FARSOPOLI

La più grande truffa sportiva e giudiziaria del secolo! Un gruppo di potere senza scrupoli, con l'aiuto di vari personaggi dei CC, della magistratura, dei media, hanno messo in piedi Calciopoli, sbarazzandosi della squadra e della società più forti di sempre. La verità però, piaccia o non piaccia (cit.), è venuta a galla...

lunedì 10 dicembre 2012

Bonolis....


IL TERZO INCOMODO
LE PESANTI VERITÀ DI FERRUCCIO MAZZOLA. UNA VITA NEL PALLONE FRA INTRIGHI E INTRUGLI, COLPI BASSI E MORTI NON CHIARITE

Ferruccio Mazzola

A cura di Fabrizio Càlzia
Dimensione: 17x24
Num. Pag. 196
Prezzo: Euro 16,00
ISBN: 978-88-88329-27-7
Immagini: fotografie colori + b/n



Bonolis Bonolis... sei proprio un vero interista, smetti un attimo di contare soldi e leggi qualcosa, magari sto libretto qua...

mercoledì 5 dicembre 2012


La sentenza di secondo grado del rito abbreviato nell’ambito del processo a Giraudo e altri imputati è arrivata.
A prima vista sembra davvero la classica sentenza all’italiana, mirata cioè non alla ricerca e alla determinazione della giustizia bensì al dare un colpo al cerchio e uno alla botte.
Insomma, tutti assolti tranne Giraudo; il quale però sarebbe innocente ma per non smontare del tutto l’impalcatura creata allora dal GUP e sostenuta oggi dal PG (sulla quale si è costruita l’intera Farsopoli) deve essere condannato almeno un po’…
Ho immediatamente ripreso in mano la sentenza di primo grado emessa dal GUP De Gregorio nel 2009 e ho cercato di capire come diavolo abbiano condannato Giraudo a un anno e otto mesi, senza alcuna prova credibile a disposizione e assolvendo tutti gli altri imputati, in gran parte arbitri.
Sì, va bene, bisogna aspettare le motivazioni che solitamente chiariscono gli impervi percorsi che hanno condotto a una sentenza, ma alcune cose possiamo già dirle.
Allora: tutti gli arbitri/assistenti di questo abbreviato sono stati assolti, rimangono quelli in ballo nell’ordinario: De Santis, Racalbuto, Bertini, Dattilo, Puglisi e Titomanlio che torneranno in aula a maggio assieme a Moggi e gli altri e dove potranno usufruire di nuovi elementi a loro discolpa.
Da tutto ciò se ne deduce che il giudice dell’abbreviato ha lasciato la patata bollente in mano al giudice del secondo grado ordinario, perché ha sentenziato che gli arbitri sui quali ha giudicato lui erano puliti e che quindi i sodali della Cupola vanno ricercati negli imputati dell’ordinario.
E qui la cosa si complicherà per chi dovrà giudicare, perché proprio la Casoria in primo grado ha sentenziato che quei campionati furono regolari, così come lo erano i sorteggi e gli arbitraggi e adesso dovranno accollarli tutti agli imputati dell’ordinario.
Hanno molta meno gente a cui attribuire reati. Infatti  hanno lasciato a Giraudo l’imputazione di associazione solo per la partita Juventus-Udinese del 2004 (preceduta da Udinese-Brescia arbitrata da Dattilo, estraneo all’abbreviato).
Certo, rileggendo la sentenza di De Gregorio del 2009 si rimane incerti  tra lo sbottare a ridere e l’incazzarsi pesantemente, perché si regge tutto su un “sottile equilibrio”.
Mi riferisco proprio a Udinese-Brescia del 2004, quando in seguito alla maxi rissa furono ammoniti tre giocatori dell’Udinese (che non erano diffidati e quindi non rientrano nel teorema delle ammonizioni mirate) e fu espulso Jankulowski per un diretto al mento di un avversario a gioco fermo, gesto tra l’altro segnalato dal guardialinee e non visto dall’arbitro Dattilo.
Beh, il capo d’accusa al punto b) di pagina 7 della sentenza di De Gregorio riguarda proprio quella partita, per cui Giraudo si è beccato un anno e otto mesi in secondo grado, essendo stato assolto per tutto il resto ma non per Juventus-Udinese.
La fiera dell’assurdo. A pagina 104 della sentenza De Gregorio e poi in quelle 122 e 123 si parla della famosa telefonata che Moggi e Giraudo si fecero dopo il termine della partita, quando Giraudo constatò che in seguito alla rissa i friulani sanzionati sarebbero potuti essere molti di più. “Considerazione tautologica” la definì De Gregorio. “Nello specifico contesto probatorio la decisione di espellere il giocatore Jankulowski dell’Udinese è compatibile con la ritenuta parzialità dell’arbitro”, così detta la sentenza De Gregorio a pag. 125.
Non solo. De Gregorio sottolineò come la scelta di Dattilo per dirigere quella partita fosse stata presa in un incontro precedente tra Moggi, Giraudo, Bergamo e Pairetto.
Ma i sorteggi, è stato sentenziato, erano regolari.
E’ tutto un sottile equilibrio… ma basta poco perché si spezzi.
E’ rimasta in piedi Juve-Udinese perché c’entra Dattilo, che ha scelto il rito ordinario ed è uno dei condannati in primo grado.
Sta traballando tutto e prima o poi verrà tutto giù. Certo, bisognerà aspettare maggio 2013 quando si riprenderà col secondo grado dell’ordinario e quando nuove prove a favore degli imputati verranno presentate.
Forse, una flebile luce si è accesa in fondo al tunnel.


Rettifica: La partita per la quale è stato condannato Giraudo non è come scritto nell'articolo (e come comunicato da qualche agenzia) Udinese-Juventus del novembre 2004 bensì Juventus-Udinese del febbraio 2005.
Intendo però non modificare il pezzo per due motivi:
1) Per far meglio comprendere l'assurdità delle accuse, dal momento che la partita da me segnalata era uno dei pilastri dell'accusa che ha portato alla condanna in primo grado a tre anni  per Giraudo (e che in secondo grado è stata cancellata!).
2) Perché se è la partita Juventus-Udinese a "incastrare" Giraudo, la condanna si fa ancora più ingiusta, non essendoci praticamente nulla a suo carico, se non le sue lamentele per i torti subiti dalla Juventus.
In pratica lo hanno condannato a venti mesi di carcere per aver rilevato arbitraggi contrari alla Juve e averne parlato al telefono.
Come si può vedere la sostanza cambia ben poco...

Marco Milani (Grimoaldo)