FARSOPOLI

La più grande truffa sportiva e giudiziaria del secolo! Un gruppo di potere senza scrupoli, con l'aiuto di vari personaggi dei CC, della magistratura, dei media, hanno messo in piedi Calciopoli, sbarazzandosi della squadra e della società più forti di sempre. La verità però, piaccia o non piaccia (cit.), è venuta a galla...

martedì 18 aprile 2023

Caro Report, ti scrivo...



Lettera aperta a Sigfrido Ranucci, dopo la puntata di Report su Calciopoli

Caro Report, 
ieri, lunedì 17 aprile, è andata in onda la puntata tanto reclamizzata, dedicata a Calciopoli.
Ti confesso che non avevo grandi aspettative, per una serie di motivi, quali la conoscenza da parte mia di ogni singola intercettazione, lettera, sentenza, dichiarazione, ecc., ma anche perché conosco la passione per la Roma del Deus ex machina della trasmissione, il potere di chi ordì la truffa del secolo che, ancora oggi, spadroneggia tra tribunali, FIGC e soprattutto media, tant'è, a conferma di ciò, sui giornali di oggi non è stata riportata neanche una riga.

Da fedele estimatore della trasmissione però, sono rimasto profondamente deluso, perché avete dimostrato che siete come Moratti, Lepore, Santoriello, Chiné & co. cioè che curriculum, professionalità, capacità, vanno tutti a farsi friggere di fronte alla passione calcistica.
 
L'impressione, caro Report, è che abbiate dovuto farla per forza quella trasmissione e, a denti stretti, avete dovuto parlare di qualche verità nascosta ma al tempo stesso, per non svelare la "truffa del secolo", avete imbastito un servizio confusionario, contraddittorio, cercando di non smuovere troppo le acque, per non infastidire i potenti di cui sopra.

Ma lo sapete, da bravi giornalisti quali siete che in questi casi si scontentano gli uni e gli altri e si combina un pasticcio.
Un gran pasticcio, fatto di imprecisioni, omissioni, dimenticanze.

Sarò sintetico, ma debbo elencare solo alcune delle cose che ho notato, tralasciandone altre.

1) L'arbitro Nucini 

il "cavallo di Troia", dal quale tutto è partito. 
Avete fatto sentire la sua dichiarazione di aver incontrato Moggi al "Concorde" e lo avete citato più volte quale accusatore credibile.
Avete omesso che: la Giudice Casoria lo definì testimone screditato per le numerose contraddizioni e le sue dichiarazioni poco congrue.
Avete omesso che incontrò Facchetti più volte, in auto, in parcheggi isolati, per concertare le azioni da intraprendere.
Avete omesso che, ancora in attività (!), chiese a Facchetti & Moratti un lavoro e sostenne diversi colloqui di lavoro in banca, grazie anche all'allora AD dell'Inter Paolillo.
E lo avete tratteggiato come una vittima...

2) Il "galantuomo" Facchetti

Perché tanti riguardi? Avreste potuto dire "uomo dai modi pacati e gentili" o "uomo elegante" ma di certo non "GALANTUOMO" (che presuppone onestà e lealtà)!
Se Moggi è stato definito un Mostro, Corruttore, Criminale, eccetera come può essere galantuomo chi ha fatto peggio di lui, come voi stessi avete detto citando la relazione Palazzi?

3) Il "sistema Moggi"

Avete usato questa espressione fin dall'inizio, dando quindi una linea precisa all'inchiesta, ovvero che il "Sistema Moggi " è esistito, salvo poi contraddirvi clamorosamente quando avete citato la sentenza dove nessuna partita è stata alterata e dove di tutta la "Cupola" è stato condannato un solo arbitro, De Santis, per due partite: Fiorentina-Bologna e Lecce-Parma.
Quindi né Juve, né Cupola!
Ma anche per voi era doveroso chiamarlo "Sistema Moggi"...

4) Giornalisti d'assalto solo con chi vi pare?

