FARSOPOLI

La più grande truffa sportiva e giudiziaria del secolo! Un gruppo di potere senza scrupoli, con l'aiuto di vari personaggi dei CC, della magistratura, dei media, hanno messo in piedi Calciopoli, sbarazzandosi della squadra e della società più forti di sempre. La verità però, piaccia o non piaccia (cit.), è venuta a galla...

mercoledì 22 giugno 2011

La storia la fanno i vincitori

La storia la fanno i vincitori.
Non tutti si sono resi conto di questo aspetto, che è tristemente vero.
La “guerra” per la Giustizia è ancora lunga, ma ci troviamo in una di quelle fasi in cui perdere o guadagnare qualche metro risulterà determinante per l’esito dello scontro.
Se risulteremo perdenti, ovvero se la grande truffa di Farsopoli verrà portata a compimento, allora dovremo metterci l’anima in pace, e convincere noi stessi che siamo dei ladri, per l’eternità.
Loro saranno i vincitori e loro scriveranno la storia.
“Per gli sconfitti” dice Giampaolo Pansa nel suo I tre inverni della paura, “neanche una lapide a ricordarli”.
In genere è così, ancor di più in Italia.
Un paio di volte mi sono posto il quesito: come potremmo mai ottenere Giustizia se questo paese, questo popolo sono marci?
A suffragare questo dubbio, nei giorni scorsi ci hanno pensato Abete e Palazzi, per non parlare di Artico.
Il primo lascia sconcertati per la sua incapacità totale, anche nel mettere due parole in fila che diano seppur velatamente l’impressione di una frase compiuta.
E’ sempre, immancabilmente inappropriato. Anche di fronte all’ennesimo insabbiamento della denuncia su Scommessopoli non fa una piega e rimane al suo posto.
Palazzi e Artico sono dei Bohemiens, ahinoi per nulla illuminati dal fuoco sacro dell’arte, ma solo da una  cieca e cantilenante devozione dovuta al padrone. Lui ordina, loro eseguono.
All’orizzonte si intravede la luce dell’Alta Corte del Coni che si era già raccomandata di tener presenti gli avvenimenti e le novità saltate fuori negli ultimi anni.
Soprattutto dopo questa “circolare” il suo giudizio (se mai ci si arriverà) non potrà che essere per noi positivo. Però ci vuole tempo.
Così come a Napoli.
La ricusazione era improbabile prima, ma adesso che quell’altro fulgido esempio di serietà professionale ed equità che risponde al nome di Narducci se ne è andato a fare… l’assessore, lo è ancor di più.
Che senso avrebbe ricusarla se il motivo del contendere non c’è più?
Certo, la ricusazione della Casoria o un verdetto di colpevolezza per Moggi & Co. sarebbero devastanti, ma anche considerando il paese nel quale ci troviamo, mi rimane difficile pensare che tali eventualità possano avverarsi.
Oggi poi, c’è stata l’arringa difensiva della Juventus.
Mi ha lasciato moderatamente soddisfatto, perché tecnicamente l’avvocato Vitiello avrebbe potuto limitarsi a controbattere a chi aveva avanzato richieste risarcitorie e fermarsi lì.
In effetti questo aspetto lo ha curato (sottolineando la non rappresentanza di Moggi), ma ha aggiunto qualche cosa che lascia qualche speranza.
Ha ricordato cosa fosse la Juventus fino a Farsopoli. Ha più volte espresso il dubbio che vi siano stati illeciti sportivi e/o reati nei comportamenti di Moggi.
Ha opportunamente ricordato alcuni aspetto grotteschi della vicenda, come i sorteggi diffusi dall’ANSA prima delle telefonate di Moggi, che erano state un cavallo di battaglia delle accuse.
Ha parlato del fenomeno Auricchio, delle griglie.
Insomma, è entrato nel merito delle accuse ed avrebbe anche potuto evitarlo. Certo, se lo avesse fatto sarebbe stato lampante che la Juve voleva mettere una pietra sopra a tutto.
Però non lo ha fatto. Più avanti capiremo come sono andate le cose, cioè se si è trattato di un po’ di fumo negli occhi oppure se la Juve ha posto le basi per rientrare in possesso di ciò che le è stato rubato nel 2006.
La stampa lazzarona continua a lavorare sporco.
Su Repubblica (gruppo Espresso… quelli del libro nero del calcio… ) il vomitevole Stefano Olivari risparmia i danari dello psicanalista e rovescia tutto il suo odio verso Moggi e la Juve in un articolo che definire osceno è poco (http://blog.guerinsportivo.it/blog/2011/06/17/senza-moggi-si-sta-meglio/).
Per il resto solita solfa, come la dichiarazione pubblica di amore della Gazzetta per l’Inter.
O bella! E che c’era bisogno di una dichiarazione pubblica? Pensavano che non ce ne fossimo accorti?
Torniamo a Napoli.
Trofino chiuderà la stagione a metà luglio, poi si riprenderà a settembre con il bravissimo Prioreschi.
E poi vedremo. Con una sentenza di assoluzione piena avremo le basi per qualunque strategia.
La FIGC la avremo in pugno, così come tutti i partecipanti alla truffa del secolo.
Come detto mille volte sarà solo questione di volontà, ma se davvero ci si muoverà per bene, i punti incassati ora torneranno utili.
E questo paese sarà un po’ meno marcio…

Marco Milani (Grimoaldo)






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