30 ragioni 30 perché venga apposta la terza
stella sulla maglia della Juventus
In questi giorni divampa la polemica sulla
terza stella della Juventus. Come i “compari” di qualche novella boccaccesca,
personaggi notoriamente pavidi e tutt’altro che limpidi, si spalleggiano nel
tentativo di diffondere più o meno subdolamente l’idea che la terza stella è una
arrogante forzatura.
Mi riferisco in primis a Blatter e Abete, ma
l’elenco è molto più lungo.
Allora mi sono messo a pensare a quali
argomenti avrei potuto opporre a tali atteggiamenti nell’ipotetico caso di
trovarmeli di fronte (tranquilli, mi vaccinerei prima…) e, ne sono usciti fuori
ben trenta, proprio come gli scudetti vinti dalla Juve. Cominciamo.
1) La prima è una
motivazione prettamente matematica: se per ogni dieci scudetti vinti si assegna
una stella, al conseguimento del trentesimo campionato fa d’uopo che venga
conquistata anche la terza stella.
2) Ai primi borbottii
scaturiti dalla lettura del punto 1) rispondo con la seconda motivazione che in
realtà è una domanda: come si è potuto revocare uno scudetto (e assegnarlo ad
altra squadra) in riferimento a una stagione, la 2005-’06, neanche oggetto di
indagine? Si dia finalmente una risposta a tale quesito perché non è di
secondaria importanza. Non dimentichiamo che dopo il 2005-’06 c’è stato il
2007, poi il 2008 e così via. Chi ha vinto in questi anni lo ha fatto su basi
truffaldine, falsate dall’obbrobrio giuridico creato ad hoc.
3) E il 2004-2005? La terza
motivazione chiama in causa il diritto e il concetto ivi incluso della
gerarchia delle fonti normative. Per quanto diritto sportivo e diritto
giuridico siano cose diverse vi è gerarchia tra i due ordinamenti e quello
giuridico è superiore. Al processo di Napoli è stato sentenziato che il
campionato 2004-’05 fu assolutamente regolare: non vi furono ammonizioni
mirate, non vi furono sorteggi truccati, non fu rapito alcun arbitro. Non ci
era stato detto, a suo tempo, di aspettare la sentenza del processo di Napoli?
Bene, l’abbiamo fatto e tale sentenza ci ha totalmente scagionati, ma da allora
tutto tace…
4) “Cogito ergo sum” diceva Cartesio. Di una
logica devastante, la stessa logica totalmente assente nell’affare Farsopoli.
Sempre in questi giorni ho sentito ripetere da molti (Sacchi, Blatter, Colomba,
eccetera) che le sentenze vanno accettate. Bene, usiamo un po’ di logica.
Nell’Unione Sovietica tra il 1929 e il 1953 furono recluse nei Gulag 18 milioni
di persone con un tasso di mortalità dell’80%. Ebbero tutti un processo, dal
primo all’ultimo. Oggigiorno, ve la sentireste di accettare quelle sentenze?
5) Etica, è una questione
di etica e qualcuno ha detto che “l’etica non si prescrive”. Signor Abete, in
presenza di una evidente contraddizione tra ciò che dice e ciò che fa, noi intanto
ci mettiamo la terza stella sulla maglia. Quando avrà fatto pace con la sua
coscienza (mi permetta di dubitare che ciò possa accadere…) ne riparleremo.
6) La sesta motivazione è
una delle più semplici e ha a che fare anch’essa con la logica, cavolo se ne ha
a che fare: se la Federazione Italiana Giuoco Calcio si è ripetutamente detta
incompetente nel giudicare l’assegnazione/revoca a tavolino di un campionato,
come può non esserlo invece sulla apposizione della terza stella sulle nostre
maglie?
7) Altri hanno falsificato
i bilanci; altri hanno falsificato i passaporti; altri hanno lucrato con le
plusvalenze; altri hanno utilizzato fidejussioni false; altri hanno venduto,
rivenduto e poi ancora rivenduto il proprio marchio a società proprie,
generando entrate fittizie. E venite a rompere le balle a noi per una stelletta
di stoffa?