Come per il punto 3, il fiuto e la grinta proverbiali, dove sono finiti? Avreste dovuto e potuto divorarvi "a mozzichi" come si dice a Roma, l'ex Procuratore Capo di Napoli Lepore, avevate avuto almeno tre occasioni.
La prima con la scioccante dichiarazione che avrebbero voluto indagare anche le altre squadre ma l'Espresso pubblicò un dossier e nessuno del mondo del calcio usò più il telefono per complottare.
Faccio sommessamente notare che assieme alle 25 sulla Juve tirate fuori ce ne erano altre 170.000 delle altre squadre... se hanno usato quelle per fottere la Juve perché mai per le altre squadre dovevano attenderne di nuove? Ma che idiozia è? E non vengano a dire che ne ignoravano l'esistenza...
La seconda è la triplice richiesta di ricusazione del giudice Casoria... come ha potuto avallare una porcheria simile?
La terza: la fuga di notizie sotto il suo naso e la richiesta ad Alemi di "fare astenere la Casoria", sono invenzioni di Moggi?

5) Le posizioni da prendere

Guido Rossi. Per onestà bisogna dire che avete citato esattamente i trascorsi e i successivi incarichi di Rossi rispetto al commissariamento straordinario della FIGC, ma non basta!
Avevate paura nel dire che fu una porcata miserevole? Ma vi rendete conto cosa hanno fatto? 
Un ultrà ex CdA Inter a decidere con pieni poteri cosa fare della Juve!
Per non citare il ruolo dei tre saggi che sconsigliarono l'assegnazione dello scudetto all'Inter e voi invece avete attribuito a loro tale decisione.
Prodi e Melandri. Avete citato il governo di centro-sinistra è vero, ma perché scordarvi delle parole di Prodi sul fare immediatamente giustizia, anche con processo sommario e della Melandri (ultrà romanista) sul ridare dignità al calcio?

6) SIM svizzere

Il fiuto per lo scoop vi è finito? Il fatto che anche Branca dell'Inter fosse cliente abituale del De Cillis vi è sfuggito?

E mi fermo qui. Poté più il tifo che l'onore... peccato, occasione persa e figuraccia pessima.

Un'ultima domanda? Faceste un servizio pre esaltare il grande Zeman, come tecnico e come fustigatore dei cattivi costumi, perché nel servizio di ieri non avete inserito le sue esilaranti deposizioni a Napoli, dove fece ridere tutti e si rese ridicolo?



sabato 25 febbraio 2023

Finalmente, dopo 17 anni, l'ammissione che Calciopoli è stata una truffa!


È il Giudice Mario Luigi Torsello a spiegare come "funziona" la "Giustizia sportiva"

Molti juventini, specialmente i rancorosi e indomiti come me, non ne saranno certo sorpresi ma comunque è rilevantissimo ciò che è accaduto pochi giorni fa.

Il giudice Torsello, quello che ha inflitto 15 punti di penalizzazione alla Juve invece dei 9 chiesti da Chiné, lo aveva tra l'altro già detto nella sentenza e nelle motivazioni con una Excusatio non petita quando aveva spiegato che il giudizio sportivo è totalmente autonomo e non deve rispondere neanche alla Costituzione. Conscio dell'obbrobrio giuridico emesso, si è giustificato con chi avesse letto tale sentenza affinché non pensasse che fosse un incompetente ma che era giustificato dalla natura anarchica del regolamento di Giustizia Sportiva.

Ma bando ai fronzoli, andiamo al sodo e seguiamo la logica, asciutta e lineare.

L'altro giorno, rispondendo alla valanga di critiche ricevute, Torsello ha voluto spiegare meglio le sue posizioni e la toppa è stata peggio del buco.

Ha ribadito che lo Sport sentenzia come gli pare, alla faccia del giusto processo, alla faccia del diritto di difesa, alla faccia della verità, perché l'elemento fondamentale che spazza via tutto il resto è la velocità, anche se ciò non rappresenta un processo giusto!

Leggere per credere... https://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/juventus/juve-parla-uno-dei-giudici-del--15-la-tempestivita-vale-piu-della-certezza_61399085-202302k.shtml

Lo capite da voi che il collegamento logico diviene automatico: chi gestisce la Giustizia Sportiva può fare come vuole, in base alla sua totale discrezionalità e alla necessità (ma è una scusa...) di fare presto.

