FARSOPOLI

La più grande truffa sportiva e giudiziaria del secolo! Un gruppo di potere senza scrupoli, con l'aiuto di vari personaggi dei CC, della magistratura, dei media, hanno messo in piedi Calciopoli, sbarazzandosi della squadra e della società più forti di sempre. La verità però, piaccia o non piaccia (cit.), è venuta a galla...

venerdì 21 ottobre 2011

That's the way, ah ah ah ah, I like it...



Sì, ci siamo, da tanti segnali è chiaro che la Juventus sta tornando quella di sempre.
No, non parlo di esterni fluidificanti, di difesa granitica , di zona e bi-zona; parlo di Juventus intesa come “la più odiata dagli italiani”, perché universo avulso dal misero e micragnoso panorama del calcio italico.
La Juventus FC in quanto società, entità più o meno astratta che come un faro ha brillato sul miserrimo panorama footballistico nostrano da oltre un secolo, chimera da eguagliare, obiettivo proibitivo per tutti che, proprio in quanto tale, ha mosso odi e gelosie che Ferribbotte se li sognava!
Quali sarebbero questi segnali?
Il nuovo Andrea Agnelli e le nuove strategie “forensi” della Juve? Non proprio.
Tutto ciò (arrivato con notevole ritardo…) era dovuto, è la normalità.
Non mi riferisco neanche alle balbettanti risposte cha la FIGC ha dato ai tribunali sportivi nazionali ed europei, anche questo era prevedibile.
Abete rappresenta perfettamente l’italiano medio o meglio, il burocrate, il funzionario, il dirigente che sa dell’esistenza delle leggi e delle regole, ma che preferisce affidarsi a se stesso, alle proprie conoscenze, al proprio modo di fare (coi risultati che sono sotto gli occhi di tutti).
No, niente di tutto ciò.
In settimana ci sono stati eventi importanti, fondamentali, non tanto per la loro intrinseca importanza, quanto per ciò che hanno innescato.
Si è tutt’ora in attesa della sentenza presso l’Alta corte del CONI circa la radiazione a vita di Moggi, Giraudo e Mazzini.
Si spera sia stata attualizzata la situazione probatoria (come l’Alta corte stessa aveva auspicato a suo tempo), ma ciò che conta è quello che hanno detto i legali degli imputati: “non ci fermeremo, andremo avanti, fino alla corte europea dei diritti dell’uomo”.
Qualche settimana prima, non dimentichiamolo, c’era stata l’arringa di Prioreschi nell’aula 216 di Napoli e anche in quella occasione, era stata annunciata una condotta difensiva ad oltranza.
L’altro ieri il TNAS ha fissato per il 3 novembre l’udienza per dibattere e decidere circa la propria incompetenza nella disputa sullo scudetto di cartone 2006.
Anche qui: nulla di che, ma quello che importa è ciò che hanno detto i legali bianconeri.
In sostanza: TNAS, Alta corte, tutto quello che vi pare, noi abbiamo già pronto il ricorso al TAR e andremo fino in fondo, andremo per tribunali ordinari italiani ed europei per ottenere giustizia e risarcimento economico.
Nel frattempo anche la UEFA ha chiesto chiarimenti all’inter. Eh sì, perché in Europa non hanno nulla da invidiare al modus italicus di tergiversare, ma con una differenza: sanno quando fermarsi, capiscono quando le cose sono talmente compromesse che continuare sarebbe da idioti.
Ma Abete ce l’abbiamo noi, non loro.
A Zurigo hanno capito che la porcata di Farsopoli, se non la gestiscono loro, ora (!), passerà per intero in mano di giudici terzi (ma terzi davvero!) che di fronte alla montagna di merda creata ad hoc dalla banda di Moratti (terzi anche loro nel 2006…) non potranno che punire i veri colpevoli e riabilitare, con sonanti risarcimenti, le vere vittime.
Tutto ciò oramai lo hanno capito anche i sassi.
Bene. Di fronte a tutti questi atteggiamenti duri e intransigenti della Juve (che si va ad aggiungere a Moggi che tale atteggiamento l’ha sempre avuto) la cricca italiana ha deciso quale strada seguire e bisogna dire che si sono mostrati coerenti.
Vanno avanti col negare tutto, col cadere dalle nuvole, forti del fatto che i tribunali sportivi sono in mano loro così come i media, che in modo davvero vomitevole hanno sposato la causa interista.
I chiarimenti inviati dalla FIGC all’UEFA, secondo le prime indiscrezioni, sarebbero incompleti, privi di elementi fondamentali per un giusto ed equo giudizio e sicuramente avranno bisogno di integrazioni che porteranno via altro tempo.
Insomma, la solita porcata all’italiana, ancora una volta “made in FIGC”.
Ma veniamo al punto.
Come sostengo da molto tempo, la FIGC (e quella “I” è chiaramente double face, la si può interpretare come “italiana” o come “interista”, fa lo stesso…) ha sparato tutte le sue cartucce.
I tribunali che poteva controllare hanno operato secondo disposizioni (a parte Palazzi “ultima versione” che con quella mossa ad effetto della relazione sull’inter ha cercato di pararsi il culetto da pressoché certe richieste di risarcimento danni anche nei suoi confronti), ma ora sono praticamente finiti.
