte.
D’altronde siamo la Juve.

Marco Milani