Quando nel 2006 fu indicato Guido Rossi quale Commissario Straordinario della FIGC, l'ex dirigente dell'Inter così fece. 

E lo fece perché migliaia di intercettazioni dell'Inter e delle altre squadre erano state nascoste, perché poté togliere un grado di giudizio dal processo e sostituire il collegio giudicante come voleva lui.

E così fece.

Quindi la Giustizia Sportiva così funziona e così ha funzionato per Calciopoli: chi ha in mano la Giustizia Sportiva non ha limiti nelle sue decisioni e sentenzia come vuole. Finalmente ora si spiega perché in questi anni è stata indagata e martoriata solo la Juventus.

Sarebbe anche accettabile se chi decide fosse super partes. Ma è evidente che non lo è!

Se con la necessità dell'urgenza fu mandata la Juve in B e oggi le vengono dati 15 punti di penalizzazione a campionato in corso, perché la RELAZIONE PALAZZI che inchiodava l'Inter fu tenuta nel cassetto mesi e tirata fuori solo dopo l'avvenuta prescrizione?

Perché oggi il Napoli per l'affare Osimhen non stato indagato e penalizzato immediatamente, considerando che non c'è solo la plusvalenza, c'è anche la truffa (i quattro ragazzotti d'oro non hanno mai messo piede a Lille...)?

E mille altre domande si potrebbero fare, anche se dopo le parole di Torsello le risposte già le abbiamo tutte.

Chi controlla la Giustizia Sortiva (e in questi anni una squadra di Milano ha avuto in pugno tutto il sistema Calcio...) comanda.

Ecco spiegata Calciopoli...





 

martedì 7 febbraio 2023

"Odio la Juventus"

L'irrinunciabile necessità di odiare la Juventus


Ebbene sì, la frase, presa a prestito dal video clamoroso che sta girando su internet, nel quale Ciro Santoriello, P.M. dell'indagine Prisma della Procura di Torino esterna il suo astio contro una certa squadra di calcio, è un mantra al quale l'Italia anti juventina non sa e non può rinunciare.

Per chi come me ha studiato (!) Calciopoli (la sua genesi, l'evoluzione, le dinamiche, le strategie, le informative dei CC, gli atti processuali, ecc.) non è una grande sorpresa anzi, è la conferma di ciò che da qualche anno è normalità.

Il tifo calcistico esula da ogni logica, da ogni regola, da ogni definizione, sovrasta ogni cosa, ed è totalmente trasversale e va dall'operaio al magistrato, dal carabiniere al giornalista, dal comunista al fascista, dal ricco al povero.

Anche il più rispettoso delle leggi, il più garantista dei garantisti, il più socievole dei buoni, nei confronti della Juve assume un'intransigenza ottusa e partigiana, non vuole ascoltare, non vuole discutere, non accetta riletture che contestino l'assioma "la Juve ruba". Anche loro, gli anti juventini, si foderano occhi, naso e orecchie di prosciutto e tirano avanti. Ma perché?

Le spiegazioni sono diverse e di varia natura. Intanto ribadisco "l'effetto calcio" che agisce sulle persone, non è paragonabile a null'altro. Le trasforma, le instupidisce. Ciò anche perché il calcio è una fede molto più presente e tangibile, ad esempio, della religione, meno noiosa e che non fa attendere una vita intera che arrivi il Paradiso, ma basta un campionato vinto, per donare beatitudine eterna.

È viscerale, inebria, corrompe, schiavizza. Quindi, in tale contesto, vedere che una tribù rivale, da oltre un secolo, tocca con mano il Paradiso calcistico non può che scatenare un odio misto a invidia e rassegnazione contro cui si può solo gridare un liberatorio "ladri" (e già qui il fegato respira un po'...)!

