FARSOPOLI

La più grande truffa sportiva e giudiziaria del secolo! Un gruppo di potere senza scrupoli, con l'aiuto di vari personaggi dei CC, della magistratura, dei media, hanno messo in piedi Calciopoli, sbarazzandosi della squadra e della società più forti di sempre. La verità però, piaccia o non piaccia (cit.), è venuta a galla...

lunedì 1 aprile 2013

L'inter e le sue bandiere




Cambiasso indubbiamente è una delle bandiere dell'inter e per bandiera si intende qualcuno che rappresenta i valori, il modo di essere e di comportarsi della società in cui milita.
Alla Juve l'ultima bandiera è stata Del Piero.
All'inter c'è Cambiasso (si veda foto).
Sbraitava e insultava arbitri e avversari già prima di entrare, agitando quelle braccia come è suo solito. Non c'è partita in cui non le agiti chiedendo tutto per sé, punizioni, gol, falli, tutto, perché gli spetta, in nome di chissà che cosa.
Recrimina su tutto, insulta e poi cerca di spaccare una gamba a Giovinco.
La partita era finita, era il 94° e la bandiera dell'inter, per tenere fede ai propri colori, fa l'entrata che la foto bene evidenzia.
Domani c'è Bayern-Juve e anche l'inter dovrebbe fare il tifo per i bianconeri, perché se non incameriamo punti UEFA fra qualche tempo in Champions ce ne manderemo due di squadre, non più tre e invece lui che fa? Dà sfogo a tutto il suo interismo e prova a spezzare le gambe.
E' proprio vero, ognuno ha le bandiere che si merita, dai pregiudicati Oriali e Recoba (a proposito del pre partita nel quale ci si è affrettati a ricordare la partita del famoso scontro Ronaldo-Iuliano e che non era regolare in partenza, schierando i nerazzurri un falso comunitario, come la condanna patteggiata tempo dopo dal duo Oriali-Recoba ha dimostrato).
Facchetti, il re degli incontri nei parcheggi, del "Lì non fate il sorteggio", degli arbitri amici ai quali trova posti di lavoro in cambio di.
Moratti: dai bilanci taroccati, alle plusvalenze fittizie, dal regalino "lo passi a prendere" alla vendita del marchio, dalle azioni SARAS e dalla Tiger Team Telecom al modello 45 della Boccassini.
Sì, ora mi rendo conto, Cambiasso si è trovato costretto a fare quel fallo al 94° cercando di spezzare una gamba: glielo imponeva il suo ruolo, la sua società, il suo modo d'essere.

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