8) Da poco sono state
depositate delle denunce verso ignoti in relazione al modo col quale furono
condotte le indagini ai tempi dell’Auricchio’s Team. A tutti noi è evidente che
qualcosa fu omesso/celato/modificato/ignorato/interpretato e per questo abbiamo
qualche dubbio sulla legittimità di quelle indagini. Il bello è che lo sanno
tutti. Anche chi contesta la terza stella. Motivo in più.
9) Il nono motivo è uno di
quelli che preferisco: in confronto all’Inter noi della Juve eravamo
mammolette. Lo dice Palazzi, mica l’ultimo arrivato. Ripetute infrazioni
dell’ex articolo 6 del Regolamento della FIGC. Il più grave. Vabbé, hanno fatto
in modo che andasse prescritto, ma le porcate rimangono. Mai una parola, mai
una condanna da parte di Abete, Petrucci & Company, come non fosse successo
nulla. Anzi, trattano Moratti come un benefattore. Bah.
10)E il Milan no? Meani e
Galliani ne hanno fatte più di Carlo in Francia, tanto da arrivare a
“sfruttare” la morte del Papa per far slittare una giornata di campionato e
recuperare giocatori altrimenti mancanti. E i contatti diretti con arbitri e
guardialinee di Meani? E gli uomini piazzati ovunque nelle federazioni minori?
E gli incontri con Collina? Ne meriteremmo quattro di stelle per aver comunque
vinto contro questi Leviatani!
11)La undicesima la dedico
a Sacchi. La sera di Trieste l’ho sentito dire con espressione disgustata che
la rivendicazione della terza stella era roba da arroganti. Mi sono chiesto: ma
le cene coi designatori le ha fatte anche lui e non ha detto niente, perché?
Poi ho capito la settimana successiva, nel post partita di Juventus-Atalanta,
quando scherzando con Oriali lo ha definito “una persona per bene” che fa il
bene del calcio. Oriali! Pregiudicato per aver falsificato il passaporto di
Recoba e aver falsato i campionati nei quali questo calciatore giocò come
comunitario! In TV lo ha definito persona per bene, augurandogli di tornare
presto nel calcio! Qualcosa non torna… o no?
12)Ricorro nuovamente alla
logica. La Juve ha sempre rubato ma nel 2006 è stata beccata. Questo, in
soldoni, è il pensiero di tutti gli antijuventini. Giornali, CONI e FIGC hanno
deciso di punire la Juve per riaffermare la Giustizia, la lealtà sportiva e la
giusta competizione. Bene, che si restituiscano i mondiali del 1982 e quello
del 2006, per non parlare del meraviglioso quarto posto nel 1978, tutti
piazzamenti conquistati non da giocatori normali ma da pendagli da forca che
nel campionato di appartenenza riuscivano a vincere solo rubando. Possibile che
un branco di pippe abbia vinto dei mondiali sul campo? Certo che no, un po’ di
coerenza allora, restituiamo le coppe del mondo…
13)Blatter. Si congratula
con Agnelli per il ventottesimo scudetto appena conquistato. Blatter. Solo
questo è un motivo per apporre la terza stella.
14)Le tre stelle le
meritiamo perché da qualche anno alle nostre vittorie sul campo gli avversari
rispondono con diffamazioni, truffe e metodi mafiosi. Ne è una prova il
processo doping dal quale la Juve ne è uscita, ancora una volta, pulita. Ma
perché fu perquisita solo la farmacia della Juventus? Perché non furono fatti
controlli a tappeto? Si parlò di calcio dopato ma l’obiettivo fu uno solo,
sempre lo stesso, la Juve. Ma anche quella partita l’abbiamo vinta, sul campo.
15)La quindicesima
motivazione è tutta dedicata al modello 45, quello tenuto stretto dalla
Boccassini. Rendetelo pubblico e noi rinunceremo alla terza stella (tanto una
volta reso pubblico la terza stella ce la assegnerebbero i tribunali).