Se poi ai tifosi si aggiungono presidenti e allenatori, che alla sconfitta, sul campo e personale, debbono aggiungere pure la gestione di una società, di giocatori e di una platea molto calda ecco che da qualche anno, da quando il Calcio ha assunto contorni più imprenditoriali che romantici, sono nate accuse sempre più pesanti e insistenti, liberatorie per loro stessi (perdere perché derubati fa meno male) ma funzionali al proprio ruolo. Il Presidente sconfitto sul filo di lana o anche di tanti punti, può salvarsi  gridando al ladrocinio e scamparla dall'ira dei tifosi che magari avrebbero potuto prendersela con il mercato fatto al risparmio o con l'acquisto di brocchi spacciati per campioni o magari per un modulo e una scelta di giocatori errati.

Cosa c'è di più facile? Chi vince ruba! E chi vince uno scudetto su tre? La Juve...

E questi signori non hanno mai capito (buon per la Juve) che generare questo meccanismo li salva al momento ma li condanna a un complesso di inferiorità che spesso si riverbera sul campo. Tradotto: la forza mentale della Juve (riconosciuta da tutti in primis da Sir Alex Ferguson) otto volte su dieci la spunterà contro chi scende in campo impaurito sia dalla forza tecnica che dallo (presunto) strapotere politico della Juve.

L'unico esempio contrario a ciò è stato il grande Milan di Berlusconi, convinto di essere superiore a tutti e divenuto invincibile anche grazie a questo (oltre che a dirigenti bravi, ai soldi, ad allenatori di classe e a giocatori superlativi).

Ma tornando ai professionisti dell'odio, vorrei porre loro qualche domanda (selezionata perché ce ne sarebbero troppe da fare):

1) Se il PM Santoriello avesse detto quelle cose (dopo aver messo sotto indagine la squadra) non contro la Juve ma contro il Napoli, la Roma, la Lazio, l'Inter o il Milan, avreste lo stesso alzato le spalle?

2) Se nel pieno di uno scandalo clamoroso che so, facciamo finta contro la Roma, ordito dai laziali e avessero commissariato la Federazione scegliendo come unico Deus ex machina a decidere bello e cattivo tempo, Igli Tare, avreste alzato le spalle?

3) Se avessero mandato la vostra squadra in B, tolto due scudetti, additati come ladri con il PM che urla "Piaccia o non piaccia siete gli unici ad aver fatto queste cose" e poi scoprire che erano state nascoste oltre 100.000 intercettazioni delle altre squadre, anche più gravi, che escono fuori a "cose fatte", avreste alzato le spalle?

E potrei continuare con il cambio delle regole in corsa, con una serie di scandali che sì, "riguardano tutte le squadre", ma che vedono indagata solo la vostra squadra oppure essere puniti in corsa per un crimine che non esiste (plusvalenze) per cui ci si inventa "la reiterazione del gesto e quindi la nascita di un sistema" (e non è sistema il fatto che le altre squadre le adottino, le plusvalenze, dal lontano 2003?).

Alzereste le spalle anche per tutto ciò?

Durante la farsa del processo di Calciopoli, sia sportivo che ordinario tenutosi a Napoli dal 2006 se ne sono viste e sentite di tutti i colori ma qui basti citare il Giudice Teresa Casoria, titolare del processo che subì tre ricusazioni da parte dei PM (mai successo...) e che dichiarò: "Io ho fatto processi importantissimi! (Raffaele, ndr) CUTOLO da quando l’ho giudicato io non è più uscito!». «Sono state presentate tre richieste di ricusazione, cosa mai vista nella storia della Repubblica». «Qui ora si parla dei toni, ma che cosa ho dovuto patire io!». «Dal primo giorno mi sono sentita dire che mi dovevo astenere». Racconta, la CASORIA, cosa le diceva («ogni giorno») la collega dott.ssa CATENA, una delle “accusatrici”: «Tu ti devi astenere (dal processo Calciopoli, ndr) perché ALEMI (presidente del tribunale, ndr) ha applicato una norma tabellare che esiste ma è andata in desuetudine e il processo non ti toccava!». E ogni volta a rispondere: «E a me che me ne importa! Vai a parlare con ALEMI. Il processo sta davanti a me e lo sto facendo». Ma le pressioni sono arrivate anche dall’alto. «Il procuratore capo della Repubblica (Giandomenico LEPORE, ndr) scrive al presidente del tribunale: “Vedi che devi fare per farla astenere”. E io ad ALEMI ho detto: “E tu non lo prendi a male parole?” e lui ha detto “No, le male parole io non le dico! Io dopo ti mando la lettera e tu me lo devi mettere per iscritto che non ti astieni”. Io voglio sapere nel codice di procedura penale dove è prevista la dichiarazione di non astensione» (da ACB)

Sì perché si arrivò anche a questo...

