La giostra dell'ingiustizia
Le “motivazioni” dei giudici FIGC? Da ridere…
Sono uscite, le motivazioni per la condanna a
15 punti di penalizzazione alla Juventus, sono state diffuse e la prima
sensazione che si prova e che ci si trovi in un racconto di Stephen King.
Sai che sono storie fantastiche, frutto di
fantasia, ma fanno presa su tanti, troppi che, accecati dall’odio
anti-juventino, plaudono anche di fronte a obbrobri giuridici clamorosi.
Tali motivazioni sono una serie di affermazioni
che poco hanno a che vedere con il Diritto, ma sono formulate in modo che
facciano presa sugli stolti.
E così un pezzo di carta diventa “libro nero”,
le intercettazioni (solo alcune e solo parte di esse) invece di indizi vengono
spacciate per prove (la prova si forma in dibattimento lo sanno pure i bambini…),
una fattura corretta a mano, come avviene in ogni società/azienda è solo una
bozza poi sostituita da quella rifatta e invece Torsello & Co. la presentano
come “prova che inchioda”… assurdo!
Il racconto del giudice (perché più che una motivazione
è una narrazione fantastica di avventure ardimentose)recita così: «In questa direzione, diventano rilevanti le operazioni di nascondimento
operate da alcuni dirigenti della FC Juventus S.p.A. che si sono spinte sino ad
intervenire correggendo “a penna” le fatture ricevute dalla controparte»
Mamma mia! Criminali, al rogo!
In realtà «Il Marsiglia spedisce la fattura per l'operazione Akè/Tongya e ci sono due problemi. Il primo è l'indirizzo sbagliato della sede della Juventus (Corso Galileo Ferraris 32, dove la palazzina che
ospitava la sede bianconera fino a qualche anno fa è in fase di radicale
ristrutturazione), il secondo è la modalità con cui il Marsiglia compila la
causale, scrivendo «compensazione», la Juventus non può registrare l'operazione come «permuta» tra i due giocatori, per la quale non esiste
la fattispecie, quindi rispedisce la fattura correggendo l'indirizzo e
scrivendo un appunto nel quale chiede di ricompilare la fattura non facendo
riferimento alla compensazione. Per i giudici questo è il chiaro indizio del
fatto che i dirigenti juventini volevano «evitare che potesse essere compreso all’esterno che l’operazione era
effettivamente di mero scambio (cioè permuta) e non certo composta da atti
indipendenti». Insomma, per non dare nell'occhio, visto che -
secondo la Corte - si trattava di una plusvalenza fittizia. Ma in tutto questo la fattura è stata
riemessa, con l'indirizzo giusto e la dicitura richiesta dalla Juventus, quindi
regolarmente registrata e non «corretta a penna».
Cioè, i giudici hanno scritto una cosa falsa! E
non è l’unica “distrazione” che hanno commesso!
La “porcata” più eclatante è che le plusvalenze
si possono fare, in sintesi, ma per non essere puniti bisogna far finta di
niente, fischiettare ingenuamente mentre si chiudono accordi con altre squadre,
perché se dici che sei consapevole di farle, diventi come Al Capone.
Il messaggio che ci lanciano i giudici quindi è:
fate ciò che volete purché facciate finta di niente!
Ma cosa credono che tutte le altre squadre le
plusvalenze le abbiano fatte senza saperlo? Sono trent’anni che le fanno!
Ma anche alcuni episodi singoli, segnalati dai
giudici, lasciano stupefatti: dicono che è un caso eclatante
la valutazione di Akè di 8 milioni giocatore che ha fatto 30 presenze in Ligue
1 e i giudici affermano che quegli 8 milioni sono troppi.