16)Ci meritiamo le tre
stelle perché non abbiamo mai spiato nessuno. Non abbiamo creato Tiger’s team
da sguinzagliare dietro a mezzo mondo, non abbiamo incaricato nessuna Polis
d’istinto. Non abbiamo dossierato nessuno, tanto meno abbiamo “suicidato” un
qualsivoglia manager. Non abbiamo fatto fatturare a nessuna ditta di pneumatici
i servizi di spionaggio a danno degli avversari in modo che non risultasse il
nostro nome. Nonostante tutto ciò abbiamo sempre vinto.
17)Terza stella perché non
abbiamo giornali di qualsivoglia colore a sostenerci, nemmeno quelli della
“famiglia”. Tanto meno televisioni. Da soli, come sempre e nonostante tutto ciò
abbiamo sempre vinto. E non è facile contro il sentimento popolare…
18)Chi ha l’unico stadio
di proprietà in Italia? Chi progettò l’idea? Chi stava anni luce davanti al
resto delle dirigenze delle altre squadre? Senza Farsopoli adesso ne avremmo
vinti almeno 35 di scudetti e ci vorrebbero negare la terza stella?
19)“Piaccia o non piaccia non esistono telefonate tra Moratti e i
designatori…” eccetera eccetera. Ancora oggi nel rivedere Narducci dire
quelle cose mi esalto come per la vittoria in campionato. Quella frase è il
simbolo della partigianeria e della ingiustizia, della cieca persecuzione
guidata dall’alto, dell’imbroglio. Lo sputtanamento di quei signori vale da
solo una bella terza stellona.
20)Una squadra, una
società dimostrano di essere grandi quando resistono a qualunque sollecitazione
esterna, persino quelle mafioso-camorristiche. L’ultimo tentativo è fresco
fresco, a due giorni dalla finale di Coppa Italia, così come altre “insinuazioni”
c’erano state nel pieno del rush
finale di campionato. Obiettivo Conte quindi, la Juve. E’ bastata questa
non-notizia per scatenare pseudo giornali e anti juventini in genere. Ancora
una volta il sentimento popolare è stato aizzato. Le piazze sono di nuovo piene
di forcaioli e cacciatori di streghe. Ecco perché meritiamo la terza stella,
perché la verità a questi signori dobbiamo infilargliela in testa e magari
altrove. Non un passo indietro, andare fino in fondo, perché dal 2006 a oggi
non è cambiato nulla.
21)Gianfelice Facchetti.
Gli scudetti si vincono sul campo, con tanto lavoro e tanta competenza. Chi non
è in grado di farlo ricorre ad altri mezzi. Capito Gianfelì? Le stelle si
conquistano battendo gli avversari, non gambizzandoli. Capito Gianfelì?
22)Zeman. I successi con
il Pescara confermano quanto sempre detto da molti. Va riconosciuta la coerenza
nel far giocare le squadre sempre allo stesso modo. Punto. Non c’è altro.
Appena il signor Zeman mette il naso a livelli alti prende sonore bastonate.
Finché giochi col Sassuolo e con l’Ascoli riesci a fare dodici tredici gol, ma
non appena arrivi a giocartela con le squadre forti gli stessi gol li prendi
tu. E’ questione di categoria. Sei un allenatore da bassifondi anzi, sei il re
dei bassifondi. Laddove si fa sul serio prendi solo sganassoni. Ti aspettiamo
in A col tuo Pescara o, meglio ancora, ti auguro di allenare uno squadrone,
magari l’Inter. Succederà ciò che è sempre successo: fallimento totale. Da 115
anni la Juve è sempre lì, ai vertici. Questo significa essere forti, non
segnare settantadue gol all’Albinoleffe in una partita.
23)Avere serpi in seno è
una tragedia. Siamo riusciti a tornare vincitori nonostante i vari Cobolli
Gigli, Montezemolo, Grande Stevens ed Elkann. Altro che stella dorata,
meritiamo quella di platino.