Sono rimasti il TNAS e l’Alta corte del CONI.
Sul primo non farei troppo affidamento; circa il secondo organo sono davvero curioso di vedere cosa farà nei confronti del trio MoggiGiraudoMazzini e, se ci arriverà, nei confronti della richiesta Juve per la revoca dello scudo 2006 all’inter.
Uso anche io un termine del quale si è abusato in questi giorni, ovvero “scollinare”, sia perché mi piace, sia perché mi diletto ad uscire in bici e conosco intimamente il significato più profondo di questo concetto.
Ecco, stiamo per scollinare, ma non come intende l’istrionico Buffon (ma quanto è istrionico…).
No, stiamo per scollinare perché gli stessi TNAS e Alta Corte sono stati in pratica già bypassati, come si diceva prima.
Qualunque decisione prenderanno poco ce ne importa: noi si va dai giudici seri, è già deciso!
E da quel momento non ci sarà più spazio per la filosofia, sarà matematica pura: 2+2=4. Tradotto: hai imbrogliato, ora paghi.
La FIGC (sempre intesa in senso double face) non solo si ritrova in mezzo ad una strada, ma ci si ritrova senza più armi e con un avversario (finalmente!) incazzato e deciso ad ottenere giustizia a tutti i costi.
Ecco, noi juventini abbiamo scollinato, abbiamo superato le asperità e d’ora in poi sarà solo discesa (e dovreste vedermi quando scendo io…)!
That’s the way, ah ah ah ah, i like it! Cantavano K.C & the sunshine band, ed ora lo cantiamo noi, rivolti ad una Juve finalmente Juve.
Ma la certezza di questo stato delle cose, chi ce la dà?
Ce la dà ciò che sta avvenendo in questi giorni o meglio, ciò che non sta avvenendo ma che i media strombazzano ai quattro venti come verità divina.
Il palazzo (con rispetto parlando per i palazzi veri) si è guardato intorno ormai disarmato ed ha chiamato a raccolta gli ultimi fedelissimi alleati.
Come per incanto la CONSOB ha mandato la finanza nella sede Juve. La stessa CONSOB che salvò i Moratti dal reato di aggiotaggio nel 2006, un colossale gioco di prestigio che portò nelle casse della famiglia un miliardo e 710 milioni, giocando sulle azioni SARAS.
A Torino nulla di che, un semplice controllo visti gli ultimi eventi relativi al bilancio juventino (azzeramento azioni, possibile delisting, quote Lafico, eccetera) ma vuoi mettere l’effetto che fa?
E così, giù a spalare merda sulla Juve, come ai bei vecchi tempi quando la Juve rubava a piene mani, giornali e televisioni in prima fila.
Giusto il tempo di serrare leggermente gli occhi nel tentativo di capire ed ecco che sboccia un altro fiorellino: lo stadio della Juve è una truffa; hanno usato acciaio fasullo, potrebbe cadere, non è colpa della Juve, si lo è, forse…  resta il fatto che la Juve ruba!
Ah, che bel tuffo nel passato.
Chi c’è in mezzo? Il buon Guariniello, quello del processo doping sfociato nel nulla, quello che intende la attività di un magistrato come “un dover far qualcosa per mettersi in mostra” e che recentemente aveva messo gli occhi su un posticino alla procura di Napoli…
Finito? Macché.
Forse per buttarla sul sentimentale (e distogliere gli azionisti/tifosi dalla brutta situazione economica della Juve) il presidente Agnelli, nel bel mezzo del C.d.A.,  ricorda che questo sarà l’ultimo anno di Alex Del Piero.
Inopportuno? Indelicato? Fuori luogo? Boh, fate voi, ma non è stata certo una rivelazione, dal momento che l’aveva annunciato lo stesso mitico capitano durante la tiritera del rinnovo del contratto!
Tutto normale?No! Giù altra merda.
La Juve è irriconoscente, la Juve scarica Del Piero, che schifo, insomma… la Juve ruba!
Un vero e proprio uragano si è abbattuto sulla Juve, un uragano fatto di nulla e merda, perché la Juve sta tornando quella di qualche anno fa e se l’hanno abbattuta già una volta con questo sistema (prendere il nulla, trasformarlo in merda e ricoprirne l’avversario), perché non provarci ancora? Tanto più che inter e FIGC non hanno più armi, gli è rimasto solo tanto odio e tanta merda.
Di spalatori sono dotati grandemente, dal momento che giornali e televisioni hanno assunto oramai perennemente una posizione a 90° e così vanno avanti a braccetto, come nella presentazione delle memorie difensive presentate al TNAS.
Ecco perché sono felice.
Ecco perché canticchio da un paio di giorni That’s the way, ah ah ah ah I like it, perché stiamo sulla strada giusta.
Ma stavolta non ci sarà nessun Zaccone, non ci saranno strani giochi di potere all’interno della Juve, non ci saranno ricorsi al TAR preparati e tenuti nel cassetto.
Stavolta si va fino in fondo e sentirli starnazzare di terrore, come quando la faina entra nel recinto delle oche, mi fa godere.
Quando il resto dell’Italia si renderà conto che a sostenere quelle tonnellate di merda non c’è altro che il nulla, queste verranno giù e seppelliranno mandanti e spalatori.

