FARSOPOLI

La più grande truffa sportiva e giudiziaria del secolo! Un gruppo di potere senza scrupoli, con l'aiuto di vari personaggi dei CC, della magistratura, dei media, hanno messo in piedi Calciopoli, sbarazzandosi della squadra e della società più forti di sempre. La verità però, piaccia o non piaccia (cit.), è venuta a galla...

venerdì 24 agosto 2012

FIGC: è ora di finirla.




Ma di cosa altro c’è bisogno?
Perché si ponga rimedio a questa gestione ignobile dello sport italiano, c’è davvero bisogno d’altro?
Ancora una volta, inevitabilmente, inesorabilmente tutto torna. Ogni minimo tassello di questa sporca faccenda va al suo posto e si incastra alla perfezione.
Dopo l’astrusa condanna a Conte a dieci mesi c’è stata l’esternazione del già conosciutissimo Sandulli e molti sono rimasti di stucco.
Ma oramai dovremmo conoscerli bene questi signori e il loro modo di agire.
Sandulli è uno dei cavalcatori del “sentimento popolare” del 2006, allorché pur riconoscendo l’inesistenza di frodi, condannò Moggi e la Juve perché quello era il volere del popolo.
E ci sorprendiamo oggi che ripeta la stessa manovra? Sandulli sa che tre quarti d’Italia sono antijuventini e sa che il 90% di questi se ne fotte della giustizia e che gode nel vedere la squadra di Torino affossata con la truffa o con qualunque altro mezzo. Cosa fa allora? Urla a urbi et orbi che la Juve, ancora una volta, è stata favorita, è stata aiutata, perché Conte doveva beccarsi un illecito e non la semplice omessa denuncia. Ricordate tutti, ha praticamente ammonito, la Juve ha rubato anche stavolta.
E pensate che quelle frotte di trogloditi e di sottosviluppati che in gran parte formano il “sentimento popolare” sapranno autonomamente discernere il grano dal loglio?
Io ne ho già sentiti parecchi sposare la tesi di Sandulli…
Non basta. A Sandulli (viva Dio!) qualcuno ha fatto notare l’inopportunità del suo intervento (infrazione del comma 2, art.38 del titolo III del CGS) e si è corsi ai ripari.
Le motivazioni della condanna di Conte sono uscite a tempo di record, solo le sue.
Perché mai? Perché così la Juve può chiedere la sospensiva per poter schierare Conte in panchina in attesa del giudizio del TNAS.
Sai quanto saranno contente le avversarie della Juve? Sai le polemiche per il fatto che solo le motivazioni di Conte sono uscite?
Poi magari la tireranno per le lunghe e Conte riuscirà a “guadagnare” qualche settimana, ma intanto il messaggio che sarà passato sarà il solito.
Sempre le stesse strategie, gli stessi meccanismi messi in atto con Farsopoli, perfezionati e ora usati per Scommessopoli.
E le dichiarazioni di Petrucci? Ha gridato allo scandalo laddove ci si accanisce con Palazzi anziché con chi ha commesso illeciti e così fa di tutta l’erba un fascio (includendo anche Conte nel gruppone, ma di certo lui non intendeva ciò… vero?).
Questo dinosauro della politica esige rispetto per la giustizia sportiva e si dimentica che a Napoli, qualche mese fa, la Giustizia ordinaria ha sancito ufficialmente lo sbaglio commesso nel 2006, quando fu punita la Juventus.
Ci sono 444 milioni di richiesta di risarcimento in ballo…
Con quale faccia chiede rispetto per la giustizia sportiva?
I nomi e i volti sono sempre gli stessi, da anni. E da anni il sistema col quale agisce la santa inquisizione federale è lo stesso.
