FARSOPOLI

La più grande truffa sportiva e giudiziaria del secolo! Un gruppo di potere senza scrupoli, con l'aiuto di vari personaggi dei CC, della magistratura, dei media, hanno messo in piedi Calciopoli, sbarazzandosi della squadra e della società più forti di sempre. La verità però, piaccia o non piaccia (cit.), è venuta a galla...

martedì 27 settembre 2011

Alea iacta est!



Scrivere un pezzo sulla udienza dell'aula 216 di Napoli?

Nooooo...

Basta la frase conclusiva dell'arringa dell'avvocato Prioreschi:

Io mi accingo a concludere. Chiedo la inutilizzabilità delle schede straniere per violazione degli artt. 191, 696, 729, codice di procedura penale e trattato bilaterale italo svizzero, e di assolvere Luciano Moggi da tutti i capi di imputazione con la formula perché il fatto non sussiste. Vi chiedo la trasmissione degli atti delle testimonianze di Baldini, Nucini e Auricchio per falsa testimonianza, falso ideologico e calunnia in danno di Luciano Moggi. Chiedo l’acquisizione dell’elenco delle telefonate con i baffi colorati di cui ho parlato.


Ciao ciao...

martedì 13 settembre 2011

La Russa: stile inter...




“ A me, lo scudetto 2006 non ha mai dato gioia. Ma ce lo hanno assegnato, come si fa a dire 'non lo voglio'?".
L’essenza di La Russa (e del tifoso interista-tipo) è tutta in questa battuta.
Ha rilasciato una intervista alla radio, ripresa da molti giornali, nella quale ha dato libero sfogo a tutta la sua arrogante ed ottusa cecità.
Ma, come si accennava sopra, la frase simbolo del La Russa-pensiero è quella dell’apertura.
“Ce lo hanno assegnato”, dice.
Chi? Avrà provato a chiederselo? Io dico di sì, eccome, ma il bello sta tutto lì.
Sa che quello scudetto ignobile fu assegnato all’inter da Guido Rossi, però tace, e finge di non saperlo… “ce lo hanno assegnato…” cinguetta… ed ha il coraggio di parlare dell’amicizia Platini-Agnelli.
E poi: “Come si fa a dire ‘ non lo voglio’”?
Glielo spiego io signor La Russa, riportandole di seguito una spiegazione tecnico scientifica tratta da un sito medico:
La produzione della voce, o fonazione, è scomponibile ai fini descrittivi in tre funzioni elementari: la produzione del fiato, la generazione dei suono e lamodulazione dello stesso. Nella realtà le tre funzioni sono componenti inscindibili di un fenomeno unico.
In prima approssimazione l'apparato fonatorio può essere così schematizzato: un serbatoio dell'aria, elastico e inerte ( i polmoni) racchiuso in aria camera a pareti mobili (la gabbia toracica) ed appoggiato su un pavimento a livello variabile ( il diaframma) il quale. a sua volta interagisce con la cintura muscolare addominale; un tubo di carico e scarico dell'aria ( la trachea) chiuso superiormente da una valvola ( la laringe) capace di funzionare, a volta a volta, da saracinesca o da generatore di suono; un sistema muscolare di sospensione che, collegato alla laringe per mezzo dell'osso ioide, la tiene appesa al cranio e, con essa. tiene appesi trachea e polmoni; un tubo di risonanza (il canale vocale) di forma, lunghezza e volume variabili, capace di modulare timbricamente per risonanza il suono generato dalla laringe.”
Bene, dissipato ogni dubbio circa la tecnica da usare per poter dire “Non lo voglio”, il problema resta un altro.
Ciò che si dice dovrebbe rispecchiare il proprio volere, il proprio essere, la propria volontà.
Una persona onesta, nel momento in cui gli offrono della merce rubata, si oppone all’acquisto e, sfruttando la tecnica sopra descritta, oppone un cortese ma fermo rifiuto all’offerta.