Grimoaldo (Marco Milani)

venerdì 14 ottobre 2011

Il tempo sta cambiando...


Avete notato come l'affaire Farsopoli sia andato di pari passo con il cambio di stagione?
A dispetto del calendario abbiamo continuato ad andare in spiaggia, in shorts e infradito fino ad ottobre inoltrato.
"Faceva strano"...
Tutti a chiedersi quando le cose sarebbero tornate a posto e proprio in questi giorni un freddo e insistente vento del nord ha rimesso le cose in ordine.
Ora si può dire che il clima è cambiato.
Proprio come Farsopoli!
Vi ricordate nel 2006? L'intero paese, fomentato da giornali e televisioni assetati di sangue, aveva già giudicato: JUVE= mascalzoni.
Abbiamo respirato aria malsana per lunghi mesi, da reietti, privati della seppur minima dignità.
Vi ricordate il clima dei mesi immediatamente successivi all'estate 2006? Sicuramente sì.
Poi però cominciarono ad uscire le prime intercettazioni insabbiate. La lunga stagione dell'imbroglio e della ignominia cominciò a perdere vigore.
Cominciarono ad arrivare le prime assoluzioni e le prime conferme delle nostri (folli, assurde, impossibili) teorie: la sentenza TELECOM, quella doppia sulla GEA, ma anche le prime udienze nell'aula 216.
Erano tutti segnali che il tempo stava davvero cambiando.
Ed oggi? La strada è ancora lunga, ma già si respira un'aria nuova. Anzi... vecchia. Sì, perché si torna all'antico, a come era una volta, alla normalità, appunto.
Oggi, i "mascalzoni" di cinque anni fa passano il tempo tra calcolatrici e pallottolieri, nel contare i milioni di risarcimento che avranno da chi ha imbrogliato.
E chi ha imbrogliato comincia a sentirsi le orecchie fischiare. Risarcimenti milionari, false testimonianze, falso ideologico, eccetera eccetera
Vedete come è diverso il clima tra oggi e pochi anni fa?

D'altro canto questa è la natura. La bella stagione segue sempre quella fredda e a sua volta sarà da essa seguita.
E' la natura, non ci si può far niente.
E così è tra Juve e inter.