Nel 2006 hanno tirato su un baraccone di accuse costruito sul nulla e piano piano, anno dopo anno tutto è venuto giù.
Lo sapevano e si cautelarono con un “paracadute”, le SIM svizzere.
Cosa intendo? Lo sappiamo tutti, basta leggere la sentenza di Napoli: campionati regolari, tutto regolare, tutto, nessuna prova, nessuna.
E allora? Allora ci sono le SIM svizzere, che non sono intercettabili. Cosa? Ah, è comprovato che lo sono? Vabbè, ma noi non le abbiamo intercettate e ci risulta che Moggi le abbia usate con gli altri indagati. Cosa? Farvi vedere i tabulati? No, nessuna intercettazione e nessun tabulato, il buon Di Laroni compilò tutto a mano.
Non avevano nulla in mano, ma le SIM esistevano. Bastò questo per creare una prova determinante, un fattore astratto, un qualcosa impossibile da sconfiggere.
Ora hanno fatto lo stesso: Conte non poteva non sapere.
Come puoi confutare un qualcosa di intangibile, improvabile e quindi incontestabile, etereo come questa cosa, dal momento che è chi ti giudica che la pone come pregiudiziale?
L’assurda accusa relativa a Novara-Siena rischiava di essere talmente inopinata da far saltare il banco e così la FIGC (perché è inutile suddividerli per categorie, gradi,  compiti e/o incarichi, da Petrucci a Sandulli, passando per Palazzi sono sempre loro, uguali, una cosa unica, con un unico intento) ha deciso all’ultimo momento di far cadere l’accusa. Perché? Perché avevano il paracadute, anche stavolta, e si tratta di Albinoleffe-Siena, con la storia del “non poteva non sapere”.
Vaglielo a dimostrare che poteva non sapere. Come lo dimostri? Ancora una volta ce l’hanno fatta, essendo loro che giudicano e decidono; sono disposti anche a passare sopra allo stesso Mastronunzio che li sputtana.
Sono arroganti al punto da decidere che Mastronunzio non giocò perché punito da Conte, anche se lo stesso Mastronunzio gli dice che non è vero. Anche se le statistiche dimostrano che veniva utilizzato sempre meno. Anche se i documenti dimostrano che era infortunato.
La FIGC può. E se qualcuno prova a sollevare qualche dubbio sapete come risponde Abete? Da Palazzi ad Artico, da Mastrandrea a tutti gli altri Abete chiederà la loro riconferma.
Sarebbe un peccato rovinare un meccanismo ormai così ben oliato, così ben funzionante e così produttivo.
Tutto ciò non è una dichiarazione di guerra alla Juve. E’ di più. E’ lo spregio della Giustizia, è l’ostentazione del proprio potere marcio e corrotto che nessuno può e deve insidiare.
Alla faccia di chi dopo il 2006 ha chiesto di mettere una pietra su Farsopoli.
Oggi abbiamo la dimostrazione che senza chiarire e risolvere secondo Giustizia la porcata di Farsopoli nulla potrà andare avanti in modo pulito.
Dovevamo risolverlo allora, non fu fatto. Abbiamo tardivamente ripreso “il fascicolo in mano” e ora non bisogna fermarsi, bisogna ottenere quei milioni di risarcimento, bisogna punire chi ordì e gestì Farsopoli per poi passare a Scommessopoli e stanare i criminali.
E’ chiaro che bisognerà passare per la Giustizia Ordinaria, nazionale ed Europea.
E’ chiaro che servono i media, la politica, i poteri forti.
Mica per usurpare il trono. Solo per riportare la Giustizia e mandare a casa i tiranni.