Certo che anche stavolta alzerete le spalle, certo che vi converrà rimanere piccoli e corrotti nella speranza che possiate sgraffignare qualche successo, certo che sceglierete ancora una volta la disonestà contro chi è semplicemente meglio di voi e non il confronto sul campo, vi saluto con la certezza però anche del fatto che risolta pure questa porcata del momento, torneremo a vincere tutto noi e ancora una volta, colonna sonora degli ultimi decenni, si alzerà in cielo il piacevole sottofondo dello sgranocchìo di quintali di antidepressivi e gastroprotettori vari in un tentativo di difesa vana del vostro fegato.

Ciao perdenti.




giovedì 2 febbraio 2023

 Caro CONI...

Evidente anticostituzionalità della sentenza dei -15 punti

Letta questa clamorosa incongruenza, ho scritto al CONI che dovrebbe intervenire d'ufficio.

Una cosa è l'autonomia di un Ordinamento Sportivo, ben altra è la gestione personalistica e autoritaria in barba ai più elementari fondamenti costituzionali.

Ciò che si legge a pagina 20 delle motivazioni della sentenza anti Juve ha del clamoroso. Nella foto riportiamo la frase incriminata. Follia pura.

Ecco la mia mail al CONI:

Buongiorno.

Nelle motivazioni della condanna inflitta alla FC Juventus, a pagina 20 si legge che il Tribunale Della Procura Federale FIGC "...NON CONSENTONO NEPPURE DI INTRODURRE ECCEZIONI DI INCONCILIABILITA' TRA LA REVOCAZIONE PREVISTA DALL'ART.63 CGS E I PRINCIPI COSTITUZIONALI ANCHE AFFERENTI IL GIUSTO PROCESSO".

Ma nel codice della Giustizia sportiva, all'articolo 2 si legge: "Art. 2 - Principi del processo sportivo

1. Tutti i procedimenti di giustizia regolati dal Codice assicurano l’effettiva osservanza delle

norme dell’ordinamento sportivo e la piena tutela dei diritti e degli interessi dei tesserati, degli

affiliati e degli altri soggetti dal medesimo riconosciuti.

2. Il processo sportivo attua i principi della parità delle parti, del contraddittorio e gli altri principi
del giusto processo.

 

Notate la contraddizione? Dovreste intervenire d'ufficio per annullare l'obbrobriosa sentenza che, per sua stessa ammissione, il collegio giudicante presieduto da Torsello ha preso in barba alla Costituzione Italiana.

Grazie.

Marco Milani

Scrivete anche voi al CONI. Dovranno per forza intervenire!


martedì 31 gennaio 2023

 La giostra dell'ingiustizia


Le “motivazioni” dei giudici FIGC? Da ridere…

 

Sono uscite, le motivazioni per la condanna a 15 punti di penalizzazione alla Juventus, sono state diffuse e la prima sensazione che si prova e che ci si trovi in un racconto di Stephen King.

Sai che sono storie fantastiche, frutto di fantasia, ma fanno presa su tanti, troppi che, accecati dall’odio anti-juventino, plaudono anche di fronte a obbrobri giuridici clamorosi.

Tali motivazioni sono una serie di affermazioni che poco hanno a che vedere con il Diritto, ma sono formulate in modo che facciano presa sugli stolti.

E così un pezzo di carta diventa “libro nero”, le intercettazioni (solo alcune e solo parte di esse) invece di indizi vengono spacciate per prove (la prova si forma in dibattimento lo sanno pure i bambini…), una fattura corretta a mano, come avviene in ogni società/azienda è solo una bozza poi sostituita da quella rifatta e invece Torsello & Co. la presentano come “prova che inchioda”… assurdo!