Con l'imbroglio si è tentato di ribaltare l'ordine naturale delle cose, ma lentamente tutto sta tornando in ordine, a posto.
Noi riprenderemo a vincere semplicemente perché più forti (ce lo abbiamo nel DNA...) e l'inter continuerà a galleggiare nella mediocrità, come la sua storia racconta.
Ogni tanto, grazie ad un caffè "corretto", ad un passaporto falso, ad un bilancio gonfiato, ad una plusvalenza fittizia, ad un decreto spalmadebiti, eccetera arriveranno a vinciucchiare qualche trofeo ma poi, inesorabilmente, torneranno nella mediocrità.
E' la natura.
Mettetevi l'anima in pace...

Marco Milani

venerdì 7 ottobre 2011

Giustizia prima di tutto!


Pensate: la Juve è disposta anche a rimetterci pur di ottenere giustizia.

Se l'inter verrà cacciata dalla Champions League, come si merita pienamente, avrà solo il campionato a cui pensare...

Quindi sarà un avversario in più per la Juve, che fin dall'inizio sapeva di avere solo quell'obiettivo.

Vedete la differenza?

La Juve ci rimette purché la Giustizia trionfi.


L'inter, PRESCRITTA, vuole che tutto venga insabbiato, perché la Giustizia venga uccisa. 


Moratti e la sua gang si meritano la galera!

giovedì 6 ottobre 2011

La UEFA chiama, Abete che risponde?



Avete letto gli ultimi eventi  di cronaca verificatisi nel nostro paese?
Amanda Knox è innocente!
In secondo grado, una volta demolito il lavoro degli inquirenti, si è capito che le indagini erano state svolte a “pene di segugio”.
Quattro anni in galera per la bella americana e altrettanti per il Sollecito Raffaele. Perché? Perché anche un bambino, rivedendo le immagini riprese durante i sopralluoghi al tempo del delitto, resterebbe sbigottito.
La scena del crimine messa sottosopra, poi ripristinata alla bell’e meglio e via, con le foto ufficiali (e naturalmente i pezzi posizionati diversamente da come si trovavano in realtà).
Il famoso gancetto del reggiseno rimasto in terra due mesi, poi preso da mani sporche di altro sangue ed infilato in sacchetti  non puliti, risultato: il gancetto del reggiseno viene contaminato, dopo essere stato lasciato in terra due mesi ed usato come prova per schiaffare in galera una persona!
Per carità, non voglio scrivere un pezzo sul delitto di Perugia anche perché, tutto sommato, i due appena liberati potrebbero essere davvero colpevoli.
Però, nel guardare gli inquirenti all’opera e nel sentire ciò che dicevano nei mesi successivi non ho provato alcuna sorpresa.
E vi ricordate Unabomber? Vi ricordate l’ingegnere arrestato e indicato come il mostro, per poi scoprire che le prove erano state falsificate?
E Avetrana? Si faccia avanti anche solo uno che ritenga il lavoro degli inquirenti lineare e coerente.
E potrei continuare per ore.
Nulla di tutto ciò mi ha sorpreso o, per lo meno, non lo ha fatto a partire dal 2006.
L’altra sera il buon Ferrara ha detto cose sacrosante. Se dietro gli avessero messo le immagini di Moggi e della Juve nessuno di noi si sarebbe sorpreso.
Ha parlato di magistrati inefficienti; ha parlato di investigatori principianti e confusionari; ha parlato di PM che in tutti i modi cercano di condannare, anche gli innocenti; ha parlato di media che indirizzano l’opinione pubblica.
Non ha parlato della Juve, però.
Eppure sarebbe tanto facile. Hanno tutto sotto gli occhi ed ora, finiti gli ambiti gestiti direttamente dal “Sor Moratti”, si è arrivati a quelli indipendenti, a quelli che cercano davvero la verità.
Gli Abete se li sono “sparati” tutti, adesso tocca alla gente seria.
Nessuno, tranne noi invischiati fino al collo per motivi sentimentali e qualche mosca bianca, sembra voglia rendersi conto che ancora più di tutti i fatti di cronaca sopracitati, Farsopoli andrebbe vivisezionata e spiegata nelle università.
Bisognerebbe parlare ai ragazzi di come essere un tutore della legge sia un onore prima di tutto ed un compito delicato, poi.
Non come gli Auricchio’s boys, che presto avranno ciò che si meritano.
Bisognerebbe spiegare agli aspiranti magistrati che il nostro è sempre stato un paese garantista e che se dovesse capitare, anche ad un PM, di incappare in prove che dimostrino l’innocenza degli accusati, gli stessi PM dovrebbero portare tali prove in tribunale.
E che dire dei Procuratori capo? Si può mai fare pressione sul presidente di un tribunale affinché convinca un Giudice a lasciare il processo in corso per lasciare il posto a qualcun altro più… malleabile?
Suvvia.
Ah, quasi dimenticavo la Boccassini. Ha parlato delle “intercettazioni pazze” che finiscono sui giornali e se ne è detta scandalizzata.
Era chiaramente un presa per i fondelli ai suoi rivali, ma a noi qui importa altro.
Signora Boccassini, ma ce lo vuole dare ‘sto modello 45 o no?
Lo ha richiesto un tribunale dello Stato, mica un giornalista di Novella 3000!
Poi, se davvero quello che dice la figlia del Berlusca fosse vero, saremmo davvero nella M. fino al collo.
Interi brani “scomparsi” dalle trascrizioni, sbianchettati.
Niente di politico nelle mie parole, andassero tutti in malora, in questo contesto mi interessa solo la Juve.
In Farsopoli tutto ciò che ho appena elencato si è materializzato. E’ reale, vivo, è sotto gli occhi di tutti.
Basterebbe mettere in mano a qualche giudice terzo l’intero faldone e ne vedremmo delle belle!
Perché le bugie hanno le gambe corte.
Vedere Moratti alludere allo scudetto del 2006 per giustificare il 3 a 0 col Napoli; vedere Abete scodinzolare ai piedi del dentuto presidente assecondandolo in tutto; leggere sui giornali che l’inter sta pagando chissà che mi fa pensare ad una cosa: hanno una paura che se li porta via.
E oggi, puntuale, è arrivata la letterina dell’UEFA.
Bella, bellissima nella sua semplicità.
“Ma che diavolo avete fatto”?
Che spettacolo! E si dovrà rispondere entro il 19 ottobre.
E adesso? Chi chiamate, Auricchio? Narducci? O pensate che Lepore farà sentire la sua voce?
La gazzetta tuonerà, il Corsera sbraiterà, Repubblica si indignerà.
E pensate che l’UEFA si metterà paura?
Sono davvero curioso di leggere cosa risponderà quel genio di Abete.
Ah, e non servirà neanche il francobollo, oggigiorno le missive arrivano lo stesso…

