Deferiti dalla Figc Mazzini, Moggi, Giraudo Ma l’iter può ribaltare le sentenze del 2006. Nel dibattimento, la Disciplinare dovrà valutare i fatti emersi a Napoli: spiraglio per rivedere i processi sportivi?
ROMA, 16 aprile - Radiazione? E allora revocazione! Il dilemma lo pone l’invio, completato in parte da parte del procuratore federale Stefano Palazzi, delle lettere di deferimento ai condannati per cinque anni con proposta di radiazione a Luciano Moggi (al quale tecnicamente non è stato ancora notificato), Antonio Giraudo e Innocenzo Mazzini, i tre che conclusero il processo sportivo col massimo della pena.
IL DISPOSITIVO - Palazzi aderisce senza approfondire nel dispositivo di deferimento al dettato del Consiglio federale che il 3 marzo scorso - con il comunicato 143/a ha istituito due gradi di giudizio per le proposte di radiazione (oltre ai tre di Calciopoli di altri 42 squalificati tra il 2006 e il 2007, ma la federazione non ha mai pubblicato l’elenco dei coinvolti): nel deferimento richiama la sentenza della Caf del 14 luglio 2006 (laddove Mazzini prese solo 5 anni senza radiazione, comminata in appello) e il fatto che il giudizio davanti a Disciplinare e Corte di Giustizia sia sostenuto a “sentenze rese”. Non un richiamo ad una norma del codice violata, solo il rimando al comunicato federale: una delle anomalie di questo procedimento, contro il quale Innocenzo Mazzini ha proposto ricorso davanti all’Alta Corte, quella che ha bocciato l’automatismo della radiazione sentenziato proprio dalla Corte di Giustizia Figc (eh già, l’organo d’appello che deve garantire oggi per Moggi, Mazzini e Giraudo!). Palazzi forse non sapeva che - mentre lui vergava i deferimenti attesi da 40 giorni (lunedì) - gli avvocati della Figc producevano il controricorso anti-Mazzini al Coni nel quale sostenevano che Mazzini non doveva dolersi di nulla visto che non si sapeva «se ed eventualmente quando» sarebbe stato deferito e processato dalla Figc.
I CONTENUTI - La questione è ormai superata dal deferimento, anche se non si sa come verrà presa dall’Alta Corte la corsa in avanti pregiudiziale della Procura Figc: insomma, forse era meglio attendere il parere sulla decadenza o meno del comunicato 143/a. Il problema si sposta, però, sul contenuto dei procedimenti e qui le sorprese possono essere all’ordine del giorno: sulla base delle sentenze rese, la formula Figc dovrebbe garantire il contraddittorio sui fatti del 2006 e ad allora cristallizzati? I legali di Giraudo, Galasso, Krog, Scoca per esempio sono convinti di no e per questo hanno spinto per arrivare a questo tipo di procedimento, con dibattimento in aula.
IL DISPOSITIVO - Palazzi aderisce senza approfondire nel dispositivo di deferimento al dettato del Consiglio federale che il 3 marzo scorso - con il comunicato 143/a ha istituito due gradi di giudizio per le proposte di radiazione (oltre ai tre di Calciopoli di altri 42 squalificati tra il 2006 e il 2007, ma la federazione non ha mai pubblicato l’elenco dei coinvolti): nel deferimento richiama la sentenza della Caf del 14 luglio 2006 (laddove Mazzini prese solo 5 anni senza radiazione, comminata in appello) e il fatto che il giudizio davanti a Disciplinare e Corte di Giustizia sia sostenuto a “sentenze rese”. Non un richiamo ad una norma del codice violata, solo il rimando al comunicato federale: una delle anomalie di questo procedimento, contro il quale Innocenzo Mazzini ha proposto ricorso davanti all’Alta Corte, quella che ha bocciato l’automatismo della radiazione sentenziato proprio dalla Corte di Giustizia Figc (eh già, l’organo d’appello che deve garantire oggi per Moggi, Mazzini e Giraudo!). Palazzi forse non sapeva che - mentre lui vergava i deferimenti attesi da 40 giorni (lunedì) - gli avvocati della Figc producevano il controricorso anti-Mazzini al Coni nel quale sostenevano che Mazzini non doveva dolersi di nulla visto che non si sapeva «se ed eventualmente quando» sarebbe stato deferito e processato dalla Figc.
I CONTENUTI - La questione è ormai superata dal deferimento, anche se non si sa come verrà presa dall’Alta Corte la corsa in avanti pregiudiziale della Procura Figc: insomma, forse era meglio attendere il parere sulla decadenza o meno del comunicato 143/a. Il problema si sposta, però, sul contenuto dei procedimenti e qui le sorprese possono essere all’ordine del giorno: sulla base delle sentenze rese, la formula Figc dovrebbe garantire il contraddittorio sui fatti del 2006 e ad allora cristallizzati? I legali di Giraudo, Galasso, Krog, Scoca per esempio sono convinti di no e per questo hanno spinto per arrivare a questo tipo di procedimento, con dibattimento in aula.
Alvaro Moretti
Guido Vaciago
Guido Vaciago
Ulteriore dimostrazione di quanto la FIGC ed i suoi apparati giuridici siano terra di nessuno, senza regole nè obblighi di sorta.
Se vogliono ci mettono quindici giorni a mandare una squadra in B distruggendone la storia e sempre se vogliono allo scadere del quinto anno ancora non hanno mosso un passo circa tutto quello che di nuovo è emerso.
Ora iniziano l'iter che in teoria dovrebbe portare alla radiazione di Moggi & Co., proprio mentre i cinque anni di squalifica stanno per scadere. In teoria...
Sì perchè oramai non esiste un motivo che è uno per poter radiare Moggi. E' uscito tutto quello che poteva uscire, si sono messi in mano a gente esperta come Narducci & Co. ma al massimo sono riusciti a chiedere un paio di ricusazioni per il giudice Casoria...
Nel frattempo la sentenza d'appello del processo GEA ha sancito l'inesistenza della associazione a delinquere.
Al momento (ma la cosa è ormai evidente da mesi...) tutto ciò che avevano combinato nel 2006 è stato dimostrato sia stato basato sul nulla.
Ed ora è stato presentato il conto. Ecco perché la FIGC è nel panico. Ecco perché ci si è affidati ai Pubbli Mi.steri perché si inventassero qualcosa pur di scamparla...
E pensare che se la Juve avesse voluto, con tutto quello che è successo, adesso staremmo un bel pezzo avanti, sia come rivalsa (sportiva, economica, giudiziaria...) sia come consapevolezza della gente.
Se la Juve si fosse mossa approfittando di ogni punto a favore delle difese a quest'ora, forse, saremmo stati in dirittura d'arrivo...
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