Il racconto del giudice (perché più che una motivazione è una narrazione fantastica di avventure ardimentose)recita così: «In questa direzione, diventano rilevanti le operazioni di nascondimento operate da alcuni dirigenti della FC Juventus S.p.A. che si sono spinte sino ad intervenire correggendo “a penna” le fatture ricevute dalla controparte»

Mamma mia! Criminali, al rogo!

In realtà «Il Marsiglia spedisce la fattura per l'operazione Akè/Tongya e ci sono due problemi. Il primo è l'indirizzo sbagliato della sede della Juventus (Corso Galileo Ferraris 32, dove la palazzina che ospitava la sede bianconera fino a qualche anno fa è in fase di radicale ristrutturazione), il secondo è la modalità con cui il Marsiglia compila la causale, scrivendo «compensazione», la Juventus non può registrare l'operazione come «permuta» tra i due giocatori, per la quale non esiste la fattispecie, quindi rispedisce la fattura correggendo l'indirizzo e scrivendo un appunto nel quale chiede di ricompilare la fattura non facendo riferimento alla compensazione. Per i giudici questo è il chiaro indizio del fatto che i dirigenti juventini volevano «evitare che potesse essere compreso all’esterno che l’operazione era effettivamente di mero scambio (cioè permuta) e non certo composta da atti indipendenti». Insomma, per non dare nell'occhio, visto che - secondo la Corte - si trattava di una plusvalenza fittizia. Ma in tutto questo la fattura è stata riemessa, con l'indirizzo giusto e la dicitura richiesta dalla Juventus, quindi regolarmente registrata e non «corretta a penna».

Cioè, i giudici hanno scritto una cosa falsa! E non è l’unica “distrazione” che hanno commesso!

La “porcata” più eclatante è che le plusvalenze si possono fare, in sintesi, ma per non essere puniti bisogna far finta di niente, fischiettare ingenuamente mentre si chiudono accordi con altre squadre, perché se dici che sei consapevole di farle, diventi come Al Capone.

Il messaggio che ci lanciano i giudici quindi è: fate ciò che volete purché facciate finta di niente!

Ma cosa credono che tutte le altre squadre le plusvalenze le abbiano fatte senza saperlo? Sono trent’anni che le fanno!

Ma anche alcuni episodi singoli, segnalati dai giudici, lasciano stupefatti: dicono che è un caso eclatante la valutazione di Akè di 8 milioni giocatore che ha fatto 30 presenze in Ligue 1 e i giudici affermano che quegli 8 milioni sono troppi.

Ma Casadei, Primavera Inter, per 20 milioni va al Chelsea? Ecco come commentava il sito “Il Napolista”: Cesare Casadei, chi era costui. La Serie A non la hai mai vista, è rimasto “uno delle giovanili dell’Inter”. Ora li chiamano “prospetti”. Se lo prende il Chelsea, è quasi ufficiale: lo paga 15 milioni di euro più 5 di bonus. Secondo Sky “il giovane centrocampista classe 2003” mercoledì partirà per Londra e giovedì sosterrà le visite mediche con il club inglese. Segue Lucca all’Ajax, o il più “affermato” Scamacca al West Ham.

Questa cosa che i migliori club europei investano milioni di euro sui nostri giovani, da noi, non è considerata un problema. Vendiamo il futuro, lo ipotechiamo. Però – scrive sempre Sky – “il club nerazzurro aspettava la cessione per poter presentare un’offerta al Borussia Dortmund per Manuel Akanji, difensore svizzero classe 1995. Il club tedesco chiede tra i 15 e i 20 milioni di euro”.

Così va la Serie A dei debiti: via un 2003, dentro un 1995. E’ tutto lì”.

 Il declino del “vecchio” calcio italiano in una sola operazionechiosano nel titolo.

Ma che romanticoni! Capito come si fa? La plusvalenza è inattaccabile se la spacci per altro, insomma il criterio che deve muovere ogni operazione è l’ipocrisia.