Elabora cioè, grazie al suo vissuto, la convenienza di tale acquisto e prima ancora delle eventuali conseguenze penali alle quali andrebbe incontro è la sua coscienza a fargli rispondere di no. Se onesto.
Ecco perciò chiarito in tutto e per tutto il mistero su come avrebbero dovuto, quelli dell’Inter, rispondere di no a quello scudetto.
Sarebbero bastati due elementi: voce e onestà.
La voce, ce ne rendiamo conto tutti, quelli dell’inter ce  l’hanno…
Ma andiamo avanti.
Non siamo tutti uguali e a suo tempo, Moratti & Co. arraffarono tutto ciò che gli porsero ed ancora oggi ritengono intoccabile il loro “tessoro…”.
Il signor La Russa, nella sua intervista ha tentato di ribaltare quelle che sono sempre state, storicamente, le posizioni delle due squadre.
Dice della Juve che è ossessionata dall’inter; dice al Presidente Andrea Agnelli che è un bugiardo; dice che la Juve non ha vinto (e l’inter sì) perché c’era una evidente differenza di valori in campo (tecnicamente e tatticamente).
Cominciamo dalla prima idiozia. L’inter ha creato Farsopoli perché ossessionata dalla Juve. Per decenni, mentre la Juve dominava ovunque e vinceva praticamente da sola i mondiali (portando in strada a festeggiare tifosi di tutte le squadre, anche quelli nerazzurri…), l’inter faceva le campagne acquisti basandosi sui fondi di caffè letti dalla moglie del presidente.
Poi arrivò Moratti, che cominciò a spendere l’ira di Dio senza vincere un beneamato.
Perché tutto ciò?
Il signor La Russa si risponde da solo. Perché la Juve era più forte. Punto. Come lo è stata l’inter in questi ultimi anni. Il campo non mente. Perché dovrebbe valere solo per l’inter e non per la Juve?
Però va fatto un distinguo.
La Juve era forte perché aveva dirigenti con gli attributi, una società alle spalle invidiata e imitata in tutto il mondo, giocatori che davano ogni partita il 200 %. E si vinceva.
L’inter per ottenere gli stessi risultati ha dovuto gambizzare mezzo campionato di serie A.
Il signor La Russa dovrebbe aprire quei suoi occhioni. Dovrebbe cominciare a rendersi conto di aspetti della vicenda fino ad oggi volutamente ignorati.
Dovrebbe cominciare a ragionare sui “baffi”, su Auricchio, sulla Polis d’istinto, su Tavaroli, sulla sentenza Telecom, eccetera eccetera.
Dubito che lo farà.
Perché ne sono così sicuro? Perché ho letto tutta la sua intervista. E pensare che è un ministro della Repubblica!
"Il presidente della Juve è molto giovane e non ha avuto la possibilità di conoscere Giacinto Facchetti. Io ho avuto l'onore di conoscerlo e mi ribolle il sangue quando sento che viene infangato".
Infangato? Ancora co’ ‘sta storia?
Facchetti si è infangato da sé. Facchetti ha commesso illeciti gravissimi, da infrazione dell’ex articolo 6!
Facchetti, semplicemente, è stato “beccato” con le mani nella marmellata, tutto lì, cosa che in anni di investigazioni private e segrete non si è riuscito a fare con Moggi.
Il signor La Russa lo conosceva e gli ribolle il sangue?
Fermi tutti! E il fatto che lo conoscesse dovrebbe essere una garanzia per tutti noi?
Forse il signor La Russa dovrebbe scendere dal piedistallo e tornare sulla terra.
Il signor La Russa non è garanzia di nulla, anzi…
Il signor La Russa dovrebbe capire che chi ruba deve pagare, a prescindere dal fatto che fosse suo amico o che dirigesse la squadra da esso tifata.
Il signor La Russa, ministro della Repubblica, dovrà accettare le sentenze della giustizia ordinaria, perché se non lo fa lui…
A Napoli si sta per riprendere. Speriamo che alla Casoria non abbiano fatto… aspettate, come era la battuta del Padrino? Ah sì… “una offetta che non zi può rifiutare…”
Certo, sarebbe davvero in stile inter.

Marco Milani (Grimoaldo)