FARSOPOLI

La più grande truffa sportiva e giudiziaria del secolo! Un gruppo di potere senza scrupoli, con l'aiuto di vari personaggi dei CC, della magistratura, dei media, hanno messo in piedi Calciopoli, sbarazzandosi della squadra e della società più forti di sempre. La verità però, piaccia o non piaccia (cit.), è venuta a galla...

sabato 19 gennaio 2013

L'infiltrato




Mi ricordo anni fa, durante la mia esperienza politica, le aspre discussioni che si accendevano tra coloro che avrebbero voluto affrontare di petto il malgoverno dei soliti politicanti e coloro che lentamente si “infiltravano” tra le fila di questi lestofanti, dicendo che li avrebbero combattuti dall’interno.
Tale dubbio, per chi vuole combattere ogni forma di disonestà e malcostume, rimane ancora oggi, perché si tratta di due filosofie e di due tattiche diverse nel tentativo di migliorare le cose.
Io appartenevo (e tuttora appartengo) alla prima categoria, per la quale non mi alleo con chi disprezzo e con chi mi ha fino a oggi massacrato. Non mi infiltro. E’ più forte di me. Ma ciò è solo per una questione di carattere, perché riconosco che anche l’altro modo (quello dell’infiltrarsi…) può portare a dei risultati, per chi ha il fegato e la faccia di resistere.
Naturalmente alludo agli ultimi eventi in campo calcistico anzi, politico-calcistico.
Abete lo conoscono tutti. La sua inconsistenza, il suo chiacchiericcio farcito di paroloni senza senso sono ormai noti e noi juventini conosciamo bene il suo operato in qualità di Presidente della FIGC e le sue pesantissime responsabilità nella annosa “caccia alla Juve”. Agnelli gliele ha cantate più di una volta.
Bene, giorni fa questo signore è stato rieletto quasi all’unanimità (e quindi anche col voto Juve) Presidente della FIGC.
Il quadro mi sembra chiaro. Abete è sostenuto da un gruppo di potere così forte (che spazia dalla politica all’industria, dalla editoria alla finanza) che non è possibile abbatterlo per cui, per adesso, ce lo facciamo amico.
Non vedo altre spiegazioni al comportamento di Agnelli.
Speriamo sia la strada giusta, ma io non ci credo molto. Fino a oggi, attraverso Palazzi e la giustizia sportiva ci ha massacrati.
La recentissima sentenza sul Napoli illustra benissimo la diversa severità che in quelle sedi hanno i suoi scagnozzi nel giudicare a colori o in bianco e nero.
E’ sempre stato così fino a oggi e così resterà per moltissimo tempo, temo.
L’altro giorno guardavo una trasmissione sportiva su una televisione privata alla quale partecipavano giornalisti famosi quali Franco Melli e Furio Focolari.
Il primo ha avanzato il sospetto che i processi su Lazio e Napoli li abbiano tirati fuori proprio adesso per favorire la Juve che, come si è visto, “è molto vicina ad Abete” (sì, proprio così e il voto in FIGC sta a dimostrarlo…).
Tutti sono sobbalzati sulla sedia ma poi lentamente hanno chiosato che sì, certo, è strano davvero… sarebbe scandaloso se fosse così… in effetti però… eccetera.
Loro sono le vittime dello storico binomio Juve-FIGC. Che spettacolo!
A proposito di Napoli: laggiù si dice “Cornuti e mazziati”.
Bah, io continuo a pensare che il potenziale per fare la guerra a questi guitti ce lo abbiamo.
Questione di filosofia…

Marco Milani (Grimoaldo)