 

E gli altri? Ecco un brano preso da Areanapoli: "Ma tra questi “affari” su cui si è accesso una luce rossa, c’è anche quello che ha portato Osimhen al Napoli, perché nell’operazione sono stati inserite le cessioni al Lille di Karnezis (valutato 5,13 milioni di euro ma una sola presenza lo scorso anno in Coppa di Francia), Claudio Manzi (4 milioni ma poi girato in prestito dai transalpini prima alla Fermana e poi alla Turris), Ciro Palmieri (7 milioni, prima alla Fermana e oggi è alla Nocerina) e Liguori (4 milioni, poi è andato alla Fermana, al Lecco e oggi è all’Afragolese)".

 

Ma di cosa stiamo parlando?

E di questi scempi ne troviamo in ogni squadra!

 

Campionato falsato? La Juve ha ricapitalizzato due volte (“La Juventus potrebbe essere costretta a varare l’ennesimo aumento di capitale dopo quello da 400 milioni di euro chiuso nel dicembre del 2021 e quello da 300 milioni del gennaio 2020” da Calcio&Finanza), quindi soldi freschi e veri immessi nel business, senza contare gli 800 milioni spesi nel mercato italiano per acquisto di giocatori e, infine, senza considerare che la Juve è Exor e non esiste il pericolo di “mancanza fondi” tale da non potersi iscrivere al campionato (come invece è stato per altre squadre).

Alla luce di ciò diviene risibile, per non dire peggio, l’affermazione del Tribunale FIGC “tanto più indispensabile se si considera che le operazioni in oggetto – relative alla compravendita dei diritti alle prestazioni dei calciatori – e i valori a cui vengono effettuate, influenzano in misura determinante la qualità del bilancio e la sua finalità, cioè la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria e reddituale di una società sportiva”.

Ma ciò che allibisce è l’affermazione a pag.18: “Premesso allora di avere escluso dal ricorso la società SSC Napoli e la società AC Chievo Verona Srl, e i rispettivi dirigenti, per l’integrale assenza di operazioni di scambio dirette con la FC Juventus S.p.A.”

 

Ovvero: le plusvalenze puoi farle ma se le fai con la Juve potresti avere problemi! Potresti, visto che la Juve è l’unica condannata!

 

La Juve ha emesso un comunicato come al solito blando e dimesso ma stavolta ci si aspetta una reazione forte!

È l’ennesima ingiustizia fondata sul sentimento popolare. Ci hanno provato con Farsopoli e la risposta che hanno avuto è stata 9 scudetti di fila.

Stavolta puntano all’estinzione!
John Elkan non può permetterlo!


lunedì 30 gennaio 2023

 

Una prima domanda...

Leggendo le motivazioni non può non saltare alla mente Farsopoli

"Non è rilevante “la natura dell’elemento di novità [né] la sua qualificazione in termini rigorosamente formali. [L]’opzione autonomamente esercitata dal C.G.S. è stata quella di considerare necessarie e sufficienti ad avviare ammissibilmente il procedimento revocatorio sopravvenienze fattuali, suscettibili di indurre il giudice della revocazione a riconsiderare alla loro luce il precedente assetto decisorio

Questo un passo delle motivazioni.

Ma allora, quando sono saltate fuori 200.000 telefonate delle altre squadre Inter soprattutto (per gravità):

Perché non hanno accettato il ricorso e non hanno riaperto il caso?


Altra considerazione:


"Ma se spostiamo il punto di vista della vicenda e l'osserviamo dalla parte delle squadre non punite (perché non hanno fatto delle plusvalenze un sistema), possiamo concludere che il Tribunale ha coniato ex novo il concetto di "modica quantità di reato":

 

Le plusvalenze sono lecite

ma

se ne fai tante e diventa sistema, si trasformano in reato

ergo

la Juve ha commesso tale reato

quindi

ogni altro reato, se commesso in modica misura, diviene lecito

e di contro

ogni attività lecita, se ripetuta, può essere punibile."

 

Paese di geni...