L’ennesimo atto di questa farsa è stato
scritto. Nessuna sorpresa, da un paio di giorni gli araldi della FIGC avevano
già diffuso la notizia della squalifica di Conte per dieci mesi e delle
assoluzioni di Bonucci e Pepe.
Ancora una volta totale assenza di prove,
un processo sommario, frettoloso, assolutamente iniquo. Stavolta se ne è
accorto anche qualcun altro oltre agli juventini, ma non è servito a nulla,
Palazzi è andato avanti per la sua strada e Artico ha messo il fiocco sul pacco
regalo. Sempre loro.
Leggere le motivazioni è come leggere
una commedia di Scarpetta: se non ci fosse un retro gusto amaro sarebbe da
sbellicarsi dal ridere.
Artico ritiene Carobbio attendibile
perché “aveva stima del tecnico”. Lo ha ammesso Carobbio… e come fare a
ribaltare una prova così schiacciante?
Ancora: tutti i presenti alla “riunione
tecnica” nella quale Conte parlò della combine
e che hanno giurato sulla falsità delle accuse di Carobbio hanno mentito ritenendo le loro dichiarazioni
“non siano attendibili, perché finalizzate a proteggere se stessi da una
contestazione disciplinare” (cit.).
Artico li ha smascherati! Sapevano e non
hanno parlato, anzi, hanno mentito per timore di subire punizioni. Voi direte,
quanto gli hanno dato? Omertosi e bugiardi… almeno tre anni, a tutti.
Niente. Tutti i presenti (a parte quei
tre-quattro che interessavano) non sono stati neanche deferiti. Spettacolo!
Bonucci è stato a un passo dallo
smettere di giocare per via dei tre anni e mezzo chiesti inizialmente da
Palazzi, salvo essere smentito dai fatti e tentare in extremis la carta del
patteggiamento. Vergognoso. Se ne è fottuto della innocenza di Bonucci, lui
voleva solo portare a casa una mini vittoria. Palazzi ha dato l’ennesima
dimostrazione del suo spessore di magistrato e di uomo.
E potrei continuare per ore, .
Allora veniamo al punto. Questa è
gentaglia, messa lì proprio per fare ciò che ha fatto e non lo scopriamo ora.
Dal 2006 a oggi, spalleggiati da certa stampa addetta a rinfocolare il
“sentimento popolare”, non hanno fatto che darci contro.
Farsopoli è stato il loro capolavoro. Con
le intercettazioni saltate fuori dal cilindro hanno avuto mille occasioni per
fare giustizia e non solo non l’hanno fatta ma hanno continuato a menare di
brutto. Potevano punire l’inter per le porcate (vere, attestate!) che ha fatto
e cercare una pacificazione, ma non l’hanno fatto.
La lezione non ci è servita? A Via
Ferraris non vogliono proprio capirla.
Se ripenso al patteggiamento imposto a
Conte (quello dei tre mesi, rifiutato da Artico) mi cascano le braccia.
Questa gentaglia merita solo una lotta
dura, all’ultimo sangue.
Ma quali tavoli della pace, quali
“avvicinamenti”, questi vanno combattuti fino alla fine. Inter e Milan stanno
tirando il fiato dopo anni di spese pazze. Vedrete che nei prossimi due, tre
anni saranno rimpiazzati dalla Roma.
Hanno Baldini, hanno preso Zeman, hanno
potere politico, hanno in mano il CONI, la redazione sportiva della RAI,
vedrete che fin dalle prossime settimane una nuova crociata sarà indetta contro
di noi. Prepariamoci.
Cosa fare allora?
Le possibilità sono tre. La prima,
affascinante ma improponibile sarebbe quella suggerita da molti sui vari forum e
cioè di lasciare il campionato italiano e trasferirsi altrove.
Come già detto, affascinante ma inattuabile.
La seconda è chiudere baracca e
burattini e uscire dalla giostra. Altrettanto impraticabile, ci sono centinaia
di milioni in ballo, ma soprattutto una storia e una tradizione da difendere, impossibile
solo da pensare.
Rimane la terza via: restare nel campionato
italiano.
Sì, ma non come fatto fino adesso.
Questi loschi individui vanno combattuti, non compiaciuti.
Cosa fare quindi?
Diventare competitivi nell’informazione.
Non è possibile che gli altri utilizzino giornali e giornalisti corrotti per
diffondere le loro verità e noi non si sia in grado neanche di difenderci.
Silenzio stampa e ostracismo verso
quelle testate nemiche o che ospitano nostri nemici senza concederci
contraddittorio o replica.
Basta coi Bartoletti che sputano veleno
senza doverne pagare le conseguenze.
Perseguire chiunque diffami
l’onorabilità della Juve o dei suoi tesserati.
Ridurre al minimo i contatti con FIGC e
CONI.
Continuare con forza e determinazione
sulla strada del risarcimento danni, pubblicizzando la cosa ovunque, così come
le tre stelle, esposte ovunque, ribadite ovunque, sempre, perché sono vere e
tutti debbono vederle.
Finanziare opere letterarie che parlino
di Farsopoli, aiutare chi può realizzare un documentario dove si mostri
finalmente la verità, su Farsopoli e sul dopo Farsopoli, dal quale non siamo
ancora usciti.
Deve essere un muro contro muro. Lavorare
per mettere uomini non nostri ma semplicemente onesti al posto di quelli
attuali, laddove conta.
FIGC e CONI non possono rimanere nelle
mani di questi Don Rodrigo da strapazzo che a loro volta pongono nelle mani dei
loro bravi la vita degli altri!
Si risponda a tono, sempre, sbattendogli
in faccia la nostra onestà e la loro laidezza.
Abete riconobbe deferentemente a Moratti
il diritto di lamentarsi e di “andare oltre” allorquando uscì la relazione
Palazzi sulle malefatte interiste.
L’altro giorno lo ha fatto Agnelli e
Abete è andato su tutte le furie minacciando chissà che.
Per quanto dobbiamo sopportare ancora?
Lotta dura, basta trattare, questa
gentaglia va combattuta senza “se” e senza “ma”.
Sono tutte cose già dette, basta
scorrere gli articoli di questo sito scritti mesi addietro, ma non sembra che a
Via Ferraris se ne siano accorti.
C’è voluto l’onore di Bonucci e Conte
per far emergere la juventinità.
Ancora patteggiamo? Ancora ci
intratteniamo con questi pendagli da forca?
Trattiamoli per quello che sono.
Lotta dura, altrimenti si soccombe.
Grimoaldo
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