FARSOPOLI

La più grande truffa sportiva e giudiziaria del secolo! Un gruppo di potere senza scrupoli, con l'aiuto di vari personaggi dei CC, della magistratura, dei media, hanno messo in piedi Calciopoli, sbarazzandosi della squadra e della società più forti di sempre. La verità però, piaccia o non piaccia (cit.), è venuta a galla...

giovedì 10 novembre 2011

Cuore e cervello



Probabilmente le poche ore trascorse dalla sentenza di Napoli non sono ancora abbastanza per smaltire la rabbia e il disgusto ho provato, ma sicuramente comincia ad andare meglio.
Trattandosi di Juve, di calcio e quindi di passione è inevitabile che il cervello riceva continue sollecitazioni e ingerenze da parte del cuore.
Ecco perché credo sia giusto distinguere il ragionamento lucido e razionale da quello lievemente infervorato e dettato dalla passione (che non necessariamente è un male o è sbagliato a priori…).
Cominciamo con la fredda elaborazione dettata dalla logica.
Fino ad oggi mi sono sentito ripetere da interisti e antijuventini in genere che le sentenze andavano accettate e rispettate e che la “carta (bollata) canta”.
Molto bene. Io voglio attenermi proprio a questo criterio.
La giustizia sportiva ha ritenuto colpevole la Juve di determinati comportamenti e proprio per questo l’ha punita come sappiamo nel 2006.
L’inter, ci dice lo stesso identico Procuratore Federale del 2006, ha commesso illeciti sportivi anche più gravi e non è stata punita per la sopraggiunta prescrizione.
Carta canta.
Tradotto (ma ce ne è bisogno?): l’inter era più disonesta della malefica Juve.
Veniamo alla sentenza dell’altro ieri, quella della giustizia ordinaria.
La Juve è estranea ad ogni comportamento e/o atto penalmente rilevante, in pratica è pulita. Linda.
Ricapitoliamo: per la giustizia sportiva (atti ufficiali, come richiesto…) l’inter rubava più della Juve; per la giustizia ordinaria inter e Juve sono sullo stesso piano. Pulite.
E’ matematica, non fa una piega, il comunicato emesso dalla Juve FC immediatamente dopo la lettura della sentenza è di una chiarezza estrema.
Se fosse un incontro di boxe, ai punti la Juve ne uscirebbe vincitrice.
Ho provato a ripetermi questo ragionamento varie volte, ma non ne sono mai uscito soddisfatto, nonostante la sua linearità.
Perché? Mi sono chiesto.
Ed ecco che si è fatta strada la seconda spiegazione a cui facevo cenno, quella del cuore.
La sentenza di Napoli è chiaramente ingiusta. E’ un obbrobrio giuridico, è un insulto alla Giustizia vera, al nostro paese, al nostro popolo.
Tra assolti e colpevoli, tra capi d’accusa confermati e quelli respinti hanno fatto un casino tale da far venire la meningite.
Ma ci vorrei tornare più avanti (e nei prossimi giorni) sulla sentenza.
Qui mi basta sottolineare che la sentenza si è allineata alla qualità delle indagini, delle sentenze sportive e dell’impianto accusatorio dei PM.
A me questo non sta bene, da juventino e da uomo libero.
A me non sta bene che dal 2006 si sta perpetrando una truffa di dimensioni bibliche e che è stata persino ufficializzata da un tribunale ordinario!
E cosa dovrei fare io, come ho sentito dire a qualche juventino? Essere felice perché la Juve ne è uscita fuori bene?
Ma dove ne è uscita fuori bene? Ditemelo.
Concordo sul fatto che tecnicamente la Juve ha agito in modo scaltro e la sua posizione adesso è buona per poter continuare la lotta per la restituzione degli scudi.
Concordo che è una SpA e che è il verdetto è di importanza capitale.
Ma poi non c’è altro.
Io personalmente non ho mai amato gli americani, ma qualche qualità gli va riconosciuta.
Una ad esempio è quella per cui mai e poi mai lasciano un loro uomo sul campo.
A costo di perderne dieci o venti lo vanno a recuperare.
La Juve, dal 2006 fino a l’altra sera, ha praticamente tagliato la corda alla quale era appeso Moggi.
E Moggi era la Juve. Ricordiamocelo.
Cos’è questa balla di Moggi che non rappresentava la Juve? Ma chi volete prendere per i fondelli?
Questi bizantinismi mi disgustano!
Dovremmo fare come l’inter che si piglia tutto ciò che gli danno, a prescindere da dove e come arrivi?
Scudetti di cartone, prescrizioni, patenti di onestà, si sono presi tutto e ne sono orgogliosi.
Cazzo, ma loro sono l’inter proprio per questo! Noi no! Noi siamo la Juve!
E ci dovremmo prendere questa assoluzione fasulla turandoci il naso?
Li abbiamo sbeffeggiati fino a dieci minuti fa sul loro senso dell’onestà praticamente nullo e ora dovremmo fare esattamente come loro?
Dovrei deglutire la farsa del 2006, il processo, i titoli di giornale, i commenti dei soloni del giornalismo, dovrei mandare tutto giù solo perché mi hanno salvato in un processo ingiusto da una condanna che non meritavo?
Sveglia! Ma è rimasto un po’ di onore in qualcuno?
Farsopoli va combattuta finché non sarà ripristinata la verità.
La sentenza di Napoli è un insulto a tutti noi.
Ritenuti colpevoli per ammonizioni mirate su giocatori non diffidati!
E io dovrei accettare questa farsa?
Tizio condannato per aver commesso reato assieme a Caio e Sempronio che però vengono assolti!
E io dovrei “interizzarmi” e prendermi l’assoluzione godendone pure?
I segni del dolore e della sofferenza provati l’altra sera ce li ho sulla pelle e lì resteranno finché non trionferà la verità.
Nel frattempo la Juventus giocasse pure nello Stadium è cosa che non mi riguarda.
La Juve vera sta ancora in quell’aula e quella è la partita da giocare.

Grimoaldo

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