24)Alessandro Del Piero.
Un Dio, per tutti gli juventini. Ora si ritiene che il suo apporto alla causa
sarebbe limitato. Col cuore a pezzi lo salutiamo e gli diciamo arrivederci.
Questo fa una grande società. La Juve prima di tutto. Anche prima del Dio Del
Piero. E questa è anche la differenza tra lui e gli altri. Non una parola, non
un lamento, da juventino vero. Gli altri si tengano i vari Zanetti e compagnia
cantante. D’altro canto ognuno ha chi si merita di avere.
25)Nakata. Sì, torniamo un
attimo sul motivetto più gettonato del momento. Le regole sono regole e vanno
accettate, come le sentenze. A campionato in corso furono modificate le regole (maggio
2001) e la Roma vinse lo scudetto. Gli stessi che oggi si strappano le vesti di
fronte alle rivendicazioni bianconere, perché allora restarono in silenzio? La
risposta è semplice: perché la Juve siamo noi, non loro. La Juve accettò il
tutto, dall’alto della propria forza e continuò a vincere. Come anche dopo la
piscina di Perugia. Torti e porcherie li abbiamo sempre subiti, sicuri della
nostra forza. Solo per aver subito quei furti la terza stella ad honorem.
26)Terza stella al valor
civile. Per molti l’aver seguito il processo di Farsopoli è stata una
rivelazione. Molti italiani hanno capito come funzionano le indagini in Italia,
come funzionano i giornali, come funzionano i commissari straordinari, come
funzionano i PM, come funzionano i procuratori capo che intimano ai presidenti
di tribunali di fare tutto il possibile per far desistere un giudice, come
funzionano le giudici a latere, come funzionano i vertici della giustizia
sportiva, come funzionano i decreti spalmadebiti creati ad hoc da lungimiranti
politici.
27)Terza stella perché
abbiamo vinto un campionato nonostante il gol di Muntari. Fino a quella sera l’Italia
pallonara si scandalizzava per i favori arbitrali ricevuti negli ultimi anni
dal Milan. Il gol di Muntari cambiò tutto: è bastato il gol di Muntari per
ricordare a tutti che avevamo vissuto tutti in un sogno fino ad allora e che il
vero Male era sempre e solo la Juve. La stessa Juve privata dei rigori e della
tutela dettata dal regolamento. Abbiamo vinto lo stesso. Contro tutto e tutti.
Cazzo se la vogliamo quella terza stella!
28)Ci avviamo al finale.
La terza stella la meritiamo noi tifosi, migliaia, ovunque, in ogni parte del
mondo. Tifosi viziati, abituati ad avere tutto, ma che sono stati in grado di
combattere da soli contro Farsopoli. I siti da combattimento che tutti noi
conosciamo sono ancora lì e lì resteranno, finché una carta bollata ci dirà “sì,
avevate ragione, vi hanno truffato”. Questa verità è già nota, ma finché non
sarà certificata noi da qui non ci smuoviamo. Giammai.
29)La terza stella la
merita Andrea Agnelli, per ciò che ha fatto. Ma non basta. Caro presidente fare
4950 metri a tempo di record e poi crollare sul rettilineo finale vanificando
tutti gli sforzi non serve a nulla se si vuol battere il record dei 5000. La
strada intrapresa è quella giusta. Testa alta, sempre, glielo impongono il suo
nome, la sua stirpe, i colori della sua casata e, ultimi ma non ultimi, milioni
di tifosi juventini. Vada fino in fondo, siamo la Juve, non arretri di un
passo, noi siamo con lei. Quegli scudetti sono nostri e insieme agli altri fanno
un totale di trenta.
30)Se non fossero bastati
questi ventinove motivi ve ne è un ultimo del quale soprattutto FIGC/CONI
devono tenere conto: fateveli bastare questi 30 motivi perché la prossima volta
bisognerà scrivere un pezzo che ne spieghi 444 milioni di motivi… a buon
intenditore…
Grimoaldo
(Marco Milani)
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