FARSOPOLI

La più grande truffa sportiva e giudiziaria del secolo! Un gruppo di potere senza scrupoli, con l'aiuto di vari personaggi dei CC, della magistratura, dei media, hanno messo in piedi Calciopoli, sbarazzandosi della squadra e della società più forti di sempre. La verità però, piaccia o non piaccia (cit.), è venuta a galla...

mercoledì 16 novembre 2011

CONDITIO SINE QUA NON


Eccolo qua, oramai mancava solo lui, il signor Petrucci, sì proprio lui, quello del “La Roma non può essere perseguita circa gli illeciti sportivi per motivi di ordine pubblico” ai tempi di passaporti e fidejussioni false, facendo capire che “la giustizia prima di tutto”…
Come gli avvoltoi che gironzolano in alto, attendendo il momento di poter affondare il proprio becco nella carne di bestie ormai morte, anche l’ultimo e più alto rappresentante dello sport italiano ha fatto la propria comparsa sulla scena.
Ha atteso la sentenza di Napoli e in concomitanza con la dichiarata incompetenza del TNAS circa lo scudo del 2006, ha fatto sentire il suo ruggito.
Anche per lui una medaglia da vero itagliano , perché in questo miserrimo paese, gente come lui è destinata a posti importanti, a ruoli di responsabilità.
Il calcio itagliano  è malato di doping legale, dice il piccolo presidente, dimenticando che agli avvocati ci si arriva quando viene infranta una legge, o più di una.
Gli avvocati si rendono necessari quando si ordisce una truffa colossale e la si perpetua negli anni.
E non è affatto vero che sui giornali si sia parlato solo di queste cose. Magari!
Sui giornali, e lui li sta usando allo stesso modo, si è detto solo ciò che faceva comodo dire.
E’ stanco Petrucci; non ne può più? Ma se  lui è uno dei maggiori responsabili dell’accaduto!
E’ il capo dello sport itagliano!
Spero solamente che questa sua uscita non abbia avuto intenti minatori, tendenti a intimidire il popolo juventino e prima ancora i dirigenti.
Fino ad oggi abbiamo dimostrato davvero un fair play degno di un lord inglese da dieci generazioni.
Fino ad oggi abbiamo accettato di tutto limitandoci a controbattere sul web, unica arma in nostro possesso, ma non si può abbozzare in eterno, specie di fronte a decisioni fasulle, a sentenza già scritte e, diciamocelo senza timori, alla corruzione. Sì, CORRUZIONE.
Il signor Petrucci sbandiera una neo commissione che verifichi l’eventuale infrazione della clausola compromissoria da parte della Juve?
A me sta anche bene, ma se fossi il presidente Agnelli, proporrei una conditio sine qua non.
Siamo disposti a subire ed accettare per l’ennesima volta il giudizio di FIGC/CONI anche circa la clausola compromissoria, ma solo ed esclusivamente dopo che sia stato reso pubblico il MODELLO 45 ancora oggi chiuso in qualche cassetto della Boccassini.
In quel modello c’è la richiesta dell’inter rivolta alla Procura di Milano di indagare su altri tesserati.
Secondo Tronchetti Provera ad andarci fu proprio Moratti, e se lo dicono loro…
Ancora una volta ci si muove a senso unico. Ancora una volta lo sport itagliano vede solo quel che vuol vedere e giudica nella stessa maniera.
In questi ultimi giorni abbiamo subito le prese per i fondelli dei vari Lepore, Narducci, Abete e il codazzo di mezze cartucce che scodinzolano dietro di loro, formato soprattutto da giornalisti e opinionisti.
Sono riusciti persino a dire che la fuga di notizie nel 2006 ha favorito la Juve.
Questi signori si stanno prendendo gioco della Verità, della Giustizia.
Perché ancora nessuno ha chiesto di far luce sulle pressioni di Lepore sul presidente del Tribunale di Napoli affinché sostituisse la Casoria?   
Come è possibile che in Itaglia un fatto come questo, di una gravità inaudita, passi sotto silenzio e nella indifferenza di tutti?
E Petrucci che fa? Sbuffa perché è stanco di questa storia?
Noi saremo ancora in ginocchio per la botta che ci hanno inferto con la truffaldina sentenza di Napoli, ma non siamo morti.
Anzi, abbiamo appena rialzato lo sguardo e abbiamo voglia di combattere per altri cento anni se sarà necessario, perché un domani senza più gente come Petrucci, Abete, Moratti, Lepore, eccetera, sarà un domani in cui potremo nuovamente chiamare il nostro paese Italia e non più itaglia.

Grimoaldo

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