Marco Milani (Grimoaldo)

venerdì 10 agosto 2012

LOTTA DURA




L’ennesimo atto di questa farsa è stato scritto. Nessuna sorpresa, da un paio di giorni gli araldi della FIGC avevano già diffuso la notizia della squalifica di Conte per dieci mesi e delle assoluzioni di Bonucci e Pepe.
Ancora una volta totale assenza di prove, un processo sommario, frettoloso, assolutamente iniquo. Stavolta se ne è accorto anche qualcun altro oltre agli juventini, ma non è servito a nulla, Palazzi è andato avanti per la sua strada e Artico ha messo il fiocco sul pacco regalo. Sempre loro.
Leggere le motivazioni è come leggere una commedia di Scarpetta: se non ci fosse un retro gusto amaro sarebbe da sbellicarsi dal ridere.
Artico ritiene Carobbio attendibile perché “aveva stima del tecnico”. Lo ha ammesso Carobbio… e come fare a ribaltare una prova così schiacciante?
Ancora: tutti i presenti alla “riunione tecnica” nella quale Conte parlò della combine e che hanno giurato sulla falsità delle accuse di Carobbio  hanno mentito ritenendo le loro dichiarazioni non siano attendibili, perché finalizzate a proteggere se stessi da una contestazione disciplinare” (cit.).      
Artico li ha smascherati! Sapevano e non hanno parlato, anzi, hanno mentito per timore di subire punizioni. Voi direte, quanto gli hanno dato? Omertosi e bugiardi… almeno tre anni, a tutti.
Niente. Tutti i presenti (a parte quei tre-quattro che interessavano) non sono stati neanche deferiti. Spettacolo!
Bonucci è stato a un passo dallo smettere di giocare per via dei tre anni e mezzo chiesti inizialmente da Palazzi, salvo essere smentito dai fatti e tentare in extremis la carta del patteggiamento. Vergognoso. Se ne è fottuto della innocenza di Bonucci, lui voleva solo portare a casa una mini vittoria. Palazzi ha dato l’ennesima dimostrazione del suo spessore di magistrato e di uomo.
E potrei continuare per ore, .
Allora veniamo al punto. Questa è gentaglia, messa lì proprio per fare ciò che ha fatto e non lo scopriamo ora. Dal 2006 a oggi, spalleggiati da certa stampa addetta a rinfocolare il “sentimento popolare”, non hanno fatto che darci contro.
Farsopoli è stato il loro capolavoro. Con le intercettazioni saltate fuori dal cilindro hanno avuto mille occasioni per fare giustizia e non solo non l’hanno fatta ma hanno continuato a menare di brutto. Potevano punire l’inter per le porcate (vere, attestate!) che ha fatto e cercare una pacificazione, ma non l’hanno fatto.
La lezione non ci è servita? A Via Ferraris non vogliono proprio capirla.
Se ripenso al patteggiamento imposto a Conte (quello dei tre mesi, rifiutato da Artico) mi cascano le braccia.
Questa gentaglia merita solo una lotta dura, all’ultimo sangue.
Ma quali tavoli della pace, quali “avvicinamenti”, questi vanno combattuti fino alla fine. Inter e Milan stanno tirando il fiato dopo anni di spese pazze. Vedrete che nei prossimi due, tre anni saranno rimpiazzati dalla Roma.
Hanno Baldini, hanno preso Zeman, hanno potere politico, hanno in mano il CONI, la redazione sportiva della RAI, vedrete che fin dalle prossime settimane una nuova crociata sarà indetta contro di noi. Prepariamoci.
Cosa fare allora?
Le possibilità sono tre. La prima, affascinante ma improponibile sarebbe quella suggerita da molti sui vari forum e cioè di lasciare il campionato italiano e trasferirsi altrove.
Come già detto, affascinante ma inattuabile.
La seconda è chiudere baracca e burattini e uscire dalla giostra. Altrettanto impraticabile, ci sono centinaia di milioni in ballo, ma soprattutto una storia e una tradizione da difendere, impossibile solo da pensare.
Rimane la terza via: restare nel campionato italiano.
Sì, ma non come fatto fino adesso. Questi loschi individui vanno combattuti, non compiaciuti.
Cosa fare quindi?
Diventare competitivi nell’informazione. Non è possibile che gli altri utilizzino giornali e giornalisti corrotti per diffondere le loro verità e noi non si sia in grado neanche di difenderci.
Silenzio stampa e ostracismo verso quelle testate nemiche o che ospitano nostri nemici senza concederci contraddittorio o replica.
Basta coi Bartoletti che sputano veleno senza doverne pagare le conseguenze.
Perseguire chiunque diffami l’onorabilità della Juve o dei suoi tesserati.
Ridurre al minimo i contatti con FIGC e CONI.
Continuare con forza e determinazione sulla strada del risarcimento danni, pubblicizzando la cosa ovunque, così come le tre stelle, esposte ovunque, ribadite ovunque, sempre, perché sono vere e tutti debbono vederle.
Finanziare opere letterarie che parlino di Farsopoli, aiutare chi può realizzare un documentario dove si mostri finalmente la verità, su Farsopoli e sul dopo Farsopoli, dal quale non siamo ancora usciti.
Deve essere un muro contro muro. Lavorare per mettere uomini non nostri ma semplicemente onesti al posto di quelli attuali, laddove conta.
FIGC e CONI non possono rimanere nelle mani di questi Don Rodrigo da strapazzo che a loro volta pongono nelle mani dei loro bravi la vita degli altri!
Si risponda a tono, sempre, sbattendogli in faccia la nostra onestà e la loro laidezza.
Abete riconobbe deferentemente a Moratti il diritto di lamentarsi e di “andare oltre” allorquando uscì la relazione Palazzi sulle malefatte interiste.
L’altro giorno lo ha fatto Agnelli e Abete è andato su tutte le furie minacciando chissà che.
Per quanto dobbiamo sopportare ancora?
Lotta dura, basta trattare, questa gentaglia va combattuta senza “se” e senza “ma”.
Sono tutte cose già dette, basta scorrere gli articoli di questo sito scritti mesi addietro, ma non sembra che a Via Ferraris se ne siano accorti.
C’è voluto l’onore di Bonucci e Conte per far emergere la juventinità.
Ancora patteggiamo? Ancora ci intratteniamo con questi pendagli da forca?
Trattiamoli per quello che sono.
Lotta dura, altrimenti si soccombe.

Grimoaldo

Leo Bonucci juventino vero


Leonardo Bonucci, juventino vero.
Non si patteggia con la mafia.
Grande Leo, che a Via Ferraris prendano esempio da te.
Grazie.