FARSOPOLI

La più grande truffa sportiva e giudiziaria del secolo! Un gruppo di potere senza scrupoli, con l'aiuto di vari personaggi dei CC, della magistratura, dei media, hanno messo in piedi Calciopoli, sbarazzandosi della squadra e della società più forti di sempre. La verità però, piaccia o non piaccia (cit.), è venuta a galla...

mercoledì 30 novembre 2011

Mille modi di usare un tavolo (della pace)...




Io al tavolo della pace ci andrei solo per romperglielo in testa.
Questa malsana idea del tavolo si sta rivelando un formidabile vassoio d’argento sul quale abbiamo posto una infinità di spunti per la propaganda morattiana.
Già il fatto che sia stato ribattezzato da tutti “Tavolo della pace”, invece del tavolo politico citato da Andrea Agnelli, è un chiaro segnale della strategia scelta da Petrucci & Co. : i mascalzoni (che saremmo noi) chiedono udienza, vengono a Canossa…”.
Con una singolare ma ormai abituale litania inter, FIGC e CONI dicono le stesse cose, si spalleggiano e non fanno nulla per nasconderlo.
Questo tavolo lo hanno fatto passare come un altare sul quale Agnelli dovrà inginocchiarsi e genuflettersi chiedendo perdono.
Questo è ciò che la gente sta percependo.
Non solo: il “candido” Moratti è pure spazientito e non lesina rimbrotti e indicazioni su come dovrà svolgersi la cerimonia.
Io, sinceramente, la necessità di questo tavolo non la vedevo prima e non la vedo ora.
Cosa potremmo mai guadagnarci?
Di fronte abbiamo la Triplice Alleanza che è ricorsa ad ogni mezzo pur di scamparla e ci è sempre riuscita.
Si sono serviti di carabinieri, magistrati, persino di Procuratori Capo e ora, avendo di fronte Andrea Agnelli, dovrebbero crollare clamorosamente e confessare tutte le malefatte, neanche fossero di fronte a Grissom di CSI?
Dubito.
Il modo in cui si spalleggiano l’un l’altro è vergognoso.
Non dobbiamo inseguire chimere, a meno che non ci siano secondi fini, una sorta di armistizio di italica memoria, in parole povere una porcata.
Non voglio neanche pensarci.
Quello che dobbiamo fare è proprio l’esatto contrario di ciò che ha raccomandato il paleozoico presidente del CONI: andare avanti per vie legali, in ogni sede, fino alla fine, senza degnarli di uno sguardo, rispondendo alle loro fanfaronate con monosillabi.
A parlare ci penseranno gli avvocati, checché ne dica Petrucci (che gli avvocati li usa, eccome…).
I truffati siamo noi.
Temo davvero che all’interno del mondo bianconero (dalla base ai vertici) si stia verificando un progressivo distacco dalla realtà, da ciò che è successo neanche troppi mesi fa.
Questo perché la sentenza di Napoli è stata una mazzata tremenda che nessuno si aspettava (e in molti ho percepito un inedito timore, quasi un ripensamento circa quelle certezze acquisite non in una notte e dovute alla passione calcistica, bensì assunte in mesi e mesi di studio di carte e documenti ufficiali!), ma anche perché è in atto una martellante campagna mediatica anti Juve.
In un precedente articolo si metteva in evidenza proprio questo punto: facendo zapping in TV si assiste ad una invasione degli ultracorpi!
Mediaset e Premium ospitano sistematicamente (tra gli altri anti juventini) il pregiudicato Oriali.
Su Sky c’è (oltre ai tanti anti juventini) Bergomi. La RAI infila un po’ ovunque Mazzola e tutti, dico tutti, non fanno altro che esporre quanto ordinato dalla Triplice.
L’inter ha piazzato uomini dappertutto!
Ha un contratto per la valorizzazione del marchio con la RCS, il gruppo L’Espresso non gli è certo nemico e la con RAI ha rapporti strettissimi che fruttano milioni.
Sedersi a quel tavolo è un suicidio mediatico!
Diranno ciò che vogliono, ci faranno credere a ciò che vogliono.
In vista di quell’appuntamento hanno già aperto il fuoco.
Persino Auricchio parla!
Petrucci si mostra sempre più scocciato e spazientito, trasmettendo agli italiani lo stesso atteggiamento.
La stanno facendo passare come l’ultima possibilità che un buon padre di famiglia concede al figlio scapestrato e delinquente.
Loro a noi!
Su Abete non ho davvero più parole. E’ passato dall’ “etica non ha prescrizione” al “regolamento che prevede la prescrizione e va quindi accettato”.
Ammesso e non concesso che sia così, perché continua a farsi vedere a braccetto con Moratti, riconosciuto dal suo stesso procuratore federale autore di illeciti gravissimi?
Non lo si può punire? Va bene, l’abbiamo capito (non accettato…), ma l’etica e l’etichetta suggerirebbero di non frequentare chi ha barato, consiglierebbero di non mostrarsi in pubblico con chi ha truffato ed è stato salvato dalla prescrizione.
Invece no. Un giorno sì e l’altro pure li troviamo assieme a feste, convegni, partite.
Ecco, di fronte a tutto ciò, mi sorge spontanea la domanda: ma a quel tavolo del cavolo, che ci andiamo a fare?
Io consiglierei ad Andrea Agnelli due possibilità.
La prima: ha visto cosa è successo con quel norvegese autore di una strage? E’ matto hanno detto e non finirà in galera.
Faccia lo stesso. Appena sarete tutti chiusi nella stanza dia di matto, cominci a urlare, afferri il tavolo e lo spacchi in testa ai tre della Triplice.
Non risolverà granché ma avrà tutta la nostra riconoscenza.
Oppure la seconda, meno cruenta e quindi più attuabile (noi juventini non siamo violenti, non assaltiamo le caserme, capito Petrucci?).
Una volta che sarete tutti seduti proponga una bella seduta spiritica. Invocate lo spirito di qualcuno.
E se non vi risponderà, mandatelo a chiamare: sarà in qualche parcheggio…

Marco Milani (Grimoaldo)

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