Ma Casadei, Primavera
Inter, per 20 milioni va al Chelsea? Ecco come commentava il sito “Il Napolista”:
Cesare
Casadei, chi era costui. La Serie A non la hai mai vista, è rimasto “uno delle
giovanili dell’Inter”. Ora li chiamano “prospetti”. Se lo prende il Chelsea, è
quasi ufficiale: lo paga 15 milioni di euro più 5 di bonus. Secondo
Sky “il giovane centrocampista classe 2003” mercoledì partirà per
Londra e giovedì sosterrà le visite mediche con il
club inglese. Segue Lucca all’Ajax, o il più “affermato” Scamacca al West Ham.
Questa cosa che i migliori club europei investano milioni di euro sui
nostri giovani, da noi, non è considerata un problema. Vendiamo il futuro, lo
ipotechiamo. Però – scrive sempre Sky – “il club nerazzurro aspettava la
cessione per poter presentare un’offerta al Borussia Dortmund per
Manuel Akanji, difensore svizzero classe 1995. Il club tedesco chiede tra
i 15 e i 20 milioni di euro”.
Così va la Serie A dei debiti: via un 2003, dentro un 1995. E’ tutto lì”.
Il declino del “vecchio” calcio
italiano in una sola operazione… chiosano nel titolo.
Ma che romanticoni!
Capito come si fa? La plusvalenza è inattaccabile se la spacci per altro,
insomma il criterio che deve muovere ogni operazione è l’ipocrisia.
E gli altri? Ecco un
brano preso da Areanapoli: "Ma tra
questi “affari” su cui si è accesso una luce rossa, c’è anche quello che ha
portato Osimhen al Napoli, perché nell’operazione sono stati inserite le
cessioni al Lille di Karnezis
(valutato 5,13 milioni di euro ma una sola presenza lo scorso anno in Coppa di
Francia), Claudio Manzi (4 milioni
ma poi girato in prestito dai transalpini prima alla Fermana e poi alla
Turris), Ciro Palmieri (7 milioni, prima alla Fermana e oggi è
alla Nocerina) e Liguori (4 milioni,
poi è andato alla Fermana, al Lecco e oggi è all’Afragolese)".
Ma di cosa stiamo parlando?
E di questi scempi ne troviamo in ogni squadra!
Campionato falsato? La Juve ha ricapitalizzato
due volte (“La Juventus potrebbe essere costretta a varare
l’ennesimo aumento di capitale dopo quello da 400 milioni di euro chiuso nel dicembre del 2021 e quello da 300 milioni del gennaio 2020” da Calcio&Finanza), quindi soldi freschi e veri immessi nel
business, senza contare gli 800 milioni spesi nel mercato italiano per acquisto
di giocatori e, infine, senza considerare che la Juve è Exor e non esiste il
pericolo di “mancanza fondi” tale da non potersi iscrivere al campionato (come
invece è stato per altre squadre).
Alla luce di ciò
diviene risibile, per non dire peggio, l’affermazione del Tribunale FIGC “tanto più indispensabile se si considera che le operazioni
in oggetto – relative alla compravendita dei diritti alle prestazioni dei
calciatori – e i valori a cui vengono effettuate, influenzano in misura
determinante la qualità del bilancio e la sua finalità, cioè la
rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale,
finanziaria e reddituale di una società sportiva”.
Ma ciò che allibisce è l’affermazione a pag.18:
“Premesso
allora di avere escluso dal ricorso la società SSC Napoli e la società AC
Chievo Verona Srl, e i rispettivi dirigenti, per l’integrale assenza di
operazioni di scambio dirette con la FC Juventus S.p.A.”
Ovvero: le plusvalenze puoi farle ma se le fai
con la Juve potresti avere problemi! Potresti, visto che la Juve è l’unica
condannata!
La Juve ha emesso un comunicato come al solito
blando e dimesso ma stavolta ci si aspetta una reazione forte!
È l’ennesima ingiustizia fondata sul sentimento
popolare. Ci hanno provato con Farsopoli e la risposta che hanno avuto è stata
9 scudetti di fila.
Stavolta
puntano all’estinzione!
John Elkan non può permetterlo!