FARSOPOLI

La più grande truffa sportiva e giudiziaria del secolo! Un gruppo di potere senza scrupoli, con l'aiuto di vari personaggi dei CC, della magistratura, dei media, hanno messo in piedi Calciopoli, sbarazzandosi della squadra e della società più forti di sempre. La verità però, piaccia o non piaccia (cit.), è venuta a galla...

domenica 6 maggio 2012

Ritorno alla normalità



Ritorno alla normalità

Comunque finirà questo campionato, un dato definitivo lo ha già emesso: si è tornati alla normalità.
Sì, la normalità, cioè quella situazione esistente prima del terremoto Farsopoli, nella quale la squadra bianconera lottava pressoché ogni anno per lo scudetto, vedendo cambiare la propria rivale diretta a seconda dei “mini-cicli” che altre società riuscivano a mettere in piedi. Una volta l’Inter, una il Milan, poi arrivava la Fiorentina, poi era la volta della Roma e così via.
Non è un particolare da sottovalutare, perché l’azione mafiosa messa in atto con Farsopoli, la gambizzazione della Juventus, ha terminato di produrre effetti.
E’ come se vi fosse stata una vacanza della legalità durante la quale le due milanesi hanno fatto incetta di titoli.
Ma ora tutto sta sfumando. C’è ancora qualche rimasuglio (ad esempio Ibrahimovic in rossonero, dopo essere stato nerazzurro, dopo che fu costretto a lasciare la Juve destinata alla serie B), ma presto tutto tornerà a posto.
E, ripeto, ciò avverrà qualunque esito avrà questo finale di stagione.
Certo, come vado ripetendo dal 2006, questi ultimi sei anni andrebbero cancellati del tutto, invalidati, perché si è trattato di tutto tranne che di competizione sportiva leale e corretta l’aver eliminato un concorrente con la truffa, l’inganno, la corruzione, il gioco sporco e l’essere riusciti a vincere.
Ma circa questa questione saranno i tribunali europei a giudicare (quelli italiani si sono dimostrati incompetenti, dando a questo termine la più ampia accezione) anche se con la relazione di Palazzi sull’Inter e con le intercettazioni di Galliani disponibili, ci si è fatti un quadro più che chiaro di ciò che avvenne.
Dicevo, si è tornati alla normalità.
Ciò su cui vale la pena soffermarsi è il contesto nel quale questa “normalità” ritrova il suo posto.
Il parallelo che mi viene in mente è quello del reduce dalla guerra, dato per morto, che dopo tanti anni fa ritorno a casa, riprende il suo posto, ma la cornice nella quale si stabilisce non è più quella di un tempo.
Ecco, la Juve è un po’ come quel reduce. Sì, proprio la Juve, additata nel 2006 come lo scandalo del calcio, come il Male da estirpare in tutti i modi.
La Juve è tornata a primeggiare, è tornata laddove il destino l’ha posta, assecondando la sua natura.
La cornice però non è più la stessa. Sappiamo che questi ultimi campionati sono stati probabilmente falsati dalle scommesse.
Intere schiere di calciatori, dirigenti e società hanno venduto partite, hanno falsato i risultati.
Federazione, Lega e CONI hanno dato dimostrazione di incapacità su tutti i fronti, primo fra tutti quello di fare giustizia e di assicurare la sana e leale competizione fra le squadre.
Lo sport italiano è allo sbando. Il calcio è già sbandato da tempo.
Allenatori che picchiano giocatori, meritevoli di una punizione ma certo non di essere malmenati in campo.
Oddio, se lo sarebbe pure meritato se avesse davvero detto certe cose, ma ciò non toglie che la reazione scomposta di Rossi avrebbe comunque meritato una giusta reprimenda, morale e disciplinare. Invece? Rossi praticamente graziato, lasciato in campo nonostante chi di dovere abbia visto tutto e soprattutto punito con un buffetto (tre mesi, l’estate…).
E tutto l’ambiente a incensarlo. Stendiamo poi un velo pietoso sulla conferenza stampa…
Oggi comandano i tifosi, lo abbiamo visto a Genova, con la Roma e in tante altre situazioni.
Oggi comanda chi urla e se non gli basta la voce urla attraverso i media corrotti.
L’intento di Galliani è chiaro: propaganda martellante sul goal di Muntari, ogni giorno, ogni momento, su ogni giornale, in ogni intervista, in modo che quel goal penetri nelle teste degli italiani e ne diventi un’ossessione; in modo che comunque finirà questo campionato si potrà dire: abbiamo vinto nonostante quel ladrocinio oppure abbiamo perso a causa di quel ladrocinio.
A prescindere dai punti in doppia cifra ottenuti dalla sua squadra grazie agli errori arbitrali.
Galliani.
Chi controlla il passato, controlla il futuro. Chi controlla il presente, controlla il passato”.
Ce lo diceva George Orwell in “1984”.
Ecco perché (per il calcio, ma servirebbe anche per la società civile…) è un bene che il presente torni alla normalità e non resti in mano a gente che ha fatto solo danni, che ha barato, che ha creato un male che non esisteva, per celare la verità: che il Male sono loro.

Marco Milani (Grimoaldo)





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