Grimoaldo (Marco Milani)



martedì 27 settembre 2011

Alea iacta est!



Scrivere un pezzo sulla udienza dell'aula 216 di Napoli?

Nooooo...

Basta la frase conclusiva dell'arringa dell'avvocato Prioreschi:

Io mi accingo a concludere. Chiedo la inutilizzabilità delle schede straniere per violazione degli artt. 191, 696, 729, codice di procedura penale e trattato bilaterale italo svizzero, e di assolvere Luciano Moggi da tutti i capi di imputazione con la formula perché il fatto non sussiste. Vi chiedo la trasmissione degli atti delle testimonianze di Baldini, Nucini e Auricchio per falsa testimonianza, falso ideologico e calunnia in danno di Luciano Moggi. Chiedo l’acquisizione dell’elenco delle telefonate con i baffi colorati di cui ho parlato.


Ciao ciao...

martedì 13 settembre 2011

La Russa: stile inter...




“ A me, lo scudetto 2006 non ha mai dato gioia. Ma ce lo hanno assegnato, come si fa a dire 'non lo voglio'?".
L’essenza di La Russa (e del tifoso interista-tipo) è tutta in questa battuta.
Ha rilasciato una intervista alla radio, ripresa da molti giornali, nella quale ha dato libero sfogo a tutta la sua arrogante ed ottusa cecità.
Ma, come si accennava sopra, la frase simbolo del La Russa-pensiero è quella dell’apertura.
“Ce lo hanno assegnato”, dice.
Chi? Avrà provato a chiederselo? Io dico di sì, eccome, ma il bello sta tutto lì.
Sa che quello scudetto ignobile fu assegnato all’inter da Guido Rossi, però tace, e finge di non saperlo… “ce lo hanno assegnato…” cinguetta… ed ha il coraggio di parlare dell’amicizia Platini-Agnelli.
E poi: “Come si fa a dire ‘ non lo voglio’”?
Glielo spiego io signor La Russa, riportandole di seguito una spiegazione tecnico scientifica tratta da un sito medico:
La produzione della voce, o fonazione, è scomponibile ai fini descrittivi in tre funzioni elementari: la produzione del fiato, la generazione dei suono e lamodulazione dello stesso. Nella realtà le tre funzioni sono componenti inscindibili di un fenomeno unico.
In prima approssimazione l'apparato fonatorio può essere così schematizzato: un serbatoio dell'aria, elastico e inerte ( i polmoni) racchiuso in aria camera a pareti mobili (la gabbia toracica) ed appoggiato su un pavimento a livello variabile ( il diaframma) il quale. a sua volta interagisce con la cintura muscolare addominale; un tubo di carico e scarico dell'aria ( la trachea) chiuso superiormente da una valvola ( la laringe) capace di funzionare, a volta a volta, da saracinesca o da generatore di suono; un sistema muscolare di sospensione che, collegato alla laringe per mezzo dell'osso ioide, la tiene appesa al cranio e, con essa. tiene appesi trachea e polmoni; un tubo di risonanza (il canale vocale) di forma, lunghezza e volume variabili, capace di modulare timbricamente per risonanza il suono generato dalla laringe.”
Bene, dissipato ogni dubbio circa la tecnica da usare per poter dire “Non lo voglio”, il problema resta un altro.
Ciò che si dice dovrebbe rispecchiare il proprio volere, il proprio essere, la propria volontà.
Una persona onesta, nel momento in cui gli offrono della merce rubata, si oppone all’acquisto e, sfruttando la tecnica sopra descritta, oppone un cortese ma fermo rifiuto all’offerta.
Elabora cioè, grazie al suo vissuto, la convenienza di tale acquisto e prima ancora delle eventuali conseguenze penali alle quali andrebbe incontro è la sua coscienza a fargli rispondere di no. Se onesto.
