Mi ricordo anni fa, durante la mia
esperienza politica, le aspre discussioni che si accendevano tra coloro che
avrebbero voluto affrontare di petto il malgoverno dei soliti politicanti e
coloro che lentamente si “infiltravano” tra le fila di questi lestofanti,
dicendo che li avrebbero combattuti dall’interno.
Tale dubbio, per chi vuole combattere
ogni forma di disonestà e malcostume, rimane ancora oggi, perché si tratta di
due filosofie e di due tattiche diverse nel tentativo di migliorare le cose.
Io appartenevo (e tuttora appartengo)
alla prima categoria, per la quale non mi alleo con chi disprezzo e con chi mi
ha fino a oggi massacrato. Non mi infiltro. E’ più forte di me. Ma ciò è solo
per una questione di carattere, perché riconosco che anche l’altro modo (quello
dell’infiltrarsi…) può portare a dei risultati, per chi ha il fegato e la
faccia di resistere.
Naturalmente alludo agli ultimi eventi
in campo calcistico anzi, politico-calcistico.
Abete lo conoscono tutti. La sua
inconsistenza, il suo chiacchiericcio farcito di paroloni senza senso sono
ormai noti e noi juventini conosciamo bene il suo operato in qualità di
Presidente della FIGC e le sue pesantissime responsabilità nella annosa “caccia
alla Juve”. Agnelli gliele ha cantate più di una volta.
Bene, giorni fa questo signore è stato
rieletto quasi all’unanimità (e quindi anche col voto Juve) Presidente della
FIGC.
Il quadro mi sembra chiaro. Abete è
sostenuto da un gruppo di potere così forte (che spazia dalla politica
all’industria, dalla editoria alla finanza) che non è possibile abbatterlo per
cui, per adesso, ce lo facciamo amico.
Non vedo altre spiegazioni al
comportamento di Agnelli.
Speriamo sia la strada giusta, ma io non
ci credo molto. Fino a oggi, attraverso Palazzi e la giustizia sportiva ci ha
massacrati.
La recentissima sentenza sul Napoli
illustra benissimo la diversa severità che in quelle sedi hanno i suoi
scagnozzi nel giudicare a colori o in bianco e nero.
E’ sempre stato così fino a oggi e così
resterà per moltissimo tempo, temo.
L’altro giorno guardavo una trasmissione
sportiva su una televisione privata alla quale partecipavano giornalisti famosi
quali Franco Melli e Furio Focolari.
Il primo ha avanzato il sospetto che i
processi su Lazio e Napoli li abbiano tirati fuori proprio adesso per favorire
la Juve che, come si è visto, “è molto vicina ad Abete” (sì, proprio così e il
voto in FIGC sta a dimostrarlo…).
Tutti sono sobbalzati sulla sedia ma poi
lentamente hanno chiosato che sì, certo, è strano davvero… sarebbe scandaloso
se fosse così… in effetti però… eccetera.
Loro sono le vittime dello storico
binomio Juve-FIGC. Che spettacolo!
A proposito di Napoli: laggiù si dice
“Cornuti e mazziati”.
Bah, io continuo a pensare che il
potenziale per fare la guerra a questi guitti ce lo abbiamo.
Questione di filosofia…
Marco Milani (Grimoaldo)
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