Mandatemi pure a quel paese, ma questa non-decisione della FIGC per me è un bene.
Pur apprezzando le ultime uscite del nostro Presidente, una sua frase mi aveva lasciato perplesso: “se revocano lo scudetto 2006 potremmo anche finirla lì”.
Ero e sono fermamente contrario a questa soluzione: la Juve è stata solo ed esclusivamente vittima di una colossale truffa!
Perché mai dovremmo finirla lì se ci dovessero dare il contentino della revoca?
Sarebbe un modo pavido e truffaldino di porre fine alla questione.
I responsabili di Farsopoli devono essere perseguiti, tutti, fino alla fine e dovranno pagare.
Ma al presidente Agnelli non ribollisce il sangue nell’ascoltare Moratti gridare ai quattro venti, ancora oggi (!), che loro sono puliti e che i disonesti restiamo noi?
Non ha quel minimo di amor proprio e di orgoglio per cui qualunque legame (economico, finanziario, eccetera…) dovrebbe sciogliersi per lasciar libero sfogo all’onore?
Ma che bisognava aspettare che lo dicessero Della Valle e la Fiorentina di indagare sugli indagatori?
E non è una prova della scarsa attenzione dei vertici Juve sulla questione, questa qui?
Andrea Agnelli nel suo comunicato ha anche citato le giuste domande poste dai viola! Dovevamo aspettare qualcuno extra Juve con un po’ di coraggio, perché qualcuno le ponesse (naturalmente oltre a noi sul web, che lo facciamo da anni!)?
Loro (gli interisti) mica ci hanno pensato su troppo! Loro si scagliano con violenza contro tutto e tutti, anche di fronte alla evidenza, per difendere i loro colori.
Addirittura si nascondono dietro un morto e non se ne fanno scrupoli.
E’ vero che proprio per questo noi siamo la Juve e loro l’inter, ma intanto con Farsopoli ce lo hanno messo in quel posto! O no?
Le indicazioni della FIGC per il prossimo consiglio federale hanno mostrato la totale incapacità nel decidere di questa federazione e dei suoi vertici e ancor più hanno evidenziato la propria sudditanza nei confronti del gruppo di potere di Moratti.
Si rimane senza parole nel leggere le motivazioni relative alla “decisione di non decidere”: non c’è atto ufficiale di assegnazione dello scudetto 2006, perciò non possiamo revocare ciò che non esiste.
A Roma si direbbe “Ma che me stai a pija pe’r culo”?
Ma possibile che nessuno insorga (oltre agli juventini) di fronte a tanta sfacciataggine?
In realtà in tale decisione si possono intravedere altre motivazioni oltre alla incapacità.
Qualcuno lo ha fatto perché oltranzista all’inverosimile e avere un’altra occasione per bastonare la Juve lo fa godere come non mai.
Qualcun altro ha una paura fottuta delle conseguenze e così facendo, un domani, potrà opporre a qualunque accusa la giustificazione di non aver deciso…
Altri stanno semplicemente obbedendo.
Insomma, la solita situazione all’italiana.
Ne volete un’altra prova? Prendiamo le intercettazioni illegali.
E’ successo in Italia, c’è anche una sentenza a sancire quanto riprovevole sia tale attività. Conseguenze? Nulle: Tronchetti Provera & Co. hanno fatto e continuano a fare ciò che vogliono senza contare tutto ciò che ne è scaturito da quelle intercettazioni!
In Inghilterra, è notizia di queste ore, è successo il finimondo e negli USA sta per accadere, in relazione al loro scandalo delle intercettazioni illegali (quelle di Murdoch).
Licenziamenti, giornali che chiudono, addirittura è entrata in gioco anche l’FBI!
Decidete voi se le conseguenze di questo odioso reato sono state le stesse nei diversi paesi…
Adesso voglio proprio vedere se le minacce di Andrea Agnelli si trasformeranno in azioni vere e proprie.
Ormai, come già detto altrove, i truffatori non avranno più armi a disposizione, se le sono giocate tutte, l’ultima era questa del 18 luglio, adesso si passa ai tribunali seri, quelli veri, italiani ed europei.
Non si ceda alla sirena del tavolo di riappacificazione, giammai!
O se si deciderà di farlo si vada lì solo per ribadire che da oggi è guerra, guerra totale.
E si cominci a menar duro.
Esiste ‘sto carabiniere della squadra off-side pentito? Si approfondisca!
Si esiga una spiegazione per tutto ciò che dal 2006 ad oggi è apparso “strano”, tanto per usare un eufemismo.
Dalle intercettazioni sparite alle pressioni di Lepore! Non scordiamoci che c’è depositata al CSM una dichiarazione della Casoria nella quale accusava di aver ricevuto ripetute pressioni da Lepore (via Alemi).
Approfondiamo i motivi che portarono personaggi dell’orbita inter a partecipare a tutti i livelli nella creazione e nella gestione di Farsopoli, per poi approdare chi in Telecom, chi nell’inter stessa, chi in Pirelli.
E vogliamo una volta per tutte chiarire il ruolo di Tavaroli e le sue parole su chi sia veramente Moratti?
E perché, non ci starebbe bene perseguire per falsa testimonianza tutti coloro che nel corso del processo di Napoli se ne sono macchiati? A cominciare da Nucini.
Sarò diventato (o lo sono sempre stato?) intransigente, ma sono stanco marcio di dover parlare dalla gabbia degli imputati, solo quando lo decidono gli altri, oltretutto …
In quella gabbia ci devono stare altri, non noi.
Ormai si può dire che le Juve le abbia provate tutte per finire la faccenda in modo sbrigativo e definitivo, ma proprio l’arroganza e la superbia di Moratti e sottoposti hanno impedito che si ponesse la parola “fine” alla vicenda.
Allora, coma ha detto Moggi giorni fa, hanno voluto Calciopoli? Se la prendano tutta.
Ah, Moggi.
Ancora oggi sento dire, molto spesso dagli stessi juventini, “non è un santo”, “ne ha combinate di cotte e di crude”, “Moggi è Moggi”.
Anche su questo mi piacerebbe fare chiarezza ed ottenere una spiegazione per ogni asserzione del genere.
Anche il grande Beha (al quale farei un monumento per la sua obiettività) è solito ripeterlo prima di menare botte contro i veri truffatori.
Prove alla mano, perché mai Moggi non sarebbe un santo?
Per carità, posso pensarlo anche io, ma me lo tengo per me, non lo pongo come premessa di ogni discorso sull’argomento.
Ormai siamo caduti nel loro tranello.
Non si parte da zero e ci si inerpica nella discussione in condizione di parità.
No. Si parte da “Moggi non è un santo” il che significa che già siamo colpevoli. Non si sa di che, ma lo siamo. In partenza.
Ecco, arrivati a questo punto, dopo aver visto ogni tipo di nefandezza da parte di personaggi vomitevoli, e dopo aver subito ogni tipo di angheria, è arrivato il momento di muoversi.
Presidente Andrea Agnelli, lei ha parlato di tribunali, di risarcimenti, di revoche.
Tutto ciò è a portata di mano, basterà essere implacabili, nulla di più.
Basterà decidere di non perdonare nessuno e muoversi in ogni ambito affinché si possa infliggere la maggiore punizione a chi se la merita.
Un’ultima cosa: non ci chieda ancora pazienza, perché quella, davvero, è finita del tutto!
Marco Milani (Grimoaldo)
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