Ecco perciò chiarito in tutto e per tutto il mistero su come avrebbero dovuto, quelli dell’Inter, rispondere di no a quello scudetto.
Sarebbero bastati due elementi: voce e onestà.
La voce, ce ne rendiamo conto tutti, quelli dell’inter ce  l’hanno…
Ma andiamo avanti.
Non siamo tutti uguali e a suo tempo, Moratti & Co. arraffarono tutto ciò che gli porsero ed ancora oggi ritengono intoccabile il loro “tessoro…”.
Il signor La Russa, nella sua intervista ha tentato di ribaltare quelle che sono sempre state, storicamente, le posizioni delle due squadre.
Dice della Juve che è ossessionata dall’inter; dice al Presidente Andrea Agnelli che è un bugiardo; dice che la Juve non ha vinto (e l’inter sì) perché c’era una evidente differenza di valori in campo (tecnicamente e tatticamente).
Cominciamo dalla prima idiozia. L’inter ha creato Farsopoli perché ossessionata dalla Juve. Per decenni, mentre la Juve dominava ovunque e vinceva praticamente da sola i mondiali (portando in strada a festeggiare tifosi di tutte le squadre, anche quelli nerazzurri…), l’inter faceva le campagne acquisti basandosi sui fondi di caffè letti dalla moglie del presidente.
Poi arrivò Moratti, che cominciò a spendere l’ira di Dio senza vincere un beneamato.
Perché tutto ciò?
Il signor La Russa si risponde da solo. Perché la Juve era più forte. Punto. Come lo è stata l’inter in questi ultimi anni. Il campo non mente. Perché dovrebbe valere solo per l’inter e non per la Juve?
Però va fatto un distinguo.
La Juve era forte perché aveva dirigenti con gli attributi, una società alle spalle invidiata e imitata in tutto il mondo, giocatori che davano ogni partita il 200 %. E si vinceva.
L’inter per ottenere gli stessi risultati ha dovuto gambizzare mezzo campionato di serie A.
Il signor La Russa dovrebbe aprire quei suoi occhioni. Dovrebbe cominciare a rendersi conto di aspetti della vicenda fino ad oggi volutamente ignorati.
Dovrebbe cominciare a ragionare sui “baffi”, su Auricchio, sulla Polis d’istinto, su Tavaroli, sulla sentenza Telecom, eccetera eccetera.
Dubito che lo farà.
Perché ne sono così sicuro? Perché ho letto tutta la sua intervista. E pensare che è un ministro della Repubblica!
"Il presidente della Juve è molto giovane e non ha avuto la possibilità di conoscere Giacinto Facchetti. Io ho avuto l'onore di conoscerlo e mi ribolle il sangue quando sento che viene infangato".
Infangato? Ancora co’ ‘sta storia?
Facchetti si è infangato da sé. Facchetti ha commesso illeciti gravissimi, da infrazione dell’ex articolo 6!
Facchetti, semplicemente, è stato “beccato” con le mani nella marmellata, tutto lì, cosa che in anni di investigazioni private e segrete non si è riuscito a fare con Moggi.
Il signor La Russa lo conosceva e gli ribolle il sangue?
Fermi tutti! E il fatto che lo conoscesse dovrebbe essere una garanzia per tutti noi?
Forse il signor La Russa dovrebbe scendere dal piedistallo e tornare sulla terra.
Il signor La Russa non è garanzia di nulla, anzi…
Il signor La Russa dovrebbe capire che chi ruba deve pagare, a prescindere dal fatto che fosse suo amico o che dirigesse la squadra da esso tifata.
Il signor La Russa, ministro della Repubblica, dovrà accettare le sentenze della giustizia ordinaria, perché se non lo fa lui…
A Napoli si sta per riprendere. Speriamo che alla Casoria non abbiano fatto… aspettate, come era la battuta del Padrino? Ah sì… “una offetta che non zi può rifiutare…”
Certo, sarebbe davvero in stile inter.

Marco Milani (Grimoaldo)

venerdì 12 agosto 2011

DOLCI PAROLE DOLCI





Dolci parole dolci…
Tanto abbiamo atteso tali parole; tanta acqua è passata sotto i ponti in attesa che tutto ciò accadesse e alla fine si è verificato.
La Juve c’è!
In tutti i modi si è cercato di ricucire, di “venire incontro”, di risolvere con una transazione, ma come un ottuso sultano d’altri tempi, Moratti ha sempre detto no.
Ha impartito i suoi ordini al mastino (con rispetto parlando per i mastini veri…) Abete e con un pugno sul tavolo ogni tentativo di avvicinarsi alla verità è stato negato.
Alla fine ci si è arrivati.
Andrea Agnelli ha dichiarato finalmente guerra.
E, udite udite, John Elkann ha finalmente dato una bella bastonata (anziché il solito buffetto) al dentuto “onestissimo” presidente Moratti.
Ci vediamo in tribunale.
Eravamo ormai al limite per essere sinceri.
Sentendo Andrea Agnelli chiedere per l’ennesima volta parità di trattamento avevo cominciato a sentire un sospetto sciacquettìo di latte nella parti basse, ma la conferenza stampa ha dissolto ogni dubbio.
Perseguiremo i lestofanti in ogni dove, fino alla fine.
Saranno i tribunali (quelli veri!) a darci ragione.
Nel frattempo ricominciamo pure a prendere a calci il pallone.
D’ora in avanti avremo solo da godere, a partire da settembre, quando dall’aula 216 di Napoli ci sentiremo dire che Farsopoli è stata tutta una montatura.
Li voglio vedere i vari Travaglio, Palombo e compagnia cantante cosa faranno.
Quando nero su bianco su carta intestata di un tribunale di Stato sarà sancita la nostra innocenza voglio vedere cosa sapranno opporre oltre alla già sperimentata congiura del silenzio.
Un Travaglio che vive di esternazioni, voglio vedere cosa esternerà.
Grazie Juve, finalmente sappiamo che ci sei.
Torniamo a vincere, come siamo stati abituati a fare per oltre un secolo, onestamente, con grinta, sapendo di essere i più forti e per questo scevri da ogni tentazione truffaldina, tentazione alla quale molti, troppi personaggi di oggi hanno scelto di cedere.
L’inter e Moratti avranno ciò che si meritano.
Nulla di più, nulla di meno di ciò che spetta a chi truffa.

Marco Milani